In base ai risultati emersi da uno studio recentemente pubblicato da una Università australiana, il consumo quotidiano di frutta secca, ricca in acidi grassi essenziali, può comportare una riduzione fino al 35% del rischio di sviluppare il diabete. Gli acidi grassi presenti nella frutta secca sono in grado di migliorare il metabolismo lipidico e di aumentare la sensibilità all’insulina, ormone chiave nella patologia
diabetica. Consumare dunque giornalmente una adeguata quantità di noci, mandorle, pinoli, pistacchi o altri tipi di frutta secca può comportare una riduzione dei picchi di glicemia (iperglicemie) che nel tempo possono condurre ad una condizione di insulino-resistenza fino all’esaurimento pancreatico, condizioni entrambe associate all’insorgenza del diabete di tipo 2, genericamente definito anche diabete “alimentare”. I consumatori di frutta oleosa, inoltre,
tendono ad avere un peso corporeo inferiore rispetto a chi non ne consuma affatto e le ragioni sembrano essere legate all’elevato potere saziante della frutta secca grazie al quale viene inibito l’intake di altri generi di alimenti maggiormente inclini alla stimolazione insulinica. Contatta la Dr.ssa Senni per una Consulenza sul Diabete Un recente studio spagnolo ha poi evidenziato
che in individui ad alto rischio potenziale di sviluppare malattie cardiovascolari l’assunzione di 30g al giorno di noci, mandorle, nocciole ha ridotto del 30% eventi cardiovascolari come infarti e ictus. Nella nostra regione, l’Emilia Romagna e in particolare nella provincia di Forlì Cesena è partito un progetto pilota (NOCI DI ROMAGNA) che ha destinato circa 300 ettari alla coltivazione della noce, in particolare le varietà LARA (che trova le sue origini in terra
persiana), Chandler e Howard. Il mio suggerimento come Nutrizionista è di incoraggiare il consumo quotidiano di frutta secca, sia negli adulti ma anche nei bambini, per favorire il soddisfacimento dei fabbisogni in termini di acidi grassi essenziali, vitamine e sali minerali. Preferibilmente, quando è reperibile, va privilegiata la frutta secca ancora in guscio piuttosto che già priva del proprio involucro. Dr.ssa Monia
Senni Biologa Nutrizionista Contatta la Dr.ssa Senni per una Consulenza sul Diabete Le noci fanno bene o fanno male al diabete? Su internet ci sono pareri diversi, ma la verità è una sola: eccola. Le noci fanno bene al diabete? A riguardo sono stati condotti numerosi studi. In sintesi gli scenziati sono concordi nel dire che le noci, come tutta la frutta secca, fanno bene al cuore tanto che riducono l’ipertensione. Riguardo al diabete, invece, il loro consumo non varia la percentuale di rischio di questa patologia metabolica. Il sito della Fondazione Veronesi quando affronta il problema della glicemia alta e quali frutti mangiare è molto chiaro. Si possono mangiare mele, nespole, pere, albicocche, fragole, pesche, arance e lamponi. Attenzione invece bisogna prestare alla frutta secca tra cui anche le noci. In realtà come dicevamo a riguardo i pareri sono discordanti. Secondo alcuni biologi nutrizionisti, infatti, mangiare tutti i giorni una certa quantità di noci, o frutta secca, porta ad una riduzione dei picchi di glicemia che con il passare del tempo possono dare l’insulino-resistenza e l’esaurimento pancreatico che sono associate all’insorgenza del diabete cosiddetto alimentare. Proprio per questi giudizi contrastanti l’American Heart Association consiglia di mangiare noci senza sale per non più di 4 porzioni a settimana. Anche se non potrebbero non avere effetti benefici sul diabete sicuramente sono valido aiuto per tenere in salute il proprio cuore. Gli esperti incoraggiano il mangiare noci tutti i giorni perchè si assumono acidi grassi essenziali, sali minerali e vitamine. Le noci fanno male al diabete?Abbiamo visto come mangiare noci non fa bene al diabete ma vanno mangiati perchè fanno bene al cuore. Adesso vediamo se le noci fanno male al diabete. Va evitato di mangiarne troppe. In questi caso fanno ingrassare perchè sono molto calorici in quanto un etto apporta ben 654 calorie. Vanno mangiati lontano dai pasti e la dose indicata è di 2 al massimo 3 noci al giorno. Navigazione articoliSi parla di noci e diabete e della frutta secca in generale che sembra avere molti benefici riguardo alle persone affette da questa patologia. Essendo alimenti straordinari poiché sono fonti eccezionalmente buone di acidi grassi importanti, vitamina E ed altri ossidanti, sali minerali e proteine, contro il diabete la frutta secca è consigliata per questi motivi. Alimentarsi adeguatamente con i cibi salubri non è marginale ma, prima cosa, incrementa il valore del nostro stile di vita visto che ci concede una vita migliore: dormire bene, impegnarsi meglio e avere un corpo più sano. Considerando anche che l’organismo in sé avvantaggerà in salute, la frutta secca e diabete sono in relazione al benessere. Gli alimenti migliori e mangiare sano è un motivo per cui non ci arrendiamo in nessun caso pur di continuare a vivere in benessere. Ecco perciò che vorrei chiarire in questo post i benefici della frutta secca per diabete, del regolare consumo quotidiano e dei benefici di cui questa malattia può trarne dalle Noci e diabete.
Noci e Diabete: Benefici Della Frutta Secca!Nutrirsi in modo sano è essenziale per la nostra salute, e dato che si guarda di mangiare in modo salutare, dopo il mio post pubblicato in cui esplicito Come Vivere Bene, è indispensabile conoscere quale tra i cibi migliori è eventuale includere nella nostra alimentazione quotidiana. Si tratta della frutta secca per diabetici che racchiudono proprietà nutrizionali eccellenti per le persone affette da questa sintomatologia. Cibarsi con i cibi buoni non è un fatto secondario ma concorre a migliorare la prerogativa della nostra esistenza. Ciò ci lascia non solo di possedere più vigore fisico e più concentrazione, ma anche di ritemprarsi meglio ed avere per di più una corporatura più salubre. L’alimentazione, in effetti, è un costituente primario della nostra vita, e a tutte le età. Gli alimenti come le noci e glicemia non solo fanno bene al cuore perché abbassano il colesterolo ma, se consumate regolarmente proteggono da cancro e altri fattori. Così, mangiando due o tre volte alla settimana tre noci, e diabete di tipo 2 è la quantità consigliata anche dagli esperti. 1. Benefici delle Noci e Diabete MellitoLe noci fanno bene, come tutti sanno. Ma quanto sappiamo di questi semi Omega 3? In primis, innanzi di proseguire nella lettura, vediamo brevemente alle peculiarità generiche delle noci, frutto generato dai geni dell’Albero del Noce. Nativo delle zone Medio Orientali, questa pianta vive anche in altre parti ed è presente pure nelle regioni mediterranee italiane. Il frutto, una drupe, ovvero la noce, è articolata dal mallo (parte esterna carnosa), quando è matura la vera noce, formata da endocarpo legnoso, si mostra con il cosiddetto gheriglio all’interno. Quest’ultimo è il seme buono da mangiare. La peculiarità più rinomata della noce è la sua figura che si avvicina pressappoco a quella del cervello umano. In realtà, seppur la noce sia nota come frutto secco, non si tratta di frutta ma di semi Omega 3, e quindi fonte essenziale di grassi buoni per lo più insaturi. Riguardo al diabete e frutta secca, se inseriti in una dieta varia ed equilibrata contribuiscono a proteggere cuore e arterie migliorando e riducendo il rischio del colesterolo cattivo e dei trigliceridi. Aumentano il colesterolo buono valendosi delle azioni antinfiammatorie generalizzate.
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