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Che cos’è il diabete mellito di tipo 1?Il diabete mellito è una patologia cronica in cui si ha una quantità eccessiva di zuccheri nel sangue, che se non controllata può determinare problemi vascolari. Ne esistono due tipi principali, il diabete di tipo 1 (DM1 o DMT1) e il diabete di tipo 2 (DM2 o DMT2), che si differenziano per i sintomi iniziali, la terapia e la possibilità di prevenire. Un’altra forma di diabete molto diffusa è il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e ha carattere transitorio. Il Diabete Mellito di Tipo 1 è una patologia autoimmune. In coloro che ne sono colpiti, il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, riconoscendole erroneamente come estranee. Le cellule del pancreas sono deputate alla produzione e
al rilascio, nel circolo sanguigno, di insulina, un ormone che tra le sue funzioni ha quella di regolare la quantità di glucosio nell’organismo. Essa, infatti, fa sì che lo zucchero presente nel sangue venga assorbito dalle cellule, dove viene utilizzato come fonte energetica. La carenza di insulina, quindi, comporta che gli zuccheri siano in eccesso nel sangue, causando problemi più o meno importanti a seconda della fase della malattia e della
sua gravità. I pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 rappresentano circa il 5-10% del totale dei diabetici. La maggior parte dei diabetici, infatti, è colpita dal diabete mellito di tipo 2. Questo, a differenza di quello di tipo 1, in genere si presenta con l’avanzare dell’età. Può derivare da una ridotta produzione di insulina oppure da un’incapacità dell’organismo di riconoscerla e rispondervi adeguatamente (insulino-resistenza). Oltre che da fattori ereditari, il DMT2 è una condizione in larga parte causata dall’assunzione di stili di vita non corretti. Chi è colpito dal diabete di tipo 1?La prevalenza del diabete mellito tipo 1 è pari a circa allo 0.5%: colpisce circa 1 persona su 200, in ugual misura maschi e femmine. In genere esordisce nei giovani, sotto i 30 anni (per cui è comunemente detto anche diabete giovanile). È una delle patologie croniche infantili più comuni. Nella maggior parte dei casi colpisce i bambini intorno ai 5 o ai 12 anni, ma può presentarsi anche nei neonati, negli adolescenti e negli adulti. Complessivamente, in Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300mila (circa lo 0,5% della popolazione italiana). La regione Sardegna è la seconda area del mondo, subito dopo la Finlandia, con la più elevata incidenza di questa patologia. In tutto il globo la presenza di DMT1 è in aumento. Talvolta è associata ad altre patologie autoimmuni quali: sindromi poliendocrine autoimmuni, il morbo di Graves-Basedow, tiroiditi autoimmuni (come la tiroidite di Hashimoto), miastenia gravis, vitiligine e celiachia. Cause del diabete di tipo 1Il diabete di tipo 1 è una malattia cosiddetta multifattoriale: diversi fattori, sia ereditari sia ambientali, concorrono alla disregolazione della risposta immunitaria che conduce a una ridotta produzione di insulina. Nella maggior parte dei casi non sono prevenibili. I fattori di rischio per lo sviluppo del diabete mellito di tipo 1 sono:
Cosa avviene in una persona con il diabete di tipo 1?Inizialmente, nella fase cosiddetta pre-clinica (che cioè non dà sintomi), le cellule del sistema immunitario attaccano le cellule beta del pancreas. Queste cellule sono deputate alla produzione di insulina, un ormone che, tra le sue molteplici funzioni, ha quella di ridurre la concentrazione di glucosio nel sangue. Come funziona? L’insulina stimola le cellule del fegato a sequestrare il glucosio dal sangue per immagazzinarlo. La distruzione delle cellule beta del pancreas, quindi, comporta la progressiva diminuzione della produzione e secrezione dell’insulina. In questa fase gli auto-anticorpi, che indicano la presenza della malattia, sono già rilevabili nel sangue. La fase clinica si ha con l’iperglicemia, ovvero la presenza eccessiva di glucosio ematico. Questo avviene quando almeno l’80% delle cellule beta del pancreas sono distrutte. In questa fase si manifestano i primi sintomi, di solito in modo evidente e brusco, e generalmente si ha una diagnosi. Successivamente si ha la remissione transitoria, una fase che viene anche chiamata “luna di miele” (Honeymoon Phase). Il pancreas riesce ancora a produrre una buona quantità di insulina; pertanto alcuni soggetti, per controllare i livelli di glicemia, necessitano di piccole dosi di insulina. Altri, addirittura, non ne hanno bisogno. Tale condizione è però momentanea e non indica una remissione o una possibilità di cura della patologia. Segue la fase diabetica conclamata. Può essere associabile, o meno, a complicanze acute e croniche del diabete mellito tipo 1. Sintomi e complicanze del diabete di tipo 1Le manifestazioni iniziali del diabete mellito tipo 1 sono connesse alla riduzione dei livelli ematici di insulina (situazione anche detta insulino-deficienza) e al conseguente aumento dei livelli di zuccheri nel sangue (iperglicemia). Comportano quindi cambiamenti metabolici nell’organismo e hanno effetti infiammatori che, nel lungo termine, comportano problemi. I segni e i sintomi possono instaurarsi in un periodo che varia da poche settimane (decorso acuto che si verifica soprattutto nei più giovani, nei quali infatti spesso la malattia viene diagnosticata tardi) a 2-3 mesi (decorso più subdolo e lento che si manifesta soprattutto nella popolazione più adulta: si parla di LADA, Latent Autoimmune Diabetes in Adults). L’entità e le variazioni nella sintomatologia dipendono dalla quantità di glucosio presente nel sangue. I classici segni di diabete di tipo 1 comprendono:
Il diabete mellito tipo 1, se non compensato, può causare complicanze a breve e a lungo termine. È quindi importante mantenere sempre un buon livello di glicemia. L’ipoglicemia e l’iperglicemia sono le più comuni complicazioni a breve termine derivanti dal DMT1. Con il tempo l’eccesso di zuccheri nel sangue può comportare un danneggiamento delle pareti dei vasi sanguigni, da cui derivano le possibili complicanze a lungo termine: problemi cardiovascolari, ai nervi, ai reni, agli occhi e ai piedi. Per questo le persone diabetiche sono sottoposte a controlli medici almeno ogni 5 anni. Vediamo le complicanze del DMT1 più nel dettaglio.
Alcuni pazienti affetti da diabete mellito tipo 1, soprattutto durante l’adolescenza, possono sviluppare disturbi del comportamento alimentare come la bulimia. Questa patologia è caratterizzata dalla volontà da parte dell’individuo di somministrarsi una dose ridotta o nulla di insulina, in modo da riuscire a controllare e ridurre il proprio peso corporeo. Diagnosi e prognosi del diabete di tipo 1Le persone a rischio di sviluppare diabete di tipo 1, ad esempio coloro che hanno familiari che ne sono affetti, devono essere sottoposte a screening regolare. In particolare, il medico ricerca anticorpi contro le cellule beta del pancreas, presenti nel sangue, che predicono la comparsa di DMT1. La diagnosi viene effettuata dopo visita medica e successivi approfondimenti tramite esami. Il medico innanzitutto si dedica all’anamnesi, ovvero si informa su segni presenti, familiarità con la malattia e altri fattori di rischio del diabete di tipo 1. Indaga quindi sulla presenza dei sintomi e prescrive i test diagnostici utili a confermare o escludere la diagnosi di DMT1. Gli esami che possono essere prescritti sono 3:
Il diabete di tipo 1 non può regredire: è possibile però tenerlo sotto controllo. Per le persone che presentano aggravamenti della malattia e/o complicanze dovute al diabete è possibile chiedere l’invalidità civile, disciplinata dalla Legge 104/1992. La richiesta deve essere presentata telematicamente all’INPS insieme a un certificato del medico curante che attesti la presenza della patologia. La percentuale di invalidità che può essere concessa per il diabete di tipo 1 dipende dalla situazione, che deve essere valutata da una Commissione Medica. Se lo stato di invalidità è superiore al 41% lo Stato concede sostegno grazie ad assegni di invalidità e permessi lavorativi al paziente e ai suoi familiari. La percentuale di invalidità per diabete mellito di tipo 1 può variare dal 41% al 100%. Consulta le strutture che effettuano il Monitoraggio dinamico della glicemia (Holter glicemico): Terapia del diabete di tipo 1La terapia consiste nella somministrazione di farmaci (diverse tipologie di insulina ognuna con un tempo d’inizio e durata d’azione differente), nell’educazione all’autogestione nell’assunzione dei farmaci e nella necessità di seguire un piano alimentare e abitudini precise. Lo stile di vita, infatti, è un fattore essenziale nel trattamento del diabete e nella prevenzione delle sue complicanze. I pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 necessitano di un apporto esterno di insulina (insulina esogena) rispetto a quella prodotta dall’organismo (endogena). Per questo il DMT1 viene anche chiamato, volgarmente, diabete insulino-dipendente. Tale supplemento di insulina può essere fornito tramite iniezione sottocutanea (mediante un dispositivo simile a una penna dotato di cartucce) o tramite un microinfusore (un piccolo apparecchio che, per mezzo di un tubicino posto sotto la pelle, rilascia poche unità di insulina nell’arco della giornata). Misurazioni giornaliere dei livelli di zuccheri nel sangue (glicemia) permettono di adeguare le dosi di insulina da somministrare. Le persone con diabete mellito di tipo 1 imparano ad auto-monitorare e registrare i livelli glicemici tramite dispositivi personali quali:
È fondamentale anche seguire una dieta bilanciata, con un moderato contenuto di carboidrati e un basso contenuto di colesterolo e acidi grassi saturi. In tal modo è possibile ridurre la possibilità di complicanze, in quanto questa alimentazione consente di mantenere buoni livelli di glucosio, lipidi e pressione arteriosa. In inglese questo trattamento viene definito Medical Nutrition Theraphy (terapia medica nutrizionale). Per una appropriata dieta personalizzata bisogna considerare diversi fattori come l’età, il peso, la statura, gli stili di vita condotti dall’individuo e tutti gli altri elementi che possono influenzare le richieste energetiche dell’organismo del paziente. In generale, comunque, le indicazioni per la corretta alimentazione in caso di diabete di tipo 1 sono le seguenti:
Altri accorgimenti importanti nell’affrontare il diabete di tipo 1 sono il mantenimento di un peso adeguato (e quindi perdere peso nel caso di obesità o sovrappeso), l’interruzione dell’abitudine al fumo, assunzione moderata di bevande alcoliche e attività fisica da svolgersi regolarmente, distribuite su almeno 3 giorni della settimana. In particolare si raccomandano le attività aerobiche (cioè di bassa intensità, come camminate svelte, jogging, cyclette) per almeno 3 ore a settimana oppure le attività anaerobiche (più veloci e intense, come corsa veloce, sollevamento pesi e altre attività da palestra, salto della corda, sport) per almeno un’ora e mezza a settimana. Attualmente non vi sono novità dalla ricerca sul diabete mellito di tipo 1, ma sono in fase di sperimentazione altre terapie, come il trapianto di cellule pancreatiche e l’uso di pancreas artificiali, che in futuro potrebbero costituire vere e proprie cure per il diabete. Screening del diabete mellito di tipo 1Le persone a cui è stato diagnosticato il diabete mellito di tipo 1 devono seguire una serie di pratiche di monitoraggio per prevenire le complicazioni. Oltre a controllare la glicemia quotidianamente, tramite gli appositi strumenti, devono curare l’igiene orale. È raccomandato anche monitorare frequentemente il colesterolo e la pressione del sangue. Coloro che hanno il DT1 da oltre 10 anni devono inoltre esaminarsi accuratamente i piedi tutti i giorni per individuare eventuali ferite.I pazienti con DMT1 devono inoltre essere sottoposte a controlli periodici per prevenire la comparsa di complicanze.
Consulta le strutture che effettuano un Trapianto di pancreas o cellule pancreatiche: RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Quali sono i primi sintomi di un inizio di diabete?I sintomi comprendono:. Aumento della sete e bocca asciutta.. Necessità di urinare spesso.. Enuresi notturna (fare la pipì a letto). Mancanza di energia e stanchezza estrema.. Fame costante.. Perdita improvvisa di peso.. Vista offuscata.. Che sintomi dà il diabete mellito?Il diabete mellito è una malattia in cui l'organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all'insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio) nel sangue.. Offuscamento della vista.. Sonnolenza.. Nausea.. Minor resistenza nell'esercizio fisico.. Quale difetto e alla base dei sintomi che caratterizzano il diabete mellito di tipo II?La maggior parte delle persone con diabete mellito di tipo 2, al momento della diagnosi, presenta entrambi questi difetti: insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas (deficit parziale di insulina), inadeguata risposta all'insulina (insulino-resistenza).
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