Esempio calcolo tassazione separata indennità cessazione rapporto di agenzia

Al termine del rapporto di agenzia con una mandante, nei soli casi di disdetta da parte della mandante o di disdetta per pensionamento, all’agente di commercio spettano le indennità di fine rapporto maturate:

  • Indennità suppletiva di clientela
  • FIRR
  • Indennità europea (Codice Civile art. 1751)
  • Indennità meritocratica
  • Indennità per patto di non concorrenza post contrattuale (se prevista)
  • Indennità di mancato preavviso (se prevista)

Non è così inconsueto avere il dubbio su come preparare in maniera corretta il documento per il saldo delle indennità. A quale tassazione sono soggette le indennità? Va indicata l’IVA?

Fattura o ricevuta fiscale per le indennità di fine rapporto?

In caso di indennità di fine rapporto, per gli agenti di commercio in ditta individuale o costituiti in società di persone è consigliabile emettere una ricevuta fiscale piuttosto di una fattura per evitare errate imputazioni. Infatti, le indennità di fine rapporto  – ad eccezione dell’indennità di mancato preavviso che è equiparata in tutto e per tutto alle provvigioni) – non concorrono alla formazione del reddito d'impresa ma costituiscono reddito da lavoro autonomo soggetto a tassazione separata con opzione per la tassazione ordinaria.

Per le società di capitali, invece, le indennità di fine rapporto concorrono alla formazione del reddito d'impresa e hanno come unica possibilità l'emissione di una normale fattura.

La tassazione delle indennità di fine rapporto per agenti di commercio operanti in forma individuale o costituiti in società di persone (S.a.s., S.n.c.)

Se sei un agente di commercio in ditta individuale/persona fisica oppure organizzato in società di persone, nel documento fiscale andrà detratta la ritenuta d’acconto del 20% sull’imponibile delle indennità.

Non vanno, invece, calcolate e indicate:

  • l’IVA [a tal proposito non va dimenticato di inserire nel documento fiscale la dicitura di “operazione esclusa da IVA ai sensi dell’art. 2, comma 3, lett. a), DPR 633/1972”]
  • l’aliquota contributiva Enasarco

Questo vale per tutte le indennità di fine rapporto, esclusa quella di mancato preavviso che è equiparata alle provvigioni e su cui vanno calcolati anche i contributi previdenziali Enasarco.

Queste stesse indicazioni valgono anche per gli agenti di commercio in regime forfettario.

Ricordiamo che le società non vanno in pensione e quindi a loro spettano le indennità di fine rapporto nel solo in cui sia l’azienda mandante a dare disdetta del contratto di agenzia. Se sei una società e vuoi saperne di più sulle indennità in caso di pensionamento di uno o più soci scrivici al numero WhatsApp 329.672.55.62

La tassazione delle indennità di fine rapporto per agenti di commercio costituiti in società di capitale (S.r.l., S.p.A.)

In caso di agenti di commercio costituiti in società di capitali, sulle indennità di fine rapporto non va applicata neppure la ritenuta d’acconto.

Questo vale per tutte le indennità di fine rapporto, esclusa quella di mancato preavviso che è equiparata alle provvigioni e su cui vanno calcolati anche i contributi previdenziali Enasarco.

Anche in questo caso ricordiamo che le società non vanno in pensione e quindi a loro spettano le indennità di fine rapporto nel solo in cui sia l’azienda mandante a dare disdetta del contratto di agenzia. Se sei una società e vuoi saperne di più sulle indennità in caso di pensionamento di uno o più soci scrivici al numero WhatsApp 329.672.55.62

Sulla liquidazione del FIRR versato in Enasarco è prevista una tassazione?

Il FIRR (il Fondo Indennità Risoluzione Rapporto), al pari di tutte le altre indennità di fine rapporto, è soggetto alla tassazione del 20% a titolo di ritenuta d’acconto per gli agenti operanti in forma individuale o costituiti in società di persone. La ritenuta d’acconto non si applica per le società di capitali.

Il FIRR viene versato annualmente dalla mandante in Enasarco. La scadenza del versamento è prevista entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di interesse. Ad esempio, il 31 marzo 2022 si salda il FIRR dell’anno 2021.

Il contributo FIRR relativo all’anno della cessazione del mandato deve essere corrisposto dalla ditta direttamente all’agente (operando la ritenuta d’acconto del 20% se agente individuale o costituito in società di persone). Non sarà pertanto versato ad Enasarco dall’azienda, ma andrà inserito nel documento fiscale da inviare all’azienda insieme alle altre indennità di fine rapporto.


Esempio calcolo tassazione separata indennità cessazione rapporto di agenzia

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Come si calcola l'aliquota della tassazione separata?

Per ottenere l'aliquota da utilizzare per il calcolo della tassazione separata è necessario: Sommare i redditi complessivi dei due anni precedenti a quello in cui è stato percepito il reddito da sottoporre a tassazione e dividere il risultato per 2. In questo modo si ottiene la media annuale del reddito del biennio.

In quale categoria di reddito rientrano le indennità per cessazione dei rapporti di agenzia?

Le indennità per la cessazione dei rapporti di agenzia delle persone fisiche, come dettato dall'art. 56 c. 3 lett. a) del TUIR, non concorrono alla formazione del reddito d'impresa del soggetto percipiente, ma costituiscono reddito di lavoro autonomo, come previsto dall'art.

Quali sono i redditi assoggettati a tassazione separata?

La particolarità dei redditi per i quali si applica la cosiddetta tassazione separata (cfr. art. 17 TUIR) consiste nel fatto che essi, pur assumendo rilevanza fiscale al momento in cui sono percepiti, si formano nel corso di uno o più periodi d'imposta precedenti (redditi di formazione pluriennale).

Quanto viene tassato il trattamento di fine rapporto?

La quota finanziaria del TFR prevede una tassazione del 17%, applicata alla somma di rivalutazione in base ai coefficienti Istat e al tasso fisso. La restante parte è tassata in base a come viene gestito e richiesto il trattamento di fine rapporto.