Calcolo valore immobile da rendita catastale per isee

Cosa è il valore catastale?

Il valore catastale, o valore fiscale, è la base imponibile per il calcolo della tassa dell'imposta di registro e dell'iva, utilizzata nel caso di acquisto di immobili. Le imposte risultano calcolate su tale valore fiscale ma negli atti di compravendita, a seguito delle nuove disposizioni di legge, è necessario indicare il prezzo realmente pagato. Questo strumento gratuito consente di calcolare on-line in pochi secondi il valore catastale di un immobile.

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Opinione del cliente

24-09-2022

Velocità assoluta!

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E' stata abbastanza facile richiedere la visura catastale, i tempi di consegna sono buoni.

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Come si calcola il valore catastale?

Tale valore viene ricavato moltiplicando la rendita catastale per un dato coefficiente di rivalutazione. Per le unità facenti parte del gruppo A,C,D,E la rendita catastale è rivalutata del 5% mentre per gli immobili del gruppo B, ai sensi del decreto Legge del 03.10.2006, la rendita catastale è rivalutata del 40%. Per i terreni non edificabili il valore catastale si calcola moltiplicando per 75 il reddito dominicale rivalutato del 25%. I valori così ottenuti vanno moltiplicati per dei coefficienti, che variano a seconda se si tratta di prima casa ed in funzione alla categoria di appartenenza, così suddivisi:

  • 110 prima casa
  • 120 fabbricati appartenenti al gruppo A, C,
  • 140 per i fabbricati delle categorie B
  • 60 per i fabbricati delle categorie A/10 e D
  • 40,80 per i fabbricati delle categorie C/1 ed E
  • 130 per i terreni non edificabili
  • 110 per terreni gestiti da imprenditori agricoli e coltivatori diretti

Nel caso di immobili non censiti al Catasto si utilizza la rendita presunta per calcolare il valore catastale ai fini fiscali.

Il valore catastale corrisponde al valore dell'immobile?

Il valore catastale non risulta essere il valore commerciale dell'unità immobiliare ma è di fatto un valore fiscale. Per ottenere l'esatto valore dell'unità è indispensabile effettuare una stima immobiliare o una quotazione immobiliare, servizio che Catastoinrete fornisce on-line in pochi secondi accedi al servizio quotazioni immobiliari

Non dispongo della rendita catastale necessaria per calcolare il valore catastale

La rendita catastale o il reddito dominicale è reperibile nelle seguenti visure catastali che Catastoinrete.it consente di ottenere on-line in pochi secondi:

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È la visura del Catasto che fornisce i dati degli immobili censiti presso tale ufficio. Riporta la rendita per il calcolo del valore catastale.

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Servizio esclusivo che consente di conoscere in pochi secondi il valore di mercato di qualsiasi immobile.

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Last Updated on Maggio 6, 2022

Patrimonio immobiliare ISEE: sono tantissime le persone che hanno la necessità di calcolarlo. Se vuoi sapere di cosa si tratta e, soprattutto, cosa bisogna fare per procedere al calcolo, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

Calcolo valore immobile da rendita catastale per isee

Come si calcola il patrimonio immobiliare a fini ISEE?

Prima di entrare nel vivo di come si calcola il patrimonio immobiliare a fini ISEE, vediamo nel dettaglio con che cosa si ha a che fare quando lo si nomina. Dicesi “patrimonio immobiliare” il valore complessivo di fabbricati, aree edificabili ed eventuali terreni posseduti da i membri di un determinato nucleo familiare al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui è necessario procedere alla determinazione dell’ISEE.

In sede di richiesta dell’ISEE, ossia quando si ha la DSU in mano, il valore del patrimonio immobiliare va indicato nel riquadro FC3. Doveroso è ricordare la necessità di specificare anche il patrimonio immobiliare che si possiede all’estero.

Un altro aspetto essenziale da sottolineare è legato al fatto che non conta la data in cui si è diventati proprietari di un immobile: l’unica cosa da considerare è il possesso alla sopra citata data.

Calcolo patrimonio immobiliare: sono compresi anche i diritti reali di godimento?

Quando si parla di patrimonio immobiliare ISEE, è naturale chiedersi se, ai fini del calcolo, contino anche i diritti reali di godimento, come per esempio l’usufrutto. La risposta è affermativa. Non è invece necessario indicare i beni immobili dei quali si è nudi proprietari.

Come si calcola il patrimonio immobiliare: la procedura da seguire

Dopo le doverose premesse appena ricordate, è possibile entrare nel vivo della procedura di calcolo del patrimonio immobiliare ISEE. Il cuore della procedura prevede la somma tra i valori degli immobili dei quali si era proprietari alla data ricordata nelle righe precedenti. In questo frangente, può insorgere una difficoltà. Quale, di preciso? ll corretto calcolo del valore di ogni singolo bene immobile.

A tal proposito, bisogna considerare due riferimenti. Ecco quali:

  • Valore a fini IMU per gli immobili situati su suolo italiano: in questo caso, si parte dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per uno dei coefficienti previsti dalla normativa vigente. I coefficienti in questione fanno riferimento alle varie categorie catastali. A questo punto, si procede a moltiplicare il valore ottenuto per l’aliquota dell’IMU;
  • Valore ai fini IVIE in caso di immobili che si trovano all’estero.

Cosa fare, per esempio, nelle situazioni in cui il soggetto che deve presentare l’ISEE possiede solo una quota dell’immobile? In questi frangenti, bisogna indicare solamente la parte di propria spettanza.

Tornando al calcolo a fini IMU, è essenziale sottolineare che il caso dei terreni è un po’ diverso rispetto a quello degli immobili. Nella prima delle due situazioni ricordate, è infatti necessario considerare come riferimento il reddito dominicale aggiornato al 1° gennaio dell’anno di imposta. Lo step successivo prevede il fatto di rivalutarlo al 25%. Il valore ottenuto va poi moltiplicato per 135.

Di cosa si parla di preciso quando si nomina il reddito dominicale? Dell’entrata netta derivante dalla proprietà di un terreno e non principalmente dall’esercizio dell’attività agricola. Per determinare il reddito dominicale è necessario considerare le tariffe di estimo stabilite dai singoli Comuni. Ai fini del suo calcolo, conta anche la tipologia dell’eventuale coltura che sul terreno si effettua.

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Detrazione patrimonio immobiliare ISEE 2022: come indicare gli immobili in modo corretto

Un aspetto fondamentale da considerare quando si parla di patrimonio immobiliare ISEE riguarda le corrette modalità per indicare gli immobili nei casi in cui si compilano i documenti per la detrazione. A tal proposito, ricordiamo che il patrimonio immobiliare indicato nel quadro F3 comprende sia la proprietà, sia i diritti reali di godimento.

Il quadro F3 è una tabella a tutti gli effetti. Per ciascun immobile, infatti, si indicano la tipologia (fabbricato, terreno etc.), il Comune in cui si trova, la quota posseduta dal singolo soggetto. Nella sopra citata tabella è altresì possibile indicare per ciascuna unità immobiliare il capitale residuo di mutuo. Ciò vale a prescindere dal fatto che il finanziamento sia stato contratto per l’acquisto o per la costruzione.

Il sopra citato valore del capitale residuo può essere portato in detrazione dal reddito quando si calcola l’IMU. Essenziale è specificare che, nel calcolo sopra citato, non vengono considerati i mutui accesi per lavori di ristrutturazione o per restauro.

Facciamo presente che, nella sopra citata tabella, si indica in maniera esplicita l’immobile che, nell’ambito del modello base, risulta come casa di abitazione principale del nucleo familiare. Ovviamente si intende per il periodo di validità della DSU.

Entrando nel vivo del caso appena citato, ossia quello dell’abitazione principale, ricordiamo che, ai fini del calcolo del valore del bene immobiliare, si considera la detrazione di una franchigia pari a 51.645,69 euro. Nei casi in cui la scelta risulta più vantaggiosa, si opta invece per la già menzionata quota residua di mutuo.

Tornando alla franchigia, ricordiamo che il suo valore non è rapportato né alla quota di immobile posseduta, né al periodo di possesso del bene succitato. Si applica, ribadiamo, solamente all’abitazione principale. Non sono quindi da annoverare le pertinenze.

A tal proposito, è nodale aprire una parentesi. A differenza di quanto accade quando si analizza la normativa fiscale, ai fini del patrimonio immobiliare ISEE si parla di abitazione principale considerando solo l’immobile dove il nucleo familiare risiede, senza comprendere in alcun modo le eventuali pertinenze.

Concludiamo specificando che, in caso di possesso di immobili strumentali a un’attività di impresa, questi ultimi vanno indicati in un altro quadro, ossia quello contrassegnato con FC2 (sez. II).

Come si calcola il valore di un immobile ai fini ISEE?

Valore a fini IMU per gli immobili situati su suolo italiano: in questo caso, si parte dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per uno dei coefficienti previsti dalla normativa vigente. I coefficienti in questione fanno riferimento alle varie categorie catastali.

Come si calcola il valore di un immobile dal valore catastale?

La formula per il calcolo del valore catastale è la seguente: la moltiplicazione della rendita catastale, rivalutata del 5%, per il coefficiente definito dalla legge per la relativa categoria catastale di appartenenza dell'immobile a cui si fa riferimento.

Dove trovo la rendita catastale per ISEE?

08/03/2022 Certo, il certificato catastale per ISEE può essere richiesto recandosi di persona presso l'ufficio provinciale dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio. Ci si può recare anche presso uno sportello decentrato del Catasto, presso gli uffici postali, recandosi ad uno Sportello Amico.

Quali immobili indicare nell ISEE 2022?

Devono essere indicati anche tutti gli altri diritti reali di godimento posseduti su beni immobili (usufrutto, uso, abitazione, servitù, superficie, enfiteusi); è invece esclusa la cd. “nuda proprietà”. Se al 31 dicembre non si hanno immobili il il quadro FC3 non deve essere compilato.