Quanto si vive con la pancreatite cronica

La pancreatite cronica è un’infiammazione del pancreas protratta nel tempo che ne causa un irreversibile deterioramento della struttura e della funzionalità.

  • Il consumo di alcol e il fumo di sigaretta sono due delle principali cause di pancreatite cronica.

  • Il dolore addominale può essere persistente o intermittente.

  • La diagnosi si basa su sintomi, anamnesi di pancreatite acuta ricorrente e consumo di alcol, esami di diagnostica per immagini e test di funzionalità pancreatica.

  • Il trattamento prevede di evitare alcol e sigarette, cambiamenti della dieta, assunzione di integratori degli enzimi pancreatici e misure per alleviare il dolore.

Nella pancreatite cronica l’infiammazione è progressiva e di lunga durata, con danno permanente e cicatrizzazione (fibrosi) del pancreas. La fibrosi è il segno caratteristico della pancreatite cronica. Al progredire della pancreatite cronica, le cellule che secernono gli enzimi digestivi nel liquido pancreatico vengono lentamente distrutti nel tempo.

Sede del pancreas

Negli Stati Uniti, circa la metà dei casi di pancreatite cronica è dovuta a consumo eccessivo di alcol. Anche chi fuma sigarette è a maggior rischio di sviluppare pancreatite cronica.

Alcuni casi di pancreatite cronica non hanno un’origine chiara (sono idiopatici). Nei Paesi tropicali (ad esempio, India, Indonesia e Nigeria), la pancreatite cronica di origine sconosciuta si verifica nei bambini e nei giovani adulti (nota come pancreatite tropicale).

Il dolore addominale è il sintomo principale della pancreatite cronica. Il dolore addominale superiore può avere intensità variabile e le recrudescenze (attacchi) possono durare molte ore o vari giorni. Con l’avanzare della malattia, il dolore tende a diventare costante, solitamente peggiora dopo i pasti e può essere alleviato mettendosi in posizione seduta eretta o piegandosi in avanti.

Man mano che la pancreatite cronica progredisce e le cellule che secernono gli enzimi digestivi vengono distrutte, il dolore addominale può sparire.

Può svilupparsi una raccolta di fluido chiamata pseudocisti pancreatica. Le pseudocisti possono sanguinare o rompersi e quelle che si espandono possono essere dolorose o bloccare il duodeno o i dotti biliari.

  • Esami di diagnostica per immagini

  • Test di funzionalità pancreatica

  • A volte esami del sangue

Il medico sospetta una pancreatite cronica in presenza di sintomi e di un’anamnesi di riacutizzazioni di pancreatite acuta o uso eccessivo di alcol. La diagnosi viene formulata in base ai risultati degli esami di diagnostica per immagini e di funzionalità pancreatica.

Possono essere effettuate radiografie dell’addome per evidenziare depositi di calcio nel pancreas, presenti in alcuni soggetti affetti da pancreatite cronica.

L’ecografia endoscopica (passaggio di un sondino di esplorazione flessibile dotato di una sonda ecografica attraverso la bocca fin nello stomaco e nel primo segmento dell’intestino tenue) è un altro esame che aiuta a individuare anomalie del pancreas e del dotto pancreatico.

Dato che i pazienti con pancreatite cronica presentano un rischio maggiore di sviluppare tumore del pancreas, eventuali peggioramenti dei sintomi o restringimenti del dotto pancreatico sono indizi di un tumore. In tali casi, è probabile che il medico opti per le analisi del sangue, una RMI, una TC e/o un’ecografia endoscopica.

Conoscere la colangiopancreatografia retrograda endoscopica

Nella colangiopancreatografia retrograda endoscopica (CPRE), si inietta un tracciante radiopaco attraverso un endoscopio (sonda flessibile a fibre ottiche), che viene inserito nella bocca e, attraverso lo stomaco, nel duodeno (il primo segmento dell’intestino tenue). Il tracciante radiopaco viene iniettato nel dotto biliare subito dopo lo sfintere di Oddi. Il tracciante quindi rifluisce nel dotto biliare e spesso mostra i dotti pancreatici.

Insieme all’endoscopio è possibile avvalersi anche di strumenti chirurgici che permettono al medico di rimuovere un calcolo in un dotto biliare o di inserire un catetere (uno stent) per bypassare un dotto biliare ostruito a causa di una cicatrizzazione o un tumore.

Le analisi del sangue sono meno utili per la diagnosi di pancreatite cronica rispetto a quelle per la diagnosi di pancreatite acuta, ma possono indicare livelli elevati di amilasi e lipasi (due enzimi prodotti dal pancreas). Inoltre, le analisi del sangue possono essere impiegate per controllare il livello di zucchero (glucosio) nel sangue, che può essere elevato.

  • Controllo del dolore

  • Integratori degli enzimi pancreatici

  • Gestione del diabete

La prognosi della pancreatite cronica varia.

Anche se l’alcol non è la causa, tutti i soggetti affetti da pancreatite cronica devono evitare di assumere bevande alcoliche e smettere di fumare.

Il controllo del dolore è la parte più complessa della gestione della pancreatite cronica. I trattamenti mirano a ridurre il dolore e a rallentare la progressione della malattia. Mangiare quattro o cinque pasti al giorno composti da alimenti a basso contenuto di grassi può ridurre la secrezione degli enzimi pancreatici e ridurre il dolore.

Per trattare la pancreatite autoimmune possono essere prescritti corticosteroidi.

Il trattamento chirurgico può essere un’opzione in presenza di dilatazione dei dotti pancreatici o di una massa infiammatoria in una zona del pancreas. Ad esempio, quando il dotto pancreatico è dilatato, la creazione di un bypass che collega il pancreas all’intestino tenue allevia il dolore nel 70-80% circa dei soggetti. Se il dotto non è dilatato, parte del pancreas potrebbe dover essere asportata. L’asportazione di parte del pancreas determina anche l’asportazione delle cellule che producono insulina e quindi si può sviluppare il diabete. Il trattamento chirurgico viene riservato ai pazienti che hanno sospeso il consumo di alcol e sono in grado di gestire l’eventuale diabete.

Talvolta una pseudocisti pancreatica può diventare dolorosa man mano che si espande e può dover essere drenata (decompressa) per via endoscopica o attraverso la cute sovrastante.

L’integrazione degli enzimi pancreatici può ridurre il dolore cronico riducendo la secrezione degli enzimi stessi. Sebbene si tenti spesso, la terapia enzimatica, sicura e con pochi effetti collaterali, può avere scarso successo nell’alleviare il dolore.

Per le persone affette da insufficienza pancreatica l’assunzione di compresse o capsule di estratti di enzimi pancreatici durante i pasti può rendere le feci meno grasse e migliorare l’assorbimento del cibo, pur senza risolvere del tutto il problema. Gli integratori devono essere assunti durante i pasti. Talvolta viene consigliato di assumere, insieme agli integratori degli enzimi pancreatici, un bloccante dei recettori dell’istamina-2 (H2) o un inibitore della pompa protonica (farmaci che riducono o prevengono la produzione di acido gastrico). Il trattamento a base di enzimi pancreatici spesso causa un leggero aumento di peso, un numero ridotto di evacuazioni giornaliere, la riduzione di sostanza oleosa nelle feci e un generale miglioramento. Se tali misure risultano inefficaci, si può tentare di diminuire ulteriormente l’apporto di grassi. Possono anche essere necessari integratori delle vitamine liposolubili Vitamine liposolubili Le vitamine rappresentano un componente fondamentale di una dieta sana. Per la maggior parte delle vitamine è stato stabilito un apporto dietetico raccomandato (Recommended Dietary Allowance... maggiori informazioni (A, D, E e K).

Quanto si può vivere con la pancreatite?

I casi più gravi di pancreatite acuta, in assenza di un tempestivo intervento, provocano la morte del paziente entro 48 ore. Nonostante sia rara, in Italia circa 15.000 nuovi pazienti vengono colpiti da pancreatite cronica ogni anno, mentre si stimano in 200.000 i casi annui di pancreatite acuta.

Quanto dura la pancreatite cronica?

Sintomi della pancreatite cronica Il dolore addominale superiore può avere intensità variabile e le recrudescenze (attacchi) possono durare molte ore o vari giorni.

Quando la pancreatite è grave?

La pancreatite acuta si manifesta più frequentemente con un importante dolore addominale che spesso si associa a nausea, vomito e febbre. Nelle forme più lievi di pancreatite i sintomi possono regredire rapidamente, mentre in quelle più gravi possono evolvere in setticemia, shock, insufficienza renale e respiratoria.

Come guarire dalla pancreatite cronica?

Come si cura la pancreatite cronica modifica dello stile di vita, eliminando consumo di alcol e sigarette; controllo del dolore, tramite assunzione di antidolorifici; assunzione d'integratori degli enzimi pancreatici; gestione del diabete, attraverso l'assunzione di farmaci.