Sensazione di non riuscire a deglutire la saliva

  • Introduzione
  • Bolo Isterico
  • Nodo alla gola da altre cause
  • Sintomi importanti
  • Sento un nodo alla gola, ho un tumore?
  • Cosa farà il medico?
  • Rimedi

Introduzione

Citando le parole “nodo alla gola” molti ricorderanno il titolo di un famoso film di Alfred Hitchcock del lontano 1948 (il primo a colori!) , ma questa espressione ha un uso anche in medicina, dove indica la sensazione soggettiva riferita dal paziente in vari modi, quali

  • mal di gola inspiegabile,
  • senso di costrizione alla gola,
  • percezione di qualcosa in gola, come la presenza di una massa o di un corpo estraneo,
  • difficoltà nella deglutizione.

Questa sgradevole sensazione porta il paziente a rivolgersi al medico, preoccupato e confuso perché incapace di identificare il problema.

Solitamente il paziente tende a sottoporsi a molte visite specialistiche e a molti esami di indagine, talvolta anche particolarmente invasivi, che non sempre rilevano la presenza di una malattia, portando il medico a porre diagnosi di quello che in medicina viene chiamato bolo faringeo (o isterico).

Sensazione di non riuscire a deglutire la saliva

iStock.com/Tharakorn

Bolo Isterico

“Bolo isterico” è il termine medico che indica la condizione caratterizzata da un fastidioso senso di ostruzione alla gola, ma in assenza di disturbi organici.

Il paziente avverte la sensazione di un nodo che stringe la gola, rende difficoltosa la deglutizione e instilla la sensazione di non poter respirare bene; si tratta tuttavia di una sensazione soggettiva, perché il corpo estraneo che si avverte in gola in realtà non esiste e non sono presenti altri sintomi.

Il disturbo è più comune nel sesso femminile, giovane, e tipicamente sofferente di disturbi psicosomatici derivanti da

  • ansia,
  • depressione,
  • attacchi di panico.

Questa sensazione si avverte generalmente durante il giorno, mentre scompare la notte quando ci si addormenta e la mente riposa, quando in pratica si “stacca la spina” dai problemi quotidiani. Si tratterebbe, dunque, di un sintomo di natura nervosa, associato a particolari momenti della vita o stati emotivi di angoscia, tristezza, orgoglio o rabbia repressa.

In queste condizioni si sviluppa in molti casi la tendenza a deglutire più spesso (con conseguente secchezza della gola) e possono venire esacerbati disturbi quali gastrite o reflusso gastro-esofageo, che favoriscono l’instaurarsi di questa sensazione.

Secondo alcuni studi infine, il sintomo sarebbe associato a un elevato aumento di pressione della parte superiore della faringe (chiamata regione cricofaringea) o ad anomali movimenti della gola (in particolare dei muscoli dell’ipofaringe).

Nodo alla gola da altre cause

Questa fastidiosa sensazione non è sempre di origine psicosomatica, può in alcuni pazienti essere espressione della presenza di una malattia organica e, in questo caso, si parlerà più propriamente di disfagia.

In questi casi il nodo alla gola non si presenta come sintomo unico, ma è invece accompagnato da un corteo di altri disturbi variabile in base alla malattia che ne è la causa; il fastidio, inoltre, non è episodico e tende anzi ad essere costante, andando a peggiorare nel tempo.

Sono moltissime le condizioni patologiche in grado di causare la sensazione di nodo alla gola, con grande variabilità in termini di gravità, ricordiamo per esempio:

  • infiammazioni della faringe o dell’esofago (faringite, esofagite, faringotonsillite),
  • diverticoli della porzione superiore dell’esofago,
  • disturbi della normale motilità dell’esofago (spasmo esofageo diffuso, acalasia),
  • malattia da reflusso gastro-esofageo,
  • tumori dell’esofago, faringe o degli altri organi contenuti nel collo,
  • malattie della tiroide (gozzo, tiroidite),
  • malattie del cuore (angina pectoris, infarto miocardico),
  • malattie neurologiche (sclerosi multipla, morbo di Parkinson, ictus, sclerosi laterale amiotrofica),
  • miastenia gravis,
  • polimiosite.

Sintomi importanti

In alcuni casi il nodo alla gola non è l’unico sintomo avvertito dal paziente, ma è invece accompagnato da un corteo di altri disturbi che devono essere segnalati al proprio curante per favorire l’iter diagnostico; tra i più comuni ricordiamo ad esempio

  • comparsa improvvisa del nodo alla gola o suo rapido peggioramento,
  • dolore alla gola,
  • difficoltà a deglutire,
  • perdita di peso inspiegabile (involontaria e non legata a variazioni della dieta),
  • rigurgito acido o di alimenti non digeriti (non provocato dal vomito),
  • comparsa di una massa visibile o palpabile al collo,
  • debolezza muscolare,
  • senso di soffocamento,
  • modificazioni del timbro della voce (ad esempio raucedine),
  • aumento della salivazione (scialorrea).

Sento un nodo alla gola, ho un tumore?

Non è di certo la prima ipotesi a cui bisogna pensare, né sicuramente la più frequente, tuttavia è vero che alcuni tumori che interessano gli organi contenuti nella gola (esofago, faringe, tiroide, laringe) si possono manifestare con disfagia.

In caso di tumore la sensazione solitamente è

  • improvvisa,
  • costante,
  • con tendenza rapida a peggiorare,
  • accompagnata da dolore alla gola ed altri sintomi importanti (vedi sopra).

È quindi una possibilità da considerare solo se il sintomo non tende a regredire e soprattutto se la persona presenta fattori di rischio predisponenti, quali

  • fumo di sigaretta o rilevante consumo di alcool,
  • familiarità,
  • età superiore ai 50 anni,
  • infezioni.

Quando rivolgersi al medico

In caso di sintomi allarmanti, ad esempio l’obiettiva incapacità di deglutire del cibo o dei liquidi o la presenza visibile ad occhio nudo (o percepibile al tatto) di una massa a livello del collo, si raccomanda un parere medico urgente, diversamente in genere si prova a valutare l’evoluzione del sintomo per qualche giorno.

Cosa farà il medico?

La prima cosa che fa l’otorinolaringoiatra, il medico specialista a cui bisogna rivolgersi in presenza di nodo alla gola, è raccogliere l’anamnesi, ossia porre alcune domande al paziente per ben individuare i sintomi presenti e capire se il nodo alla gola sia una sensazione soggettiva o più propriamente una disfagia, causata da una malattia organica.

Al paziente viene chiesto:

  • se fuma o beve molto,
  • cosa mangia abitualmente,
  • se soffre di qualche malattia,
  • se ha difficoltà a deglutire i cibi o le bevande,
  • se prova dolore quando deglutisce,
  • da quanto tempo e quando avverte maggiormente la sensazione del nodo alla gola (durante la giornata, dopo un pasto, la notte, saltuariamente),
  • se ha altri disturbi,
  • se ha perso peso, non giustificato da diete dimagranti o altre cause,
  • se sta vivendo una situazione di stress.

Al paziente può essere chiesto di bere e mangiare qualcosa di solido (tipo un cracker), durante la visita medica, così che il medico ne valuti la deglutizione.

Quindi il medico osserva con attenzione il collo, lo palpa alla ricerca di un nodulo e procede ad una visita accurata della bocca e della gola (anche con l’aiuto di un endoscopio flessibile a fibre ottiche).

Potranno inoltre essere richiesti alcuni esami di approfondimento, per meglio capire se la deglutizione avvenga in modo corretto o se si sia in presenza di un deficit strutturale o motorio; tra gli esami cui si può fare ricorso ricordiamo ad esempio:

  • manometria esofagea,
  • esofagografia opaca o con mezzo di contrasto,
  • misurazioni del tempo di deglutizione,
  • radiografia del torace,
  • visita neurologica (con particolare attenzione alla funzione motoria dell’esofago),
  • ecografia del collo o in casi particolari indagini radiologiche più complesse (TAC, Risonanza Magnetica e/o PET).

Solo se nessuno dei seguenti esami rileva la presenza di una malattia il medico potrà porre diagnosi di bolo isterico, correlando la sensazione di nodo alla gola a una condizione di stress o ansia.

In presenza di bolo isterico non ci sono particolari cure mediche da seguire, il paziente deve comprendere che si tratta di una sensazione soggettiva, destinata a scomparire solo ritrovando una condizione di benessere generale; è fondamentale quindi riuscire a gestire i propri stati emotivi e per alcuni pazienti può essere utile rivolgersi a uno psicologo o a uno psichiatra.

Inoltre si può consigliare di

  • evitare di deglutire molte volte,
  • smettere di schiarirsi la gola con frequenza,
  • assumere bevande calde, tisane o caramelle a basso contenuto di zuccheri.

Farmaci e consigli dietetici sono alla base della cura del nodo alla gola da malattia da reflusso gastro-esofageo (caratterizzato da pirosi e rigurgito acido).

In presenza di malattie strutturali o motorie dell’esofago o degli organi dell’apparato digerente superiore verranno praticate cure specifiche.

A cura della Dott.ssa Tiziana Bruno, medico chirurgo

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Quanto dura la disfagia?

- Se è qualcosa di lieve anche nel giro di una settimana si può guarire. - Se vi è qualche causa circoscritta che provoca la disfagia come può essere la reazione iatrogena a qualche farmaco o la presenza di un tumore, la disfagia scompare nel momento in cui si elimina il suo fattore scatenante.

Perché non riesco ad ingoiare la saliva?

Le principali cause di disfagia possono essere di natura: Neurologica: traumi cranici, stroke, demenza, Parkinson, SLA, paralisi cerebrali, etc. Iatrogena: uso di farmaci neurolettici, chemioterapia, radiazioni, post chirurgia, etc. Infettiva: dopo contatto e infezione da botulismo, mucositi da Candida, Herpes.

Come capire se si hanno problemi di deglutizione?

Come si comporta il medico Qualsiasi difficoltà nel deglutire alimenti solidi, liquidi o entrambi. Cibo espulso dal naso. Abbondante salivazione o fuoriuscita di cibo dalla bocca. Tosse o soffocamento durante il pasto.