La gastroscopia è un esame che diagnostica molte malattie gastrointestinali. Lo specialista spiega quando farla e come si esegue.La gastroscopia è l’esame che permette di avere una “immagine” istantanea di esofago, stomaco e prima parte dell’intestino. Parliamo della esofagogastroduodenoscopia, genericamente chiamata gastroscopia, indagine a volte indispensabile per individuare eventuali alterazioni e diagnosticare con precisione numerose patologie gastrointestinali. Show
Spesso temuta perché fastidiosa, con una semplice preparazione e una lieve sedazione può essere tollerabile. Come ci spiega il dottor Fausto Lella, responsabile dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia del Policlinico San Pietro. Gastroscopia: che cos’èSpiega il dottor Lella: “Si tratta di un esame diagnostico fondamentale che consente di visionare l’interno dell’esofago, dello stomaco e la prima parte dell’intestino tenue o duodeno. Questa indagine consiste nell’inserimento di una sonda lunga e flessibile, con un diametro di circa 1 cm, dotata di una telecamera e una luce bianca sulla punta, che viene chiamata gastroscopio. Grazie all’utilizzo di questo strumento, la procedura consente al medico endoscopista di avere una visione chiara e immediata della parete interna di esofago, stomaco e duodeno e individuare o escludere la presenza di lesioni. Inoltre, durante l’esame lo specialista ha la possibilità di prelevare dei piccoli frammenti di mucosa per la biopsia, che verranno poi analizzati permettendo di diagnosticare in modo ancora più approfondito patologie del primo tratto dell’apparato digerente consentendo terapie più mirate”. Quando serve la gastroscopiaLa gastroscopia è un esame che viene prescritta di solito dal medico gastroenterologo. La sua esecuzione è indicata per la diagnosi di numerosi disturbi e patologie e per comprenderne le cause:
“Trattandosi di un esame invasivo e fastidioso, viene prescritto solo quando l’anamnesi (la raccolta di notizie che riguardano il paziente) e l’esecuzione di esami preliminari non sono sufficienti a dare una certezza diagnostica dei disturbi che la persona sta avendo ed è quindi necessario approfondire nel dettaglio lo stato di salute delle mucose di esofago, stomaco e duodeno”, continua lo specialista. La preparazione“L’esame necessita di una preparazione semplice, ma fondamentale. La persona deve restare a digiuno da almeno 6 ore precedenti, perché la presenza di alimenti o liquidi nello stomaco interferirebbe con un’adeguata esplorazione del viscere. È richiesta inoltre la sospensione di alcuni farmaci qualche giorno prima della procedura, ma sarà il medico a valutare caso per caso”, spiega ancora. Come si fa la gastroscopia“È bene dire che la gastroscopia non provoca dolore, ma può risultare piuttosto fastidiosa. Per questo motivo, per rendere l’esame un po’ più tollerabile e aiutare la persona a tranquillizzarsi e agevolarne l’esecuzione, è possibile ricevere prima di iniziare una leggera sedazione con uno spray anestetico spruzzato direttamente in gola o, per i più ansiosi, una sedazione cosciente per via endovena. La persona viene fatta poi sdraiare sul fianco sinistro su un lettino. A questo punto il medico procede inserendo delicatamente l’endoscopio attraverso la gola, aiutandosi con un boccaglio che viene posizionato tra i denti, per evitare di mordere lo strumento nel corso dell’esame. Lentamente il tubo viene fatto scendere lungo l’esofago, nello stomaco fino a raggiungere il duodeno”, dice l’esperto. Quanto dura la gastroscopiaL’indagine dura circa 5-10 minuti. Se si è deciso di ricevere la sedazione, la persona viene tenuta sotto controllo per qualche minuto e dovrà essere accompagnata a casa e non dovrà guidare nelle ore successive, in quanto il farmaco sedativo somministrato potrebbe avere effetti sulla facoltà di giudizio e rallentare i riflessi. Le controindicazioniInfine lo specialista conclude: “La gastroscopia può essere eseguita da tutti. Una particolare attenzione andrebbe però riservata a:
Che cos'è la esofagogastroduodenoscopia?La gastroscopia è un esame che diagnostica molte malattie gastrointestinali. Lo specialista spiega quando farla e come si esegue. La gastroscopia è l'esame che permette di avere una “immagine” istantanea di esofago, stomaco e prima parte dell'intestino.
Come viene fatta la esofagogastroduodenoscopia?L'esofagogastroduodenoscopia è un test che si avvaledi un sottile tubo flessibile (lungo poco più di un metro e del calibro di circa un centimetro) che viene introdotto attraverso la bocca e fatto scendere lentamente lungo i vari segmenti dell'apparato digerente.
Cosa si vede con esofagogastroduodenoscopia?L'esofagogastroduodenoscopia è un esame diagnostico che permette l'osservazione interna dell'esofago, dello stomaco e del duodeno, rilevando eventuali alterazioni sia benigne che maligne.
Qual è la differenza tra gastroscopia e endoscopia?La gastroscopia (o endoscopia digestiva) è un esame diagnostico necessario per visualizzare le pareti interne delle prime vie digestive, ovvero esofago, stomaco e duodeno (parte superiore dell'intestino tenue), che si effettua utilizzando un gastroscopio.
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