La cistite può dare mal di testa

Introduzione

La cistite interstiziale (CI) è una condizione cronica che causa disagio o dolore della vescica e il bisogno di urinare frequentemente e con urgenza, seppure con differenze soggettive:

  • alcuni individui possono avvertire dolore senza urgenza o aumentata frequenza,
  • altri al contrario lamentano urgenza senza accusare dolore.

La condizione tende a colpire soprattutto nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni ed è molto più comune nelle donne rispetto agli uomini, donne in cui i sintomi spesso peggiorano durante le mestruazioni e che possono avvertire dolore anche durante i rapporti sessuali.

Ad oggi la causa esatta è ancora sconosciuta e, purtroppo, non esiste cura definitiva, ma le terapie disponibili permettono in genere di recuperare una soddisfacente qualità di vita attraverso:

  • modifiche allo stile di vita,
  • fisioterapia mirata,
  • farmaci,
  • instillazioni vescicali,
  • stretching vescicale,
  • chirurgia (raramente).

Rimane purtroppo molto problematica la fase di diagnosi, che per alcune donne può ancora richiedere tempi molto lunghi;  si raccomanda a questo proposito di rivolgersi al medico in caso di dolore pelvico persistente o alterazioni significative nelle abitudini e necessità legate alla minzione. Questi sintomi possono avere numerose spiegazioni, fatto che rende la diagnosi non sempre agevole, e per questo il curante decide talvolta di indirizzare il paziente allo specialista (urologo).

La cistite può dare mal di testa

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Cause

La vescica è un organo cavo con funzione di immagazzinamento dell’urina; quando il contenuto supera un certo limite, viene inviato un segnale al cervello che si traduce nella tipica sensazione  di esigenza di urinare.

In presenza di cistite interstiziale il segnale di svuotare la vescica è inviato più spesso del normale, o comunque quando la vescica non sia ancora effettivamente piena.

I sintomi sono paragonabili a quelli di una cistite batterica, ma il disturbo non risponde alle terapie antibiotiche e l’esame delle urine non rivela alcuna infezione; di fatto non si conoscono le cause esatte della cistite interstiziale e non esistono test specifici in grado di diagnosticarne la presenza. I medici spesso eseguono esami per escludere altre possibili cause dei sintomi e giungono alla diagnosi per esclusione.

Ad oggi si ritiene che la causa possa essere un graduale e progressivo indebolimento del rivestimento delle pareti della vescica, ma si tratta per ora solo di ipotesi; è stato invece rilevato in alcuni pazienti come il disturbo insorga in seguito a specifici eventi scatenanti, come ad esempio interventi chirurgici, infezioni delle vie urinarie o eventi traumatici.

Una differente ipotesi ritiene che la cistite interstiziale possa essere una manifestazione di una diversa patologia, come ad esempio il colon irritabile o la fibromialgia.

Fattori di rischio

  • Si ritiene che possa esserci una qualche forma di famigliarità, anche se non sono ancora stati chiariti gli effettivi contorni.
  • Circa l’80% degli individui con diagnosi di cistite interstiziale è di genere femminile, quindi tale genere potrebbe essere più esposto; alcuni autori suggeriscono tuttavia che la diversa incidenza rilevata tra uomini e donne potrebbe non essere così differente, ipotizzando che alcune diagnosi di prostatite (o malattie analoghe) negli uomini potrebbero in realtà essere cistite interstiziale.
  • La malattia si sviluppa per lo più tra i 30 e i 40 anni di età, benché sia stata rilevata anche in soggetti più giovani.
  • La cistite interstiziale può essere associata con altri disturbi dolorosi cronici, come la sindrome dell’intestino irritabile o fibromialgia.

Sintomi

La cistite interstiziale è un disturbo frequente che spesso inizia in modo subdolo, talvolta come semplice stimolo frequente alla minzione, che il soggetto può non notare o non percepire come problema. In altri casi l’insorgenza è ben più drammatica, con sintomi gravi che si verificano nell’arco di giorni, settimane o mesi.

I pazienti manifestano ripetuti episodi di disagio, gonfiore e dolore a vescica, basso addome e zona pelvica. I sintomi possono variare da persona a persona, l’entità può essere più o meno grave e può andare incontro a variazioni nel tempo.

Da un punto di vista generale si verificano in genere combinazioni variabili dei seguenti sintomi:

  • Urgenza, ossia la necessità impellente di urinare; normalmente questa sensazione si verifica dopo aver bevuto grandi quantità di liquidi o dopo diverse ore dall’ultima minzione, mentre in caso di cistite interstiziale si può avvertire indipendentemente da questi due fattori e oltretutto accompagnata da dolore e bruciore.
  • Frequenza, il soggetto affetto da questo disturbo mostra un’aumentata frequenza di minzione rispetto al normale e in proporzione a quanto si è bevuto; se un soggetto altrimenti sano urina mediamente circa 4-7 volte al giorno, il paziente affetto da CI urina molto più frequentemente (ovviamente espellendo minori quantità di urina). In genere lo stimolo è avvertito con eccessiva frequenza anche di notte (nicturia).
  • Dolore, quando la vescica inizia a riempirsi si avverte disagio e vero e proprio dolore, che peggiora finché non sia possibile urinare (svuotando la vescica in genere si beneficia di un certo sollievo). Solo raramente il dolore è è una presenza costante, molto più spesso i pazienti lo descrivono come intermittente in periodi di settimane o mesi. In alcuni casi il dolore aumenta proporzionalmente al riempimento della vescica, in altri casi può essere percepito anche negli organi circostanti:
    • uretra,
    • addome inferiore,
    • parte inferiore della schiena,
    • aree pelvica e perineale.
    • Le donne possono percepire dolore a vulva o vagina ,
    • gli uomini a scroto, testicoli o pene.

Il dolore è in genere il sintomo più caratteristico e peggiora durante i rapporti sessuali (dispareunia), mentre non tutti i pazienti manifestano ugualmente urgenza e frequenza.

In molti casi, i sintomi diventano cronici e, raramente, la vescica si rimpicciolisce nel tempo al punto da non avere più nessuna capacità di accumulare urina.

In alcuni casi è possibile individuare fattori in grado di peggiorare i sintomi della cistite interstiziale:

  • consumo di specifici alimenti e bevande,
  • stress (sia fisico che mentale),
  • ciclo mestruale.

Spesso la malattia è causa di disagio anche nella sfera sessuale:

  • le donne possono avere dolore durante un rapporto perché la vescica è subito davanti alla vagina,
  • mentre gli uomini possono lamentare dolore durante l’orgasmo o il giorno successivo.

Quando chiamare il medico

Consultare il proprio medico a fronte di sintomi di cistite interstiziale. Assicurarsi di riferire lo specifico sospetto (la malattia non è sempre riconosciuta o diagnosticata facilmente).

Pericoli

Non esistono dati a supporto di un aumento del rischio di cancro della vescica legato alla cistite interstiziale, mentre si riconosce la possibilità di:

  • Riduzione del volume della vescica: la cistite interstiziale può portare ad un irrigidimento della parete della vescica e ad una diminuzione del suo volume, quindi la vescica conterrà meno urina.
  • Ridotta qualità della vita: il bisogno frequente di urinare e il dolore possono interferire con attività sociali, lavoro e altre attività quotidiane.
  • Problemi di natura sessuale.
  • Disturbi emozionali: il dolore cronico e il sonno interrotto associati con la cistite interstiziale possono causare stress emozionali e portare a depressione.

Gravidanza

Ad oggi la letteratura disponibile sull’impatto della cistite interstiziale in corso di gravidanza è davvero scarsa, ma si ritiene che la malattia non influenzi né la fertilità né la salute del feto.

L’andamento dei sintomi durante la gestazione è soggettivo, in alcuni casi il disturbo può migliorare, in altri al contrario peggiora.

Cura e terapia

Non esiste un approccio terapeutico di riferimento per la cura della cistite interstiziale, l’obiettivo fondamentale è quindi trovare un equilibrio paziente per paziente attraverso il ricorso a diversi approcci:

  • stile di vita,
  • alimentazione,
  • fisioterapia e training vescicale,
  • farmaci,
  • chirurgia.

I risultati del trattamento sono variabili. Alcuni pazienti rispondono bene a terapie semplici e a variazioni della dieta, mentre altri necessitano di trattamenti più complessi o addirittura chirurgici.

Stile di vita

Alcuni pazienti traggono grande beneficio dall’applicazione di uno stile di vita più sano, ad esempio.

  • Bere a sufficienza per mantenersi idratati, anche se purtroppo può essere causa di aumento ulteriore della frequenza di minzione.
  • Smettere di fumare.
  • Ridurre lo stress.
  • Praticare regolarmente esercizio fisico.

Farmaci

Sono talvolta usati antinfiammatori e antidolorifici da banco per la gestione del dolore causato dalla cistite interstiziale, come ad esempio il paracetamolo (Tachipirina) e l’ibuprofene (Moment, Nurofen, …).

Quando non dovessero essere sufficienti possono essere valutate molecole più incisive (ad esempio oppiacei come la codeina), che tuttavia portano con sé un più alto rischio di effetti collaterali gravi.

In alcuni pazienti l’urologo potrebbe decidere di ricorrere ad approcci più specialistici, ma questo va valutato caso per caso in base a quanto emerso dal percorso diagnostico.

Alimentazione

La maggioranza dei soggetti (ma non tutti) con cistite interstiziale trova che alcuni alimenti peggiorino la sintomatologia. In particolare, questi quattro alimenti sono spesso citati come irritanti vescicali:

  • agrumi,
  • pomodori,
  • cioccolato,
  • caffè e caffeina in genere,
  • bevande alcoliche,
  • cibi speziati,
  • dolcificanti,
  • e alcune bevande effervescenti.

L’elenco dei cibi cui è stato attribuito un peggioramento della CI è decisamente più lungo, ma non tutti gli alimenti disturbano il paziente nello stesso modo, per questo motivo ciascun soggetto è invitato a scoprire per prove ed errori quali cibi interferiscano effettivamente con la propria vescica; il modo più semplice farlo consiste nel seguire una dieta ad eliminazione per una o due settimane.

Se i propri sintomi migliorano durante la dieta significa che almeno uno degli alimenti era irritante per la propria vescica; il passo successivo consiste nel capire esattamente quale alimento peggiora i propri disturbi vescicali.

Dopo una o due settimane di “dieta senza”, provare ad assumere uno degli alimenti inclusi nell’elenco dei cibi irritanti. Se non disturba la vescica nell’arco di 24 ore, l’alimento è verosimilmente sicuro e può essere reintegrato nella propria alimentazione regolare.

Il giorno successivo, provare ad assumere un secondo alimento in elenco, e così via. In tal modo, si ripristineranno uno alla volta gli alimenti nella propria dieta abituale; saranno i propri sintomi vescicali a svelare quale cibo è fonte di disturbi.

Assicurarsi di aggiungere solo un nuovo alimento ogni giorno, in modo da individuare esattamente gli alimenti in grado di creare problemi.

Stress

Ad oggi non ci sono certezze che lo stress possa causare l’insorgenza della cistite interstiziale, mentre è dato per più plausibile il peggioramento dei sintomi.

Fonti e bibliografia

  • niddk

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Barbara Greppi, medico chirurgo

Quali dolori provoca la cistite?

Quali sono i sintomi della cistite?.
dolore sovrapubico..
senso di peso perineale..
aumento della frequenza minzionale..
urgenza, necessità impellente di urinare, con talvolta incontinenza da urgenza..
bruciore e/o dolore durante la minzione..
senso di incompleto svuotamento..
ematuria (sangue nelle urine).

Quando si ha la cistite bisogna stare a riposo?

Tra le misure generali da adottare in caso di cistite sono importanti il riposo e la buona idratazione (più di 2 litri di acqua nelle 24 ore) per diluire la carica batterica presente in vescica.

Che sintomi Porta la vescica infiammata?

I sintomi di cistite e uretrite – ovvero le infezioni delle basse vie urinarie – comprendono:.
impossibilità a urinare nonostante lo stimolo;.
minzione frequente (pollachiuria);.
urgenza a urinare;.
minzione dolorosa (stranguria);.
dolore in regione pelvica e lombare;.
sangue nell'urina (ematuria);.
urina purulenta;.
febbre..

Come capire se è inizio di cistite?

Cistite: sintomi.
Bisogno frequente di urinare anche se si è urinato da poco e ogni volta in scarsa quantità..
Bruciore quando si urina..
Cattivo odore dell'urina..
Urine torbide..
Sangue nelle urine..
Febbre e brividi..
Bruciore nella zona genitale..
Dolore nella zona pelvica..