Quale antibiotico per le placche alla gola

Reading Time: 4 minutes

Quanta confusione a riguardo!

Quale antibiotico per le placche alla gola
Ecco una immagine delle famose placche tonsillari

Dopo una rapida ricerca su Google riguardo l’argomento “placche alla gola” scopro che esiste una notevole confusione su questo argomento. Ed anche una vera ossessione per la presenza di queste famigerate placche! Come se una tonsillite con le placche fosse per forza peggiore di una tonsillitesenza placche.

Da una parte leggo che la presenza di placche è sintomo di tonsillite batterica, dall’altra che in caso di placche in gola è obbligatorio l’uso dell’antibiotico.  A volte la confusione regna sovrana perfino tra gli specialisti! Troppo spesso, infatti,  vengono consigliati trattamenti medici o chirurgici  in base all’impressione soggettiva del medico. Forse, soprattutto prima di proporre un intervento chirurgico, sarebbe preferibile fare riferimento a criteri oggettivi! Per anni le persone hanno considerato gli otorinolaringoiatri i medici che tolgono le tonsille! In effetti, in passato, le tonsille venivano tolte al primo mal di gola.  Adesso, al contrario, sembra che togliere le tonsille sia un crimine punibile con la morte! Come spesso accade, a mio giudizio, la verità cade nel mezzo.

Placche o non placche? Questo è il problema!

Reggetevi forte perché sto per fare una affermazione che vi lascerà senza parole: “Non mi interessa minimamente se ci sono le placche in gola o se non ci sono!“. Ai fini del trattamento di una tonsillite, l’aspetto delle tonsille non ha alcuna importanza! E’ impossibile, infatti, con la semplice osservazione delle tonsille del paziente, capire se si ha a che fare con una tonsillite di origine batterica o virale. Impossibile! Chi vi dice che è in grado di distinguerle è evidentemente dotato di poteri paranormali!  E’ vero che molte tonsilliti di origine batterica determinano la formazione di placche ma anche la mononucleosi,  di certo una patologia non batterica, può presentarsi con tonsille ricoperte da placche. In quale modo è possibile distinguere forme batteriche da forme virali? Solamente mediante esecuzione di un tampone orofaringeo. Ma il gioco vale la candela? A tal riguardo consiglio di leggere anche il post “Tampone faringeo nei bambini: mito e realtà“. Oltre a questo, ricordiamo che molte volte le placche vengono confuse con la presenza di residui di cibo all’interno delle tonsille, comunemente denominati tonsilloliti. A questo riguardo consiglio la letture del Post “Placche alle tonsille o tonsilloliti?

Quale antibiotico per le placche alla gola
Ognuno di noi ha circa 3 Kg di batteri all’interno del proprio corpo

A questo punto capirete bene che questa è una domanda da un milione di dollari. Molto dipende dalla storia clinica del paziente, dalla frequenza delle infezioni e dalla gravità dei sintomi. In generale, conta molto l’esperienza dello specialista. Se, infatti, l’aspetto delle tonsille non orienta verso il tipo di agente responsabile dell’ infezione (virale o batterico), spesso la storia clinica della malattia può essere di grande aiuto. In generale, tranne che in alcuni casi che non posso ora passare in rassegna (PFAPA, Mononucleosi), in caso di febbre elevata e sintomatologia dolorosa spiccata, non è sbagliato dare una terapia antibiotica e cortisonica. Anche qualora si trattasse di una forma virale, infatti, è molto probabile che si verifichi una sovra-infezione batterica. Vuoi sapere qualcosa in più riguardo agli antibiotici? Leggi il Post “Cosa sono e a cosa servono gli antibiotici“.

Negli ultimi anni si sta facendo inoltre strada un tipo di trattamento molto interessante basato sulla somministrazione di batteri a livello locale. Nel nostro organismo, infatti, vivono circa 3 kg di batteri, diffusi soprattutto nel cavo orale e nell’albero digestivo. Questi batteri, denominati flora batterica associata, non sono dannosi per la nostra salute ed hanno un effetto protettivo poiché non permettono a “batteri più cattivi” di colonizzare il nostro organismo. Purtroppo, a seguito di trattamenti antibiotici ripetuti, questi “batteri buoni” possono morire insieme ai “batteri cattivi”, esponendoci a future infezioni. Lo scopo delle nuove terapie probiotiche, come ad esempio quella con Orogermina, è reintegrare questo substrato batterico protettivo. Si tratta di terapie di lunga durata ma assolutamente non gravate da effetti collaterali poiché basate sulla somministrazione di  organismi presenti in natura ed assolutamente sicuri.  Scopro con piacere che anche questo farmaco può essere comodamente acquistato su Amazon.

Quando pensare all’intervento chirurgico?

Quale antibiotico per le placche alla gola
Quando togliere le tonsille?

I criteri per togliere le tonsille sono numerosi e non mi soffermo adesso su questo argomento. Di certo, la presenza di placche tonsillari non è tra questi! A tal riguardo consigli di leggere il Post “Tonsille: quando toglierle“. Può essere anche utile sapere che, in certi casi, può essere sufficiente ridurre le tonsille piuttosto che rimuoverle (Vedi “Tonsillectomia o Riduzione Tonsillare: pro e contro“). In generale, uno dei criteri principali è rappresentato dal numero degli episodi di tonsillite. Quando il numero delle infezioni è molto elevato, occorre iniziare a pensare all’intervento di tonsillectomia. Lasciare in sede tonsille che si infettano continuamente espone al rischio di ascessi peritonsillari,  una evenienza potenzialmente mortale! Inoltre, la continua somministrazione di antibiotici, potrebbe portare ad una loro progressiva perdita di efficacia. In definitiva, le tonsille vanno tolte quando vanno tolte!!

Ti interessa capire qualcosa di più anche riguardo le adenoidi? Leggi il Post “Il mio bambino ha le adenoidi?“.

Restiamo in contatto

Prenota subito!

3.7 18 votes

Article Rating

Quale antibiotico per le placche alla gola

Qual è il miglior antibiotico per le placche in gola?

In caso di placche alla gola non bisogna dare al bambino l'antibiotico senza aver prima fatto il tampone faringeo per lo streptococco. Le faringotonsilliti da streptococco sono le uniche che richiedono la cura con l'antibiotico. L'antibiotico è sempre l'Amoxicillina.

Come accelerare la guarigione delle placche?

Per curare le placche alla gola si possono usare diversi farmaci, a seconda dell'origine del problema. ... .
Anche se mangiare con le placche è doloroso, l'alimentazione gioca un ruolo chiave per accelerare la guarigione. ... .
Sarà inoltre importante ridurre la proliferazione batterica, utilizzando ad esempio limone e zenzero..

Che farmaco prendere per le placche alla gola?

Se le placche in gola traggono origine da un'infezione fungina, la terapia prevista consiste in: cure a base a di antimicotici (fluconazolo, ketoconazolo, clotrimazolo ecc.), riposo e ricorso a rimedi sintomatici.

Quanti giorni di antibiotico per placche?

Le penicilline per uso orale (il farmaco di elezione è l'amoxicillina più acido clavulanico, ossia Augmentin®) normalmente devono essere assunte per almeno 10 giorni; altri tipi di antibiotici, invece, richiedono una terapia più breve.