Che liceo bisogna fare per diventare medico

Liceo biomedico: cos'è?

Che liceo bisogna fare per diventare medico
Se il tuo sogno è la facoltà di medicina, oggi c'è una scuola che ti prepara ad affrontarla: il liceo biomedico. — Fonte: istock

Il liceo biomedico o, per essere più precisi, liceo scientifico delle Scienze Applicate con curvatura biomedica, è un nuovo tipo di liceo che sta prendendo particolarmente piede in questi anni. Il perché è presto detto: anche se rispetta tutti i parametri previsti dalle direttive del MIUR relative alle ore di didattica, si studiano molto più nel dettaglio le discipline scientifiche.

Inutile dire come l'interesse per questo tipo di liceo sia aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. La ragione, ovviamente, è che questa scuola è quella che maggiormente prepara al test di medicina. Non solo: il liceo a curvatura biomedica prevede l’insegnamento dell’informatica e della lingua inglese, utilizzando il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning), cosa particolarmente apprezzata nel mondo del lavoro.

Liceo biomedico: sbocchi professionali

Abbiamo detto che la preparazione al test di medicina è la prima ragione della scelta di un liceo a curvatura biomedica. Del resto negli ultimi anni la domanda nell’area dell'assistenza Sanitaria e delle attività ad essa collegate (Medicina, Ingegneria medica e bio-medica) è aumentata esponenzialmente: le professioni legate al mondo sanitario e alla ricerca industriale rappresentano nuovi sbocchi lavorativi ad alto valore economico e sociale.

I dati sull'occupazione sono estremamente confortanti: il 64% dei laureati trova un lavoro già a un anno dalla laurea e ben il 95% entro i cinque anni dal titolo di studio [fonte: Consorzio interuniversitario AlmaLaurea].

Negli obiettivi del liceo c'è naturalmente innanzi tutto la preparazione all'accesso a tutte le facoltà di area medico-sanitaria, ma non solo:

  • Medicina e Chirurgia
  • Ingegneria biomedica e robotica
  • Psicologia clinica
  • Farmacia
  • Biologia
  • Chimica
  • Infermieristica
  • Scienza dell’alimentazione
  • Fisica Medica
  • Veterinaria

Liceo a curvatura biomedica, elenco

Ogni anno il MIUR mette a disposizione delle scuole l'opportunità di attivare un indirizzo a curvatura biomedica all'interno delle scuole che ne fanno richiesta tramite apposito bando.

Vediamo quali sono le scuole che hanno attivato la curvatura biomedica per l'anno 2022-2023.

  • L'elenco completo sul sito del MIUR

I licei biomedici attivi in Italia

i licei biomedici attivi in Italia per l'A. s. 2022-2023 sono:

Che liceo bisogna fare per diventare medico
Fonte: photo-courtesy
Che liceo bisogna fare per diventare medico
Fonte: photo-courtesy

Fino a qualche anno fa, chi voleva diventare un medico iniziava a pensarci all’ultimo anno di superiori. Adesso, invece, i primi mattoni della strada che porterà ad indossare il camice bianco possono essere posati ben prima. Esiste infatti il liceo ad indirizzo “biologia con curvatura biomedica”. È stato ideato e sperimentato otto anni fa dal liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria insieme all’OMCeO provinciale. E il successo del percorso, del numero di iscrizioni e, soprattutto, i risultati degli studenti che sono riusciti ad entrare a medicina hanno acceso i riflettori su un indirizzo che, grazie ad un protocollo firmato dal Ministero dell’Istruzione e dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), dallo scorso anno è stato istituzionalizzato su scala nazionale in 27 licei scientifici. E da settembre le scuole che offriranno l’indirizzo saranno cento: non solo licei scientifici, ma anche classici, riuniti in una rete di cui il Da Vinci è capofila. Non è escluso, inoltre, che nel prossimo futuro coloro che frequenteranno questo percorso avranno una corsia preferenziale o un punteggio particolare ai fini dell’accesso alle facoltà scientifiche a numero chiuso.

LEGGI ANCHE LO SPECIALE SULLA FORMAZIONE DEI MEDICI, DAI 15 AI 99 ANNI

Come ci ha raccontato la dirigente scolastica del liceo di Reggio Calabria Giuseppina Princi, i risultati ottenuti dalla sperimentazione del Da Vinci sono molto indicativi: il 98% dei diplomati che ha tentato il test di ingresso è riuscito a superarlo senza alcun tipo di preparazione ulteriore; ma il 40% degli studenti si è ritirato dal percorso stesso, perché ha capito di non essere tagliato per fare il medico. Magari perché si è reso conto che il sangue gli fa impressione, per esempio. L’indirizzo biomedico quindi da un lato prepara, gratuitamente, al test d’ingresso, e dall’altro funge da orientamento e da filtro, e potrebbe quindi rappresentare una possibile risposta al numero eccessivo di studenti che ogni settembre si cimenta nel fatidico test.

Un test in cui la sola preparazione teorica, seppur solida, può non essere sufficiente: è fondamentale anche sapere come affrontare la reazione più comune dei neodiplomati quando si trovano davanti alle 45 domande cui rispondere in un’ora e mezza: il panico. Ecco perché agli studenti che frequentano questo indirizzo ogni due mesi viene somministrato sin dal terzo anno un test strutturato proprio come quello d’ingresso, che consente non solo di verificare la comprensione degli argomenti studiati, ma insegna anche a gestire il tempo e l’ansia da prestazione.      

LEGGI ANCHE: TEST PER L’ACCESSO A MEDICINA: SOLO UN CANDIDATO SU SETTE CE LA FA

«È emerso – spiega la dottoressa Princi a Sanità Informazione – che nel primo test somministrato il 65% degli studenti ha riportato una valutazione inferiore o uguale alla sufficienza; ma questa percentuale, dal secondo test in poi, è scesa al 38%, mentre il 62% dei ragazzi ha totalizzato punteggi superiori alla sufficienza. Se all’inizio tutti hanno avuto difficoltà ad affrontare un metodo nuovo, con l’esperienza sono riusciti a mantenere una tendenza positiva costante».

Ma come si articola il percorso formativo? «Per ogni anno del triennio – prosegue la dirigente scolastica – 50 ore sono dedicate alla formazione biomedica: 20 ore sono affidate ai docenti di scienze del liceo che forniscono la base teorica; altre 20 ore sono gestite dai medici indicati dagli OMCeO che curano la parte più pratica ed esperienziale; infine, 10 ore vengono svolte presso strutture laboratoriali esterne, reparti ospedalieri o centri trasfusionali, dove si mette in pratica quello che si è imparato in classe».

Un percorso che «aiuta i ragazzi ad effettuare delle scelte consapevoli, sia universitarie che professionali». Anche grazie al fondamentale contributo dei 323 medici coinvolti, che presto avranno facoltà di richiedere gli ECM per le ore di docenza svolte: «Erano molto contenti di poter aiutare i ragazzi. C’è un entusiasmo dilagante. E prima che l’indirizzo fosse disponibile a livello nazionale, i genitori ci chiamavano da tutta Italia, intasando la nostra segreteria, e dicendoci che sarebbero stati disponibili anche a trasferirsi qui a Reggio Calabria per poter iscrivere i propri figli a questo percorso», racconta sorridendo la dottoressa Princi.

«È bello – conclude – che per una volta sia il sud a fare scuola al resto d’Italia. Il Paese sta camminando insieme e siamo proprio noi i portavoce di questo cambiamento».

GUARDA L’INTERVISTA DOPPIA AGLI STUDENTI DI MEDICINA: MATRICOLA VS LAUREANDA

Cosa bisogna studiare per diventare medico?

Percorso di studi in ambito medico.
fisica, chimica e statistica;.
biologia e genetica;.
istologia;.
anatomia umana, biologia molecolare e biochimica. In questi ambiti si studia in modo approfondito struttura e metabolismo delle molecole;.
funzioni biologiche di sistemi, apparati ed organi umani..

Chi può fare medicina?

Un liceo per diventare medico Iniziamo con il dire che tutti gli studenti possono, con la dovuta preparazione, passare il test di medicina e iniziare questo percorso universitario: puoi affrontare Medicina sia dopo un liceo scientifico, sia dopo il classico, sia dopo il linguistico e sia dopo una scuola tecnica.

Che scuola devi fare per fare il chirurgo?

Diventare chirurgo: laurea in Medicina e Chirurgia Il primo step per diventare chirurgo è, ovviamente, quello di frequentare un corso di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.