Tutte le volte che abbiamo mal di denti ci rechiamo dal dentista o dal medico chiedendo di poter utilizzare l’antibiotico. Ma l’antibiotico toglie il dolore? No. Toglie solamente l’infezione qualora sia presente. Quando lamentiamo dolore, abbiamo bisogno di un antidolorifico, di un antinfiammatorio che ci facciano passare quella sensazione spiacevole. Cosa abbiamo a disposizione per trattare questi sintomi? Abbiamo farmaci per via orale come compresse, bustine (eventualmente utili come gargarismo), gel, collutori, gocce, ecc. Show 29 Luglio 2020 * ultima modifica il 16/09/2020 Tutte le volte che abbiamo mal di denti ci rechiamo dal dentista o dal medico chiedendo di poter utilizzare l'antibiotico con la speranza che il dolore che ci affligge scompaia nel più breve tempo possibile. Ma l'antibiotico toglie il dolore? No. Toglie solamente l'infezione qualora sia presente. Quando lamentiamo dolore, abbiamo bisogno di un antidolorifico, di un antinfiammatorio che ci facciano passare quella sensazione spiacevole. Cosa abbiamo a disposizione per trattare questi sintomi? Abbiamo farmaci per via orale come compresse, bustine (eventualmente utili come gargarismo), gel, collutori, gocce, ecc. Antibiotico per il mal di denti Cosa sono i denti?I denti sono quegli organi deputati alla masticazione. Sono fissati nelle ossa mascellari e mandibolari. Come forse saprai abbiamo due tipologie di dentizione:
Quanti denti abbiamo?Nelle persone adulte i denti definitivi sono 32 per ogni arcata, sia superiore che inferiore, ritroviamo, dunque:
Spesso capita che in età adulta crescano i cosiddetti "denti del giudizio", denti molari spesso coinvolti nelle manifestazioni dolorose. Ogni dente è costituito da diverse parti:
I denti sono, inoltre, costituiti dalla dentina. Questa è a sua volta ricoperta da cemento a livello della radice e dallo smalto a livello della corona. La cause del mal di dentiLe principali patologie del cavo orale sono la carie dentale, che è tra le malattie più diffuse al mondo. Può essere definita come un processo di demineralizzazione dei tessuti duri del dente (soprattutto premolari e molari), i cui fattori predisponenti possono essere i microrganismi cariogeni presenti a livello della placca batterica, i carboidrati presenti nella dieta e la reazione individuale alla carie, oltre ad una predisposizione ereditaria. E' una patologia che colpisce maggiormente la popolazione giovanile soprattutto con dentizione da latte. La causa indiretta dello sviluppo di carie è il migliorato tenore economico e l'aumento dei cibi ricchi in carboidrati. Altre patologie piuttosto diffuse sono le parodontopatie: è l'insieme delle condizioni patologiche che interessano le struttura che aiutano a sostenere e fissare il dente sulle arcate. Tra queste ricordiamo:
Queste sono patologie molto diverse tra di loro, ma hanno una cosa in comune: la placca batterica. La placca batterica è un materiale bianco-giallastro che si deposita sulla superficie dei denti. I componenti della placca sono: batteri, soprattutto streptococchi, leucociti, cellule epiteliali sfaldate immerse in una matrice amorfa extracellulare che deriva da glicoproteine e zuccheri ingeriti. Questa si localizza maggiormente nelle zone in cui è più difficile raggiungerle con lo spazzolino e che quindi hanno una pulizia inferiore rispetto agli altri denti. Questo è un dei motivi a cui abbiamo accenato prima quando abbiamo detto che i denti maggiormente colpiti sono i premolari ed i molari. Sai, nella nostra bocca sono sempre presenti dei batteri, ma finché riusciamo a mantenere un grado di pulizia corretto a livello del colletto e delle superfici dei denti, della lingua e delle gengive non ci possono portare ad alcun problema. Il problema nasce quando gli streptococchi e gli altri batteri presenti riescono a trovare una zona "fertile" per riprodursi, ed a quel punto la loro carica inizia ad aumentare . In questo modo sono poi in grado di lesionare il tessuto dentale, ed infiltrarsi nel dente e causare infezione. I farmaciIn base a quello che abbiamo detto fino ad ora capisci che possiamo avere diverse tipologie di farmaci in base alla nostra problematica che deve esser sempre diagnosticata dal dentista o dal medico curante, in modo tale da darti il farmaco più adeguato. Ricordati sempre di riferire gli eventuali farmaci che utilizzi per terapia cronica poiché potrebbero verificarsi delle interazioni. Ma soprattutto non iniziare mai una terapia antibiotica senza che ti sia stato prescritta dal dentista o dal medico, se all'inizio potrebbe sembrarti di stare meglio, in realtà ti fai solamente del male. Gli antibiotici, vanno sempre prescritti dal medico, in quanto possono portare a resistenza e non essere più in grado di sconfiggere l'infezione che hai in atto. Un uso scorretto ed inappropriato porta proprio a questo fenomeno: la resistenza agli antibiotici. Ai primi dolori possiamo ricorre agli antidolorifici-antinfiammatori da banco, che puoi acquistare senza obbligo di ricetta, sotto forma di compressa, capsula, bustina, collutorio. Quando però questo dolore inizia ad essere non più controllabile dovrai necessariamente recarti dal dentista il quale ti prescriverà un FANS, un analgesico, od un antibiotico, un'associazione di questi farmaci od anestetici ad uso locale. Tra i FANS maggiormente prescritti troviamo:
Tra gli antidolorifici troviamo:
ti ricordi che abbiamo parlato di questi farmaci quando abbiamo affrontato i FANS e gli antidolorifici? Gli antibioticiLe classi di antibiotici maggiormente prescritte sono:
Come vedi abbiamo a disposizione molte strategie terapeutiche a seconda della manifestazione patologica. Ricordati che l'antibiotico agisce eliminando la carica batterica, non va a togliere il dolore, il quale può essere trattato con gli antidolorifici e gli antinfiammatori. Ai primi disturbi puoi utilizzare dei disinfettanti del cavo orale (collutori o gel ad applicazione topica) o farmaci antidolorifici/antinfiammatori da banco. Qualora il dolore non dovesse attenuarsi recati il prima possibile dal dentista, il quale saprà come intervenire al meglio per risolvere il tuo problema. Fonti| Anatomia umana – P. Castano; Katzung – Farmacologia Generale e Clinica; Patologia Generale e Fisiopatologia – F. Celotti Laureata in Farmacia presso la facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Milano. Tesi svolta presso il laboratorio di altro… Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico. Qual è il miglior antibiotico per il mal di denti?Una delle molecole di prima scelta in questi casi è l'amoxicillina in associazione all'acido clavulanico (Augmentin, Clavulin, NeoDuplamox, …), ma in alternativa possono essere prescritti medicinali appartenenti ad altre classi di antibiotici (macrolidi, tetracicline, …).
Quanto ci mette a fare effetto l'antibiotico per il mal di denti?Alla domanda: “Ma quanto mi dura un ascesso dentale, cosa devo fare?”, possiamo rispondere che dopo i primi due, tre giorni di terapia antibiotica che va proseguita ed effettuate le cure dentali necessarie in due o tre sedute, l'ascesso può essere permanentemente debellato.
Cosa prendere per un forte mal di denti?Rimedi farmacologici
Di solito quando il mal di denti comincia a farsi vivo e intenso, il medico specialista potrà consigliare l'assunzione di farmaci antinfiammatori e analgesici FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), come ibuprofene, aspirina, paracetamolo (Tachipirina), naproxene (Synflex) ecc.
Qual è il miglior antidolorifico per il mal di denti?Assumere un antidolorifico, ad esempio l'ibuprofene che è il più indicato per tenere sotto controllo il mal di denti. Si ricorda che questi analgesici agiscono esclusivamente sul dolore, ma non fanno niente per risolvere la causa che lo scatena.
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