Come attaccare un dente alla dentiera

Anche tu hai un problema con la tua dentiera?
Non hai idea di quanti pazienti mi scrivano una mail o vegano direttamente nel mio studio di Ancona con un problema alla loro protesi.
Sai, anche se le protesi sono dispositivi realizzati con materiali di alta qualità, può succedere che si rompano in qualche maniera, spingendoti a cercare un modo su come riparare una dentiera.

Del resto, si tratta di oggetti piuttosto costosi e creati su misura: doverli rifare ex novo dovrebbe essere l’ultima spiaggia! È anche vero che tutto dipende da come gestiamo la situazione: in rete esistono numerosi video tutorial da seguire per risolvere il problema di una dentiera danneggiata, ma saranno davvero utili?

Prima di tutto, devi tener conto del fatto che non tutti i danni sono uguali e tra poco ti spiegherò il motivo. A questi, infatti, corrisponderanno degli interventi diversi.

Lo scopo è quello di riavere una protesi come nuova, per questo ciò che potrebbe sembrare semplice, in realtà è un’azione delicata che richiede una mano esperta.

Ma andiamo con ordine.

Cause della rottura di una dentiera

La causa principale della rottura della dentiera è l’usura dovuta all’uso quotidiano. Difatti, gli anziani che la indossano continuamente hanno un rischio maggiore di sviluppare crepe e rotture nell’apparecchio.

Le protesi dentarie sono realizzate in resina acrilica o plastica, un materiale molto resistente che dovrebbe durare per anni. Tuttavia, la bocca umana è estremamente corrosiva e può consumare la plastica nel corso del tempo. Le protesi indossate da anni possono così presentare crepe o fori profondi che attraversano l’intero pezzo.

È chiaro che questi tipi di danni non possono passare inosservati e spesso rendono necessaria la sostituzione della stessa protesi.

Un’altra causa comune di danni alla dentiera sono gli incidenti. Ad esempio:

Se la dentiera cade mentre si mangia o dopo che la si appoggia da qualche parte su un ripiano (come quando si fa il bagno), potrebbe danneggiarsi in modo irreparabile colpendo superfici dure come il pavimento o il rubinetto del lavandino.

Può anche succedere che cada per terra mentre la si pulisce, sfuggendo inavvertitamente dalle mani. In questo caso, è molto probabile che si rompa in più parti, tra cui la piastra di base, i denti e le gengive, il che la rende meno stabile di prima e può causare ulteriori problemi in futuro, come scheggiature e incrinature dei denti a causa della mancanza di supporto nella bocca del paziente.

Fra l’altro, può capitare che la dentiera cada direttamente dalla bocca mentre si parla o mangia. Mi rendo conto che sicuramente si tratta di una situazione piuttosto rara, ma ci sono dei motivi per cui può succedere e non vanno trascurati.

Le protesi che non si adattano correttamente possono causare punti dolenti nel cavo orale e rendere difficile mangiare certi cibi. Se non aderiscono bene, la probabilità che si rompano aumenta ulteriormente, perché si possono impigliare in oggetti come particelle di cibo o fibre di vestiti mentre si mangia.

Ricorda che le dentiere non funzionano correttamente se non le si indossa sempre, perché hanno bisogno di tempo per aderire alla forma della tua bocca. Se la usi solo occasionalmente o quando mangi, non avrà il tempo di completare questa fase e di conseguenza non calzerà bene, rischiando di cadere più spesso, oltre che provocarti dolore e infiammazioni.

Infine, se hai una dentiera, saprai che una delle prime raccomandazioni è proprio quella di evitare di sgranocchiare o mordere dei cibi molto duri, come croste di formaggio oppure frutta secca, per evitare che si scheggi o si rompa direttamente.

Fra le altre cause ci sono anche il digrignamento notturno e lo stringimento eccessivo della mascella, non necessariamente dovuto alla masticazione, nonché la perdita del tessuto osseo mascellare, facendo sì che la dentiera non si adatti perfettamente, rompendosi nei punti di pressione.

La perdita ossea inizia solitamente dopo i 35 anni e aumenta con l’età; difatti, è più comune nelle persone di età superiore ai 60 anni che hanno perso tutti i denti naturalmente (per una malattia gengivale o parodontale). Ciò può accadere anche se si è stati sottoposti a radioterapia per il trattamento del cancro o se si sono assunti steroidi che influiscono sulla salute delle ossa.

Ad ogni modo, quando il tessuto osseo mascellare è perso, può essere difficile far aderire comodamente una protesi, che risulterà allentata o instabile in bocca, non adattandosi bene ai denti naturali rimanenti.

In che modo si può rompere una dentiera

Come hai visto, ci sono diverse situazioni in cui può capitare che la tua protesi si rompa, ma devi sapere che i danni non sono mai gli stessi, così come il modo in cui bisogna intervenire: come ho già accennato, nei casi peggiori è necessario sostituirla, in quanto la situazione potrebbe essere irreparabile.

Comunque, esistono generalmente tre tipi di danni della protesi: incrinature, perdita di denti e il peggiore, ovvero la rottura completa.

  • Crepe. Le crepe nell’acrilico della protesi possono spesso essere riparate dal dentista o dall’odontotecnico. Il primo passo è quello di rimuovere le particelle di cibo che possono essere rimaste intrappolate nell’incrinatura, in modo da evitare che si incastrino nell’acrilico durante la riparazione, causando ulteriori crepe in seguito. Una volta ripulita, la fessura verrà riempita con un materiale chiamato “resina liquida” che si indurisce in una sostanza simile alla plastica che si lega all’acrilico della protesi e la rende più resistente di prima. Le crepe possono svilupparsi nel tempo a causa della normale usura o se i denti si spostano durante il processo di montaggio della protesi.
  • Denti persi. Se si perde uno o più denti mentre si indossa una dentiera completa, ti consiglio di contattare immediatamente il mio studio Anna Ascoli ad Ancona al numero 3338812177 per assicurarti che l’apparecchio si adatti correttamente e abbia un aspetto il più naturale possibile. Può anche succedere che si perdano a causa di morsi dati a cibi troppo duri.
  • Rottura della protesi. La dentiera si frammenta in due o più parti, solitamente in concomitanza con una caduta, durante la quale va a sbattere contro una superficie dura. In questo caso la riparazione è ancora più delicata, perché bisogna allineare perfettamente le parti, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione, invece di risolverla.

Come riparare una dentiera

Ora che sai le cause e i tipi di danni che la coinvolgono, è importante capire come procedere per riparare una dentiera.

So benissimo che nel web esistono tanti video tutorial al riguardo, così come dei kit già pronti che ti consentono di procedere in autonomia, con la garanzia di ottenere un risultato ottimale risparmiando tempo e soldi.

Il mio consiglio è quello di evitare di utilizzare metodi fai-da-te, perché potrebbero farti davvero buttare denaro, per poi renderti conto di aver peggiorato la situazione, dato che la protesi non calza più come prima.

Fra l’altro, molte persone pensano di poter rimettere insieme i pezzi per esempio utilizzando colle famose non idonee, come l’Attack, con il rischio di intaccare la propria salute, dato che tali soluzioni libererebbero delle sostanze tossiche, che poi inevitabilmente si riversano nell’organismo. E come se non bastasse, vanno anche a danneggiare le parti rotte della stessa protesi.

Non solo, anche se all’inizio potrebbe sembrare che abbiano funzionato nell’attaccare i pezzi, la riparazione approssimativa durerà poco tempo.

Oltretutto, quando si deve riparare una dentiera, bisogna far sì che le parti aderiscano perfettamente le une alle altre, altrimenti si rischia di rompere altri frammenti danneggiandola ancora di più, perché non aderirebbe perfettamente alla tua struttura ossea.

In alcuni casi, quando ormai il danno è fatto, per noi dentisti diventa ancora più impegnativo intervenire, perché bisogna prima rimuovere residui collosi e rimediare ad eventuali manovre deleterie, per poi procedere con la riparazione vera e propria, andando a recuperare il salvabile. Poiché non sempre ciò è possibile, in alcuni casi siamo costretti a sostituire direttamente la dentiera.

Dunque, se ti trovi nella spiacevole situazione di avere una dentiera danneggiata, ti consiglio di contattarci per esporci il problema, in modo da poter intervenire in maniera professionale, utilizzando materiali di altissima qualità che farebbero tornare la tua protesi pienamente funzionante.

Quello che puoi fare prima di recarti all’appuntamento è cercare di pulire con delicatezza la protesi, rimuovendo residui di cibo ed eventuali piccoli frammenti che ormai andrebbero persi.

Se poi la riparazione non dovesse più essere possibile, troveremo insieme la soluzione che più si adatta alle tue esigenze.

Se hai bisogno di un mio consulto, del mio aiuto o vuoi raccontarmi il tuo caso, contattarmi via Whatsapp o attraverso la pagina contatti.

Quanto costa riattaccare un dente alla dentiera?

La riparazione costa poco, se si è rotta, magari va riparata e ribasata, il costo varia intorno alle € 400, la protesi nuova in relazione ai materiali parte dai €900 a €1500/2200. Il costo della riparazione sarà concordato preventivamente senza impegno e con la massima trasparenza.

Cosa posso usare per attaccare un dente?

Pontefix è un cemento che consente di fissare provvisoriamente ponti, corone, capsule e denti a perno in caso di distaccamenti accidentali. Facile da usare, agisce in pochi minuti e non compromette il successivo intervento del dentista.

Come salvare un dente che si muove?

Un altro rimedio per “bloccare” un dente che si muove è quello di ricorrere allo splintaggio, una tecnica minimamente invasiva, che permette di sostenere il dente che si muove attraverso una legatura in fibra di vetro e composito.

Come fare colla per denti?

Per poter avere la propria colla per denti fai da te, devi versare un po' di polvere di gomma di karaya in una piccola ciotola con un po' di gomma adragante in polvere, quindi mescolare fino a quando il tutto non sarà ben amalgamato. Versa il composto in una bottiglietta e aggiungi 30 gocce di olio di menta piperita.