Frasi bianconiglio alice nel paese delle meraviglie

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi ‘Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie‘ e ‘Attraverso lo specchio‘, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori.

Per ricordarlo, ecco i suoi aforismi più belli.

“Per quanto tempo è per sempre?

A volte, solo un secondo.”

‘In tutto c’è una morale, se la si sa trovare.’

“E se smettesse di sognare di te, dove credi che saresti?”

“Dove sono ora, naturalmente”, ribatté Alice. “Niente affatto”, disse Piripù sprezzante. “Non saresti in nessun luogo. Perché tu sei soltanto un qualche cosa dentro il suo sogno.”

‘Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.

“Che strada devo prendere?” chiese.

La risposta fu una domanda:

“Dove vuoi andare?”

“Non lo so”, rispose Alice.

“Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”

“Se capita che il bimbo starnutisca

lo si rampogni e poi lo si punisca

non ha alcuna ragion di starnutire

e lo fa solo per infastidire.”

“Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina.

“È quello che faccio”, rispose subito Alice. “Almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa”.

“Non è affatto la stessa cosa!” disse il Cappellaio. “Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!”

“È sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.”

‘Badate al senso; le sillabe baderanno a se stesse.’

“Se ognuno si facesse i cavoli suoi,” ringhiò la Duchessa inviperita, “il mondo girerebbe un bel po’ più svelto.”

“Il che non ci porterebbe affatto avanti,” disse Alice, felice di poter esibire un assaggio della sua cultura.

“Non mi pare che stiano giocando con lealtà,” protestava Alice, “e poi battibeccano tutti con quanto fiato hanno in gola che uno non riesce neanche a sentire la propria voce… e le regole poi, così imprecise, ammesso che ce ne siano, non le rispetta nessuno…”

“Ma io non voglio andare fra i matti” osservò Alice.

“Be’, non hai altra scelta” disse il Gatto. “Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.”

“Come lo sai che sono matta?” disse Alice.

“Per forza,” disse il Gatto, “altrimenti non saresti venuta qui.”

“Quanti anni hai detto di avere?”

“Sette e mezzo.”

“Sbagliato! Non l’hai mai detto!”

“Credevo volessi dire quanti anni ho.”

“Se avessi voluto dirlo, l’avrei detto.”

“Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.”

“Prendi più tè.”

“Non ne ho ancora preso niente, non posso prenderne di più.”

“Vuoi dire non puoi prenderne di meno. È facile prendere più di niente.”

‘Siccome non era in grado di rispondere a nessuna delle domande, non dava molto peso alla maniera in cui se le poneva.’

‘Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.’

“Che cos’hanno in comune un corvo e una scrivania?”

“Alice ma tu ogni tanto impari qualcosa dalle tue esperienze passate o cosa?”

“Cosa.”

ecco qua delle citazioni di alice :
Se io avessi un mondo come piace a me, l� tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'�, perch� tutto sarebbe come non �, e viceversa! Ci� che �, non sarebbe e ci� che non �, sarebbe! (Alice)

� tardi! � tardi! (Bianconiglio)
Sono in ritardo! In arciritardissimo! (Bianconiglio)
Marianna! Mariannissima! (Bianconiglio)
Perch� i tramonti son pupazzi da legare? (Cappellaio Matto)
Tagliatele la testa! (Regina di cuori)
Nel mio mondo i libri sarebbero fatti solo di figure. (Alice)
Se io avessi un mondo come piace a me, l� tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'�, perch� tutto sarebbe come non �, e viceversa! Ci� che �, non sarebbe e ci� che non �, sarebbe! (Alice)
LuCerto! (Biagio il Lucertolo)
Cosa esser tu? (Brucaliffo)
Io essere alto esattevolmente otto centimetri e trovare un'invidiabile altezza! (Brucaliffo)
[Mentre scompare] E ti sarai accorta che in fondo sono mezzo svanito anch'io! (Stregatto)
Ė molto semplice. Dunque: trenta d� conta novem... no! N� di Venere n� di Marte; non ci sto! Se tu hai un compleanno, hai anche... [Ride] Non sa cos'� un Non Compleanno! (Leprotto Bisestile)
Be'! Naturale che tu sia in ritardo! Questo cipollone [L'orologio] � esattamente due giorni indietro! (Cappellaio Matto)
[Riferito alla Regina di Cuori] Andr� matta per te! Semplicemente matta! (Stregatto)
Non calpestate i palmipedoni. (Cartello nella foresta)
Puoi imparare tante cose dai fiori! (canzone dei fiori)
"Puoi imparare tante cose dai fiori"... Credo che potrebbero imparare loro un po' di educazione! (Alice)
Si pu� sempre averne pi� di niente. (Cappellaio Matto)
Leggi le direttive e verrai diretta dritta dritta nella diritta direzione. (Serratura)

Bianconiglio: Uh, poffare poffarissimo! � tardi! � tardi! � tardi!
Alice: Questo s� che � buffo. Perch� mai dovrebbe essere tardi per un coniglio? Mi scusi? Signore!
Bianconiglio: Macch�! Macch�! Non aspettano che me! In ritardo sono gi�! Non mi posso trattener!
Alice: Dev'essere qualcosa di importante. Forse un ricevimento. Signor Bianconiglio! Aspetti!
Bianconiglio: Oh, no, no, no, no, no, no! � tardi! � tardi, sai? Io son gi� in mezzo ai guai! Neppur posso dirti "ciao": ho fretta! Ho fretta, sai?

Serratura: Oh, mi dispiace, sei troppo grossa, proprio Impassabile.
Alice: Vuoi dire Impossibile.
Serratura: No, Impassabile. Niente � impossibile.

Serratura: Piangere non serve a nulla.
Alice: Lo so, ma non mi riesce di smettere.

Alice: Ma lei � un Gatto?
Stregatto: No, uno Stregatto Astratto.

Bianconiglio: Maestade, membri della giuria, leali sudditi, nonch� re: l'imputata � accusata di aver spinto sua Maestade, la Regina di Cuori, a una partita a croquet e quindi poscia di aver urgentemente con malizia premeditato, stuzzicato, tormentato e annoiato la nostra ben...
Regina di cuori: Sorvola queste fanfalucche! Vieni al punto in cui io perdo le staffe.
Bianconiglio: Po-po c-c-causando quindi alla Regina la perdita delle staffe.

Alice: Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!
Stregatto: Be', tutto dipende da dove vuoi andare!

Stregatto: Se io cercassi il Bianconiglio lo chiederei al Cappellaio Matto!
Alice: Al Cappellaio Matto? Oh, no, no! Io no.
Stregatto: Oppure al Leprotto Bisestile, in quella direzione!
Alice: Oh, grazie! Credo che lo chieder� a lui!
Stregatto: Per� guarda che gli mancan diversi venerd�!
Alice: Oh, ma io non voglio andare in mezzo ai matti!
Stregatto: Oh, non puoi farci niente! Sono quasi tutti matti, qui!

Leprotto Bisestile: Comincia dal principio!
Cappellaio Matto: S�! E quando arrivi alla fine, fermati!

Regina di Cuori: Fa' la riverenza quando pensi! Risparmierai tempo!
Alice: S�, maestade!

Regina di Cuori: Guarda in su. Appropinquati. E non intrecciare le dita! Raddrizza quei piedi. Riverenza! Apri la bocca un po' di pi� e d� sempre "siiiiii maestade!".
Alice: Siii...Maestade.
Regina di Cuori: E ora...da dove vieni,e dove sei diretta?
Alice: Cercavo di ritrovare la mia strada.
Regina di Cuori: [urlando] La tua strada? Tutte le strade qu� sono mie!

Fonte: WikiQuote

Cosa diceva il bianconiglio di Alice?

– disse il Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesci a volerti almeno un po' di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno dei giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò.

Cosa dice il Cappellaio Matto ad Alice?

Ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti. C'è un posto che non ha eguali sulla terra... Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio.

Dove vuoi andare non lo so?

Dove vuoi andare?” “Non lo so”, rispose Alice. “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.” e lo fa solo per infastidire.”

Che ora segna l'orologio del Bianconiglio?

Il Cappellaio e la Lepre sono eternamente sospesi alle cinque del pomeriggio, nondimeno continuano a muoversi, a bere il tè, e addirittura discutono con Alice di vari argomenti. È il loro orologio a essere fermo; un orologio che, non a caso, segna i giorni del mese e non le ore.