Università degli studi di milano mediazione linguistica

Università degli studi di milano mediazione linguistica

Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa"

Presentazione del corso

Lo sviluppo delle nuove tecnologie e l’intensificarsi dei processi di globalizzazione rendono il comunicatore interculturale una figura professionale irrinunciabile per chiunque desideri affrontare le complesse sfide che sempre più spesso la moderna comunicazione lancia al mondo del lavoro.

La conoscenza di una lingua orientale – a scelta tra arabo, cinese e giapponese – la possibilità di esperienze di formazione in paesi extraeuropei, la capacità di comprendere le dinamiche psicologiche, sociali, antropologiche, linguistiche ed economiche dei processi comunicativi, permetteranno ai laureati di lavorare, in Italia come all’estero, nel contesto di imprese, servizi, organismi internazionali, istituzioni scolastiche, assistenziali e del terzo settore.

Il Corso di laurea triennale in Comunicazione interculturale si rivolge, quindi, a chi desideri acquisire competenze nel campo della comunicazione con una particolare attenzione alla complessità delle società contemporanee, caratterizzate da una sempre maggior compresenza di molteplici culture in costante interazione e ibridazione.

713

Numero studenti iscritti

90,2%

Soddisfazione complessiva degli studenti

Fonte dati: indicatori Anvur - anno 2020 - dati al 2/04/2022

Ammissione e iscrizione

Per l’ammissione al Corso sono richiesti: il sostenimento del test TOLC-SU CISIA, sostenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 15 settembre 2022 compreso e la preiscrizione ai fini dell’inserimento in graduatoria su Segreterie OnLine.

bando di ammissione A.A. 2022/23

Graduatoria di ammissione

Collegamenti utili

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Presidente del Consiglio di coordinamento didattico

L’Area di Mediazione linguistica e culturale ha per sua natura una forte vocazione internazionale dedicata alla formazione di esperti linguistici con avanzate competenze culturali e conoscenze storico-geografiche, socio-antropologiche, economiche e giuridiche.

Le aree linguistiche rappresentate a Mediazione vanno dall’inglese, francese, spagnolo e tedesco, al russo, al cinese, giapponese, arabo e hindi, cui si aggiunge l’italiano come lingua straniera.

La sua offerta didattica è al tempo stesso fortemente integrata e ampiamente versatile.
La laurea triennale in Mediazione linguistica e culturale consente l’accesso, oltre che alla laurea magistrale in Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale, anche ad altre lauree specialistiche ad apertura internazionale.

Entrambi i percorsi formativi aprono all’impiego professionale in organismi di cooperazione internazionale, come UE, ONU, FAO, UNESCO, in comuni, scuole, ospedali, prefetture, oltre a offrire sbocchi nei settori del turismo, dei servizi, delle traduzioni, dell’imprenditoria e delle relazioni internazionali.

La Scuola in Mediazione linguistica e culturale offre curricula dedicati alla formazione di professionisti provenienti da altri paesi che vogliono approfondire la lingua e la cultura italiana o che desiderano operare in Italia in contesti multiculturali, fornendo strumenti concreti per una solida formazione culturale transnazionale in funzione della società contemporanea e del mondo del lavoro.

Università degli studi di milano mediazione linguistica

Sospese per un anno accademico (il 2022/2023) le immatricolazioni al corso di laurea triennale in mediazione linguistica della Statale di Milano. Lo ha deciso il senato accademico dell'ateneo il 9 febbraio. Manca ancora il passaggio in consiglio d'amministrazione ma la decisione è praticamente definitiva. Il motivo è che aveva avuto troppo successo recentemente, complice anche l'eliminazione del numero chiuso.

L'università non riusciva più ad organizzare una didattica realmente efficace. Il rapporto docenti-studenti nettamente sfavorevole (un docente ogni 96 studenti, più del doppio della media nazionale che sfiora i 40 studenti per ogni docente) e la mancanza di aule a sufficienza per i laboratori, numerosi in un corso dove le lingue sono preminenti, hanno portato qualcuno a proporre lo stop. Una decisione che non piace alle organizzazioni studentesche.

UniSi e Udu contrarie

UniSi, la lista di sinistra della Statale, accusa l'ateneo di non aver voluto discutere varie proproste sulla revisione dell'ordinamento e della didattica prima di prendere questa decisione, che è "una sconfitta morale di tutte le componenti dell'ateneo". UniSi comprende comunque "l'insostenibilità della situazione attuale" e individua la responsabilità nel ricorso al Tar della lista concorrente (Udu, Unione universitari), che, nel 2019, portò all'eliminazione del numero chiuso: "La facoltà di mediazione linguistica è stata travolta da numerose domande di immatricolazione", ricostruisce l'UniSi che, comunque, al numero chiuso si dice contraria, ma afferma che il ricorso ha creato più che altro problemi: "La soluzione sta nel creare nuovi spazi".

La lista Udu, che aveva promosso il ricorso al Tar, attacca la gestione di questi ultimi tre anni, stigmatizzando il fatto che non sono state trovate soluzioni alternative per affrontare l'aumento delle immatricolazioni. Entrambe le liste paventano che, come effetto, vi sarà un riversamento di iscrizioni su altri corsi, prima di tutto lingue, ma anche scienze politiche, con eventuale tentativo per molti di passare a mediazione dal secondo anno in poi.

Unilab astenuta, i cattolici favorevoli

Si è invece astenuta in senato accademico la lista liberale Unilab. "Siamo totalmente amareggiati" dalla decisione di chiudere le immatricolazioni, scrivono sui loro social, puntando il dito contro il ricorso al Tar dell'Udu ma anche contro la mancanza di misure adeguate successive. Dall'altro lato definiscono "ormai ingestibile" la situazione della sede di Sesto San Giovanni e "a rischio" la qualità della didattica. Infine, la lista cattolica Obiettivo Studenti parla con favore della sospensione: "Questa decisione, presa con fatica, si rende necessaria per poter assicurare una formazione di qualità agli studenti attualmente iscritti", si legge sui social della lista.

Dove studiare Mediazione linguistica a Milano?

CORSO DI LAUREA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE.

Quanto viene pagato un mediatore linguistico?

Lo stipendio di un mediatore linguistico professionista è di circa 1.200/1.400 euro al mese mentre un mediatore a inizio carriera guadagna circa 900 euro mensili.

Quanto costa Mediazione linguistica?

Il costo annuale del Corso di Studi Triennale in Mediazione Linguistica (classe di laurea L-12) per l'anno accademico 2023/2024 è di € 4.000,00, a cui si aggiunge la Tassa Regionale per il Diritto allo Studio Universitario da versare alla Regione di riferimento.

Che lavoro può fare un laureato in Mediazione linguistica?

Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica.
I nostri studenti, sin dal tirocinio, possono avere ottimi sbocchi professionali. ... .
Libera professione: interprete, traduttore, consulente per servizi linguistici e di comunicazione, accompagnatore turistico o guida turistica..