Registrazione compromesso di vendita agenzia delle entrate

Registrazione compromesso di vendita agenzia delle entrate

Un contratto preliminare di acquisto di una casa va registrato? Quali imposte occorre pagare?

Il contratto preliminare di compravendita, chiamato anche “compromesso”, deve essere redatto in forma scritta (scrittura privata, scrittura privata autenticata o atto pubblico) e registrato entro 20 giorni dalla sottoscrizione (entro 30 giorni se stipulato con atto notarile).
Per la registrazione occorre versare:

  • l’imposta di registro in misura fissa (200 euro), indipendentemente dal prezzo della compravendita
  • l’imposta di bollo (16 euro ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe, oppure 155 euro se il contratto è formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata).

Inoltre, se il preliminare prevede un pagamento, è dovuta anche l’imposta di registro:

  • dello 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria
  • del 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita, se il trasferimento non è soggetto a Iva, o in misura fissa di 200 euro per le compravendite soggette a Iva.

L’imposta pagata con il preliminare sarà poi detratta da quella dovuta per la registrazione del contratto definitivo di compravendita.

20 Novembre 2019

Nelle ultime settimane abbiamo parlato del contratto preliminare di compravendita, o compromesso che dir si voglia, e vi ho parlato del fatto che non vi è l’obbligo di fare un compromesso, si può andare direttamente a stipula, ma se si fa deve avere forma scritta e una volta firmato va registrato entro 20 giorni negli uffici dell’agenzia delle entrate ( i notai hanno 30 giorni di tempo per registrare)

Oggi ci addentriamo più nello specifico parlando di cos’è la registrazione del compromesso, come e dove si fa, quanto costa e chi deve pagare.

Cos’è la registrazione?

La registrazione è un adempimento, obbligatorio, necessario a garantire una data certa. Nulla di più ed il preliminare di compravendita rimane una scrittura privata firmata fra le parti.

Per data certa non si intende quella della firma del contratto ma quella della registrazione che appare sul timbro emesso dal funzionario dell’agenzia delle entrate.

Contrariamente a quello che pensano gli acquirenti la registrazione non fornisce nessuna tutela giudiziale, non si evitano pignoramenti sull’immobile o una vendita ad altre persone e non tutela i diritti delle due parti in caso di lite.

Non voglio spaventarvi, in tanti anni di professione non mi è mai capitato che un proprietario vendesse ad altre persone il suo immobile, ma so per certo che è capitato, come è capitato che tra il compromesso e la stipula venissero pignorati degli immobili promessi in vendita.

Per tutelarvi ai fini giudiziali occorre effettuare la trascrizione del preliminare, che rende l’immobile opponibile a terzi, ma di questo ne parliamo la settimana prossima.

In caso di acquisto di immobile da costruire è bene registrare il compromesso perchè senza registrazione e relativa data certa il compromesso non è opponibile in caso di fallimento dell’impresa. Anche i benefici riconosciuti a chi acquista un immobile in costruzione vengono dati solo dietro registrazione del compromesso. (D.Lgs 122/2005)

Quanto costa?

Vendita fra privati:

  1. Un imposta di registro fissa di € 200,00
  2. Imposta di registro proporzionale dello 0,5% per l’importo dato a titolo di caparra ed il 3% sugli importi dati come acconto prezzo ( se previsti)
  3. Marca da bollo da 16,00€ ogni 100 righe di contratto
  4. Marca da bollo per ogni allegato che varia in base alla natura dell’allegato stesso ad esempio € 2,00 per le planimetrie in formato A4 e A3 mentre per l’attestato di certificazione energetica €16,00.

Vendita da impresa o soggetto ad Iva:

  1. La quota fissa sempre di  €200,00
  2. IVA sugli importi versati sia come caparra che come acconto prezzo in quanto per essi va emessa regolare fattura.
  3. Marca da bollo da 16,00€ ogni 100 righe di contratto
  4. Marca da bollo per ogni allegato che varia in base alla natura dell’allegato stesso ad esempio € 2,00 per le planimetrie in formato A4 e A3 mentre per l’attestato di certificazione energetica €16,00.

Tenete presente che le copie da registrare sono minimo due, l’ideale è comunque tre, una per il venditore, una per l’acquirente ed  una viene trattenuta dall’agenzia delle entrate .

La marca da bollo deve avere la stessa data di firma del compromesso, oppure data antecedente. se la data di emissione delle marche è successiva potete incorrere in sanzioni.

Come si pagano le imposte per la registrazione del compromesso?

Le imposte per la registrazione del compromesso si pagano attraverso il modello F24 utilizzando i seguenti codici tributo

  • 1550: codice tributo per l’imposta di registro che ha assorbito i precedenti codici 104T – 105T – 109T;
  • 1551: codice tributo per la sanzione sull’imposta di registro (ravvedimento);
  • 1552: codice tributo per l’imposta di bollo”;
  • 1553: codice tributo per la sanzione sull’imposta di bollo (ravvedimento);
  • 1554: codice tributo per per gli interessi.

Chi deve pagare?

L’art.10 del DPR n. 131 del 26/07/1986 dice che i soggetti obbligati a richiedere la registrazione sono entrambe le parti contraenti la scrittura privata, per cui si presuppone che le spese di registrazione vadano ripartite al 50 %,  ma attenzione,  l’articolo 1475 del codice civile dice che:” le spese del contratto di vendita e le altre accessorie sono a carico del compratore, salvo diversa pattuizione”  e  fra le spese accessorie vi è anche la registrazione del compromesso.

Se vi state chiedendo: “Allora chi paga?” vi rispondo subito.

Come vedete la legge non è chiara, (il bel paese è amato anche per le sue contraddizioni che lo rendono speciale) il buon senso e la consuetudine mi porta a consigliarvi di dividere le imposte fisse e i bolli in parti uguali fra acquirente e venditore, mentre  per quanto riguarda le imposte di registro proporzionali consiglio che vengano pagate solo dall’acquirente in quanto gli verranno scontate al momento dell’atto definitivo di compravendita.

Dove si registra

Il contratto preliminare di compravendita si può registrare in forma cartacea, ovvero manualmente recandosi in un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle entrate.

Dopo aver compilato gli appositi modelli F24 e modello 69, occorre recarsi presso uno sportello bancario o postale a pagare il modello F24.

Poi con tutto l’occorrente ci si reca all’agenzia delle entrate e si consegna tutto all’incaricato preposto alle registrazioni. Quest’ultimo dopo aver verificato tutta la documentazione ed aver inserito i dati nel computer dell’ufficio apporrà i timbri di registrazione.

qui trovate: modello 69  e modello F24

Cosa occorre per la registrazione cartacea

  1. 2/ 3 copie del contratto ( meglio tre se fatto senza l’ausilio di un notaio)
  2. Attestato di certificazione energetica in copia
  3. Piantine da allegare
  4. Copia F24 pagato
  5. Modello 69
  6. Marche da bollo in numero congruo da apporre sul contratto e sugli allegati come sopra riportato

Cosa succede se non si rispettano i 20 giorni

Non succede nulla, se i 20 giorni non vengono rispettati occorrerà versare una sanzione del 15% se si registra entro 90 giorni e del 24% se si registra entro un anno.

Per quanto riguarda la registrazione è tutto, la prossima volta vi parlerò della trascrizione e appena riesco scriverò delle guide sulla compilazione dei due modelli che servono. Come sempre vi ricordo che il giovedì si parla di compravendita ed il lunedì di locazione per qualsiasi cosa potete contattarmi qui sotto o alla mail che trovate qui.

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Collaboratrice dal 1997 di un noto gruppo immobiliare a livello nazionale, ne esco amministratore di filiale nel 2001 per aprire un’agenzia tutta mia che chiudo, per motivi famigliari, uniti alla crisi del settore, a fine 2012.
Nel 2017 decido di rimettermi in gioco mettendo tutta la mia esperienza di agente immobiliare e la mia passione  a servizio di coloro che cercano consigli in questo campo, dando vita a questo blog che si occupa della casa a 360 gradi.

Dove si registra un compromesso?

La registrazione dei contratti preliminari avviene presso l'Agenzia delle Entrate. Il termine perentorio per il deposito è, come ho già anticipato, di venti giorni se viene redatto per scrittura privata.

Cosa succede se non si registra compromesso?

Un compromesso non registrato comporta delle sanzioni da pagare, il cui ammontare dipende dall'entità del ritardo. Ma chi deve provvedere a tale adempimento? Sono obbligati ad effettuare la registrazione: i contraenti se si tratta di scrittura privata semplice.

Chi deve registrare il compromesso?

Le spese di registrazione del compromesso spettano all'acquirente, se non è stato pattuito diversamente. Infatti, spetta all'acquirente scegliere il notaio.

Come si trascrive un compromesso?

Dunque, i preliminari trascrivibili sono quelli stipulati davanti ad un notaio o le scritture private autenticate. Da ciò ne discende che è il notaio stesso a trascrivere il compromesso recandosi all'ufficio dei registri immobiliari e presentando la cosiddetta «nota di trascrizione».