preghiere Gesù, Maria e Giuseppe a voi, Santa Famiglia di Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. Santa Famiglia di Nazareth, scuola attraente del santo Vangelo: insegnaci a imitare le tue virtù con una saggia disciplina spirituale, donaci lo sguardo limpido che sa riconoscere l’opera della Provvidenza nelle realtà quotidiane della vita. Santa Famiglia di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza: fa’ rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche, rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono. Santa Famiglia di Nazareth, ridesta nella nostra società la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, bene inestimabile e insostituibile. Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace per i bambini e per gli anziani, per chi è malato e solo, per chi è povero e bisognoso. Gesù, Maria e Giuseppe voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo. (Preghiera recitata davanti all’icona della Santa Famiglia in occasione della Giornata della Famiglia, 27 ottobre 2013)
Francesco ha ricevuto stamani la famiglia di Pedro Maria Guimarães de Mello, impresari che offrono lavoro a oltre mille persone, e che ha chiesto al Papa di pregare per le famiglie, le donne incinte e per un loro parente. Nel suo intervento, il Pontefice ha ricordato che la preghiera aiuta a mantenere viva la fede ed ha esortato a tenero lo sguardo fisso al Crocifisso. Di seguito la traduzione del discorso integrale del Papa pronunciato in spagnolo Buongiorno e benvenuti a tutti e tante grazie per la visita! Siete una famiglia numerosa e unita. Vi ringrazio per la testimonianza del vostro amore alla Chiesa e per il vostro pellegrinaggio alla tomba di San Pietro. È la fede in Gesù che vi ha portato qui e vi ha fatto arrivare insieme. È bello vedere una famiglia unita, una famiglia fortificata dal dono della fede. Vedendo la vostra famiglia e pensando alle famiglie come la vostra, mi vieni in mente il salmo 133: «Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme! Com’è buono e com’è dolce: è bello! È come olio prezioso, l'olio profumato versato sul capo, che scende» (Sl 133,1-2). L’olio è una bella immagine dell’unione, è un'immagine della felicità di trovarsi in comunione. Ma l’olio è pure immagine della fede che rafforza i nostri vincoli e, tramite lo Spirito Santo, rende possibile l’armonia nelle famiglie– questo è importante – l’armonia anche nella Chiesa, nel mondo. Vi incoraggio a non lasciare mai finire l’olio della fede nelle vostre lampade (cfr. Mt 25,1-13). In questo modo si collabora, in un certo senso, con la grazia di Dio che sperimentiamo nell’incontro con Lui. E la presenza del Signore la sperimentiamo in tante circostanze, ma specialmente nei sacramenti e nella meditazione della sua Parola.
Il Papa insieme ad una famiglia E non dimentichiamo la preghiera, perché la preghiera ci aiuta a mantenere viva la fede; l’olio della fede si conserva volgendo spesso il nostro pensiero al Signore: ci può aiutare tanto guardare l’immagine del crocifisso, fermare lo sguardo lì. È un bel modo di pregare. Come famiglia e come singoli, vi invito ad andare avanti nel vostro cammino di fede, confidando nella bontà del Signore e nella protezione della Santissima Vergine, che voi venerate tanto a Fatima. Vi chiedo per favore di pregare per me. E ora, come l’ha chiesto il capo famiglia, preghiamo insieme tre Ave Maria: Ave o Maria, …
Foto di gruppo al termine dell'udienza |