L'art. 4 comma 24, lettera a) della Legge 28 giugno 2012, n. 92 ha introdotto due nuove tipologie di congedo per il padre lavoratore dipendente, anche adottivo e affidatario: il congedo obbligatorio (di un giorno) da fruirsi in occasione di una nascita e il congedo facoltativo (di due giorni), previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest'ultima La misura è stata
introdotta dalla Legge in via sperimentale per gli anni 2013-2015 ed è stata poi prorogata per l'anno 2016 dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (che ha portato a due i giorni di congedo obbligatorio) e, da ultimo, dalla Legge di bilancio per il 2017 (Legge 11 Dicembre 2016, n. 232), art. 1, commi 348-357. In base a quest’ultima Legge, nel 2018 il congedo facoltativo ex legge Fornero consiste nella possibilità per i padri lavoratori dipendenti, anche adottivi e
affidatari, di assentarsi dal lavoro per un giorno, entro i primi 5 mesi di vita del bambino, a patto che la madre lavoratrice scelga di rinunciare ad giorno di congedo di maternità. Perciò, la madre, ove d’accordo, anticiperà di un giorno il termine finale del congedo post-partum (3 o 4 mesi). Per i giorni di congedo facoltativo il padre ha diritto ad un'indennità giornaliera a carico dell'INPS pari al 100% della retribuzione. Vengono applicate le
disposizioni previste in materia di congedo di paternità dagli artt. 29 e 30 del decreto legislativo n. 151 del 2001:
Particolarità
(fonte: INPS)
Il padre deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date in cui intende fruirne, con un anticipo di almeno quindici giorni. Se i giorni di congedo vengono richiesti in relazione all'evento nascita, i quindici giorni saranno conteggiati sulla base della data presunta del parto. La richiesta deve essere corredata da una dichiarazione della madre da cui risulta che quest’ultima non fruirà del congedo di maternità a lei spettante per un numero di giorni equivalente a quelli richiesti dal padre, con conseguente riduzione del congedo di maternità. Tale dichiarazione dovrà essere presentata anche al datore di lavoro della madre, a cura di uno dei due genitori. Il datore di lavoro: comunica all'INPS le giornate di congedo fruite. Torna all'inizio del contenuto Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 28 settembre – 30 ottobre 2017, n. 4993 Fatto e diritto 1. Il sig. –omissis-, sovrintendente della Polizia di Stato, ha proposto ricorso di fronte al T.a.r., competente ai sensi dell’art. 13, comma 2, c.p.a., avverso il provvedimento del Questore di Gorizia prot. n. 871 del 26 giugno 2012, con cui è stata rigettata la sua istanza di
fruizione dei periodi di riposo previsti dall’art. 40, lett. c), del d.lgs. n. 151 del 2001 (ai sensi del quale“I periodi di riposo di cui all’articolo 39 sono riconosciuti al padre lavoratore … c) nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente”). P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e,
per l’effetto, in parziale riforma della sentenza impugnata rigetta il ricorso proposto in primo grado dal sig. –omissis-. Quando il padre può chiedere la maternità?Il congedo obbligatorio è fruibile dal padre entro il quinto mese di vita del bambino (o dall'ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall'affidamento o dal collocamento temporaneo) e quindi durante il congedo di maternità della madre lavoratrice o anche successivamente purché ...
Quando ti spetta la paternità?Congedo di paternità: a chi spetta
I congedi (obbligatorio e facoltativo) spettano al padre lavoratore dipendente, anche adottivo, affidatario o collocatario, entro e non oltre il quinto mese dalla nascita o dall'ingresso in famiglia o in Italia (in caso di adozione nazionale o internazionale) ovvero dall'affidamento.
Come si fa a prendere la paternità?– compilando il modulo di domanda congedo paternità, accedendo all'area riservata INPS tramite il proprio PIN personale; – tramite Contact Center INPS, al numero di telefono seguente 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; – tramite Patronato.
Cosa spetta al padre dopo il parto?Ogni giorno di congedo parentale per i padri è retribuito al 100%. Al lavoratore spetta infatti un'indennità giornaliera a carico dell'INPS di importo pari alla retribuzione normalmente percepita.
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