di Riccardo Germani (Psicologo e redattore- ) Luca Morganti (Psicologo del Centro Medico Santagostino ) Show
L’ansia è un sistema di allarme molto utile. A volte però va fuori controllo e genera attacchi di panico. Vediamo perché succede e come gestire gli attacchi di panico. Sembra paradossale, ma l’ansia è l’arma migliore di fronte allo stress. L’ansia ci permette di rimanere concentrati, pronti ad agire e ad affrontare le potenziali minacce. Quando è eccessiva possono verificarsi degli attacchi di panico, provocando alcuni sintomi psicofisici che ci mettono in difficoltà. In questo articolo vediamo come riconoscere gli attacchi di panico e come gestirli quando arrivano o colpiscono una persona cara. Il Santagostino ha più di trecento psicoterapeuti di diversi orientamenti teorici. Se stai vivendo un momento difficile, sei in ansia e vorresti vivere con maggiore serenità prenota un consulto psicologico online con i professionisti del Santagostino. Dopo un primo colloquio inizierai un percorso su misura per te Prenota un colloquio Cosa sono gli attacchi di panico?Gli attacchi di panico, secondo il DSM-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali più diffuso, sono eventi di improvvisa paura o disagio intensi che raggiungono il picco in pochi minuti, periodo durante il quale si verificano quattro o più sintomi. Il disturbo di panico è qualcosa di diverso dai singoli attacchi, e implica una preoccupazione persistente per l’insorgenza di altri attacchi o per le loro conseguenze (ad es. perdere il controllo o avere un attacco cardiaco, o impazzire) e un’alterazione disadattiva del comportamento correlata agli attacchi (ad es. evitamento di situazioni non familiari). Quali sono i sintomi di un attacco di panico?I sintomi dell’attacco di panico sono 13:
Questi 13 sintomi sono stati definiti dal DSM-5 e includono l’intero ventaglio di segni con cui si può manifestare questo tipo di attacco d’ansia. Ogni attacco di panico però ha sfumature e caratteristiche proprie che variano molto a seconda della persona e del contesto specifico. Per definire un attacco di panico come tale, non sempre devono essere necessariamente presenti tutti i sintomi nello stesso momento. Esistono ad esempio attacchi detti “paucisintomatici”, ovvero con pochi sintomi, che hanno comunque una rilevanza clinica. Ad esempio, un attacco di panico può presentare principalmente la sensazione di irrealtà (derealizzazione), o aspetti somatici (come mal di pancia o mal di testa) senza però comportare tachicardia, sudorazione o paura di impazzire. Quanto dura in media un attacco di panico?Non esiste una durata predefinita per gli attacchi di panico. Di solito un episodio di panico può durare da pochi secondi a diversi minuti. In linea di massima comunque è condivisa l’idea secondo cui gli attacchi di panico raggiungono un picco e si risolvono entro qualche minuto. Al vero attacco di panico può subentrare poi una sensazione di fatica e stanchezza, o di ansia più generalizzata che dura per più tempo, ma il picco in sé ha una durata di alcuni minuti. Attacchi di panico: perché avvengono?Gli attacchi di panico si manifestano spesso dopo eventi stressanti o lutti di figure significative. Di fronte a situazioni difficili, dunque, è possibile che il nostro sistema difensivo vada in crisi e si inneschi un allarme molto rumoroso che non riusciamo a spegnere. Ci sono poi alcune teorie che aiutano a spiegare l’origine dell’ansia e del panico. L’ansia, secondo le teorie psicoanalitiche, si attiva come risposta alle sollecitazioni da parte della realtà esterna e dei desideri interni. Inoltre ricerche hanno evidenziato tra i pazienti con attacchi di panico, la comune percezione che i genitori durante l’infanzia fossero minacciosi, critici, esigenti e controllanti. L’ansia quindi nasce dalla paura inconscia di rimanere intrappolati in una situazione di disagio oppure di perdere l’amore delle figure di accudimento. Le teorie cognitive sostengono invece che le persone che sperimentano una forte ansia di fronte ai problemi abbiano alcune convinzioni irrazionali, ovvero idee rigide che provocano emozioni negative e comportamenti poco adattivi. I pensieri irrazionali riguardano ad esempio giudizi negativi verso se stessi e gli altri o verso le situazioni complicate, che vengono vissute in modo terribile e catastrofico. Un esempio di convinzione irrazionale e catastrofica è “queste cose non devono succedere. Non sarò mai in grado di affrontarle”. Questi atteggiamenti mentali porterebbero a sperimentare un disagio eccessivo di fronte a situazioni che, anche se problematiche, hanno comunque una soluzione. Infine, Jerome Kagan, professore emerito e ricercatore di Psicologia presso la Harvard University, ha rilevato nei pazienti con disturbo di panico una vulnerabilità neurofisiologica predisponente all’ansia, che ha definito inibizione comportamentale a ciò che non è noto. In altre parole, secondo Kagan i bambini (e poi gli adulti) con questa tendenza sarebbero predisposti a provare ansia nelle situazioni che non conoscono. Leggi anche: Gestire i sintomi dell’ansia con gli esercizi di respirazione Come gestire un attacco di panicoSe ti capita un attacco di panico, puoi provare a gestirlo in questo modo:
Prenota un colloquio Come aiutare una persona con attacchi di panicoAssistere invece una persona con un attacco di panico, non è una cosa semplice. In questi casi puoi:
Ansia: come trasformarla in una risorsaPer vivere in modo diverso gli attacchi di panico è necessario trasformare l’ansia in una risorsa: ma in che modo?
Spesso le persone che sperimentano un attacco di panico si vergognano, si sentono a disagio e preferiscono non parlarne. L’isolamento però rende ancora più fragili ed esposti. Parlarne con qualcuno allora è importante perché aiuta a ridurre la vergogna e recuperare la calma. ASCOLTA “VIA MORANDO 9” – IL NOSTRO PODCAST SULLE RELAZIONI Ansia: la psicoterapia onlineAl Santagostino è possibile intraprendere una psicoterapia per l’ansia sia vis a vis che online. Chi ha sempre fatto psicoterapia vis a vis e chi vorrebbe iniziare ora, si chiede se la psicoterapia online funzioni. La risposta è che sì, funziona, e diversi studi ne dimostrano l’efficacia. Ne abbiamo anche parlato con “Il Post” in questo articolo e in un approfondimento sul nostro magazine. Prenota un colloquio Dal lockdown in poi tante persone stanno hanno scelto l’opzione online, prima per necessità, poi per comodità. A differenza di altri servizi di ascolto, inoltre, i nostri psicologi lavorano da tempo con le sedute da remoto. A chi chiede un consulto proponiamo un percorso personalizzato e, se indicato, una presa in carico multidisciplinare (psichiatri, coach e altri medici specialisti). La psicoterapia parte da 40€ a seduta, molto meno del prezzo medio sul mercato. Puoi prenotare a questo link, scegliendo se venire in studio o iniziare online. (10 Marzo 2020) Cosa si prova durante un attacco d'ansia?Ad esempio palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore. Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un'esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, almeno la prima volta.
Come inizia un attacco di ansia?In un disturbo di panico gli attacchi possono comparire come fulmini a ciel sereno, in alcuni casi quando l'individuo si sta rilassando o addirittura durante il sonno. Secondo il DSM-5 la diagnosi di disturbo di panico è possibile se sono presenti almeno 4 dei seguenti sintomi: palpitazioni o tachicardia. sudorazione.
Come faccio a capire se ho avuto un attacco di panico?Sintomi di un attacco di panico. Palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia.. Sudorazione.. Tremori fini o a grandi scosse.. Dispnea o sensazione di soffocamento.. Sensazione di asfissia.. Dolore o fastidio al petto.. Nausea o disturbi addominali.. Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento.. Cosa comporta un attacco di ansia?Le principali manifestazioni somatiche dell'ansia sono: vampate di calore o brividi, pollachiuria, disfagia o “nodo alla gola”, tremori, contrazioni muscolari, tensioni o dolenzia muscolare, facile affaticabilità, irrequietezza, dispnea e sensazione di soffocamento, palpitazioni, sudorazione o mani fredde e bagnate, ...
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