Quanto si prende di pensione con opzione donna

Opzione donna 2022 conviene o no?

E' una domanda legittima, visto che, in caso di richiesta all'INPS per questa uscita pensionistica, potresti ritrovarti con un assegno previdenziale più leggero di diverse centinaia di euro. E non solo, visto che la quota contributiva è anche più alta rispetto alla Fornero.

Per saperne di più ti suggerisco l'ultimo video di AppLavoro, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Il problema di questa opzione è che la sua proroga ha portato ad una modifica strutturale di diversi requisiti, tra cui la finestra mobile per l'accesso,

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo cosa comporta da quest'anno l'uscita anticipata tramite questa opzione, e quanto si perde sull'assegno.

Chi può andare in pensione con Opzione donna nel 2022?

Ci sono diverse opzioni per poter andare in pensione nel 2022. Secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2022, per quest'anno si può procedere all'uscita attraverso:

  • Opzione Donna, 
  • Ape Sociale,
  • Quota 102,
  • Quota 82,
  • Legge Fornero.

Doveva esserci anche Quota 104, ma di recente, su Today.it, il Governo Draghi ha stabilito che, in caso di impossibilità di finanziare questa quota per il 2023, dal 1 gennaio 2023 si dovrà uscire secondo quanto previsto dalla Legge Fornero, che ricordiamo, prevede:

  • 67 anni d'età e almeno 20 anni di contributi;
  • 41 anni e 10 mesi di contributi se lavoratrice, 42 anni e 10 mesi di contributi se lavoratore in caso di pensione anticipata.

Sull'età della Fornero, salvo imprevisti, dovrebbero essere 67 anni, anche perché il ricalcolo ISTAT di dicembre 2021 è risultato "negativo" ai fini di un aumento dell'età pensionabile. Probabilmente al prossimo, a dicembre 2023, ci sarà il passaggio a 70-71 anni.

Nel caso del nostro articolo, la lavoratrice potrà scegliere queste quattro opzioni, ma:

  • Ape Sociale prevede 30-36 anni di contributi e 59 anni d'età per uscire, ed è indicata per le mansioni usuranti;
  • Quota 82 è solo per le aziende che possono provvedere al prepensionamento, finanziando lo scivolone per cinque anni;
  • Quota 102 prevede 64 anni d'età e 38 anni di contributi, cioè due anni di ritardo rispetto alla precedente Quota 100.

Quindi rimarrebbe Opzione Donna, anche se non conviene tantissimo.

Quanto si perde andando in pensione con Opzione donna 2022?

Se sei una lavoratrice puoi usufruire di Opzione Donna per uscire prima dal lavoro, anche se non è una grande convenienza in termini di assegno previdenziale.

  • Si può uscire con 35 anni di contributi, ma dovrai avere almeno:
  • 58 anni se sei una lavoratrice dipendente,
  • 59 anni se sei una lavoratrice autonoma.

A ottobre c'è stata la polemica in merito alla sospensione dell'Opzione, perché risultata assieme a Quota 100 molto costosa e non in linea con le pensioni europee, secondo l'OCSE (acronimo per Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).

Invece la decisione finale è stata quella di riconfermarla, senza nemmeno provvedere alla modifica in extremis sulla quota anagrafica, cioè di aumentare di un anno i rispettivi requisiti d'età, sia per le lavoratrici dipendenti sia per quelle autonome.

Semmai il problema è che alla fine dei conti, pur avendo quasi dieci anni in meno per poter andare in pensione rispetto alla Fornero, tocca avere un assegno "leggero", nonostante oltre 15 anni in più di quota contributiva.

Secondo l'attuale disposizione normativa, il calcolo di Opzione Donna prevede una riduzione fino al 25-30% sull'assegno ordinario, in proporzione a quanto previsto invece con l'uscita tradizionale.

Purtroppo questa decisione di ridurre l'importo dell'assegno mensile rende questo assegno poco conveniente, e forse è per questo motivo che l'azione governativa è quella di far convergere tutte le uscite pensionistiche sulla Fornero.

Infatti, secondo Today.it, dal 2023 si rischia di non avere Quota 104, cioè l'uscita anticipata per i 66enni, ma direttamente quella prevista dalla Legge Fornero. Il motivo è probabilmente da intravvedere nelle ingerenze dell'OCSE sulle spese previdenziali nostrane, troppo alte rispetto alla media europea.

In effetti, il problema è decennale in Italia.

Opzione Donna 2022: quanto si prende di pensione con 35 anni di contributi?

Come abbiamo visto, Opzione Donna dal 2022 prevede sempre ben 35 anni di contributi per l'uscita anticipata, anche se questo significa perdere anche il 30% sull'assegno ordinario.

C'è da dire che, allo scatto dell'età prevista dalla Fornero, si potrà avere l'assegno completo, ma va aggiunto che, con l'attuale modello contributivo, ci sarebbe comunque una lieve perdita rispetto al precedente modello, quello retributivo.

Faccio una piccola parentesi storica. Fino al 1995, cioè prima della riforma Dini, il sistema pensionistico prevedeva un modello in cui l'assegno pensionistico era calibrato sulla retribuzione del richiedente. Era un sistema che, in caso di picchi di carriera, poteva garantire un assegno più sostanzioso.

Col passaggio al contributivo questo modello è decaduto in favore di quello contributivo, in quale ha come vantaggio la possibilità di garantire un assegno corposo a seconda della quota contributiva versata. 

Se nella retributiva in caso di licenziamenti pre-pensionistici, poteva esserci una perdita sull'assegno finale, con la contributiva il problema non si pone. Però, con la norma prevista per i contributivi puri, si potrà beneficiare solo di un assegno 2,8 volte superiore alla pensione minima.

Nel caso in cui dovessi ottenere in futuro ben 35 anni di contributi, cioè entro il 2030, attualmente potresti avere un assegno solo di 1.311 euro circa, se la pensione minima non viene ulteriormente aumentata.

Ora 35 anni di contributi sarebbero solo 27 anni contributivi e almeno 8 di tipo retributivo, perché antecedenti al 1995. Quindi il calcolo potrebbe venire favorevole col sistema misto.

Opzione Donna 2022: quanti contributi servono per andare in pensione nel 2022?

Nel caso in cui si voglia tentare altre uscite oltre a Opzione Donna, sul piano dei contributi purtroppo non ci sono ulteriori possibilità.

A meno di non avere altri tre anni di contributi, non potrai accedere a Quota 102, perché ne prevede almeno 38.

In caso di Ape Sociale, garante anche quello di un assegno ridotto, se sei una lavoratrice di una mansione gravosa ti verranno richiesti 36 anni di contributi, altrimenti solo 30 anni.

Ci sarebbe sul tavolo delle trattative la proposta di una pensione a 64 anni con soli 20 anni di contributi, ma per le casse previdenziali INPS risulta troppo onerosa da mantenere. Per quell'età è già tanto aver tenuto Quota 102, che ne prevede quasi il doppio di contributi.

Attualmente si può andare in pensione con 20 anni solo se si raggiungono i 67 anni previsti dalla Legge Fornero, o 62 anni attraverso la quota 82 per le aziende con meno di 100 dipendenti, così da garantire lo scivolone aziendale.

Sennò tocca avere più anni di contributi, anche perché già con meno di 20 anni l'età pensionabile passa a 71 anni, al momento. 

Se vuoi saperne di più su quando andrai in pensione, è disponibile sul sito dell'INPS un simulatore dell'uscita pensionistica, PensAMI. Basterà aggiungere la tua data di nascita, l'anno dei tuoi primi contributi versati e la tipologia della tua cassa previdenziale (a meno che tu non sia in Gestione Separata).

E avrai il calcolo pronto. Augurati che non esca fuori un'età del tipo 73 anni per l'uscita anticipata e 670 euro di assegno mensile. 

Sarebbe l'avverarsi di quanto predetto dall'ex presidente dell'INPS, Tito Boeri, che ha stimato per la classe 1980, cioè quella che avrà solo il modello contributivo puro, un'uscita pensionistica a 75 anni d'età.

Diciamo un'età molto avanzata perfino per gli standard europei.

Quanto si guadagna con l'opzione donna?

Dal 1° settembre 2015 percepisce la pensione di anzianità in regime sperimentale donna (art. 1, comma 9, legge n. 243/2004), liquidata interamente col sistema contributivo. L'importo del trattamento erogato è di € 21.000 lordi annui.

Quanto prende una donna con 35 anni di contributi?

Quindi, se prendiamo ad esempio una lavoratrice con 35 anni di contributi e una quota di 30.000 euro, questa maturerà un montante contributivo di 346.500 euro che, trasformati con il coefficiente di trasformazione del 4,289%, dà come risultato 14.860 euro circa di assegno annuo.

Quanto si perde con opzione donna 2022?

Come abbiamo visto, Opzione Donna dal 2022 prevede sempre ben 35 anni di contributi per l'uscita anticipata, anche se questo significa perdere anche il 30% sull'assegno ordinario.

Quanto si prende di pensione con 37 anni di contributi?

Con questi dati, il nostro lavoratore riceverà una pensione di circa 1.029 euro, rispetto a uno stipendio mensile di poco più di 1.300 euro.