Quanto costa aprire una pompa di benzina bianca

Quanto costa aprire una pompa di benzina bianca
Il numero delle auto in Italia sta crescendo e con esso cresce anche la necessità che gli italiani hanno della benzina. Ormai la benzina rappresenta un bene di prima necessità, o quasi: anche per questo aprire un distributore di benzina non può che essere un investimento molto redditizio. Ciononostante, occorre anche effettuare un investimento iniziale considerevole.

Prima di provare ad aprire un distributore di benzina occorre sapere che esistono due tipologie di queste stazioni:
– quelle premium (affiliate alle società petrolifere internazionali);
– e quelle bianche, cioè stazioni autonomi che sono indipendente e affiliate ad altre reti locali di piccolissime dimensioni.
Inoltre, prima di provare a investire in questo settore occorre selezionare il target di riferimento. Per esempio, pompe a uso privato sono destinate unicamente alle ditte di varia dimensioni nonché ai vari esercizi commerciali. D’altro canto, le stazioni pubbliche possono rifornire una qualsiasi tipologia di veicolo. Da questa scelta, ovvero dal mercato a cui si farà riferimento, dipende anche un altro fattore: la scelta dei locali, che è strategica. I distributori privati hanno, in genere, un margine di scelta decisamente più ampio. D’altro canto, le stazioni di benzina pubbliche sono legate dal vincolo di successo dell’attività. Inoltre tali stazioni devono essere presenti nel Piano Regolatore Generale del Comune.

Per quanto riguarda l’investimento iniziale, le scelte principale sono due. Da un lato si può gestire una pompa pre-esistente. In questo modo si semplifica enormemente tutto l’iter burocratico e anche i costi sono minori. Ai benefici di quest’opzione si aggiunge il fatto che la maggior parte dei clienti conosce già la posizione di questo distributore, il che influisce anche sui ricavi. D’altro canto, aprire un distributore di benzina completamente nuova ha un costo certamente gravoso. Si stima che il prezzo dell’apertura potrebbe aggirarsi all’incirca sui 500.000 di base più una spesa di 20.000/30.000 per allacciare l’acqua, la luce e così via. I ricavi da una stazione di benzina sono comunque importanti: per questo spesso si pensa che sia una di quelle attività in grado di garantire un ritorno sull’investimento quasi sicuro. Dopo un paio di anni, inoltre, si potrà addirittura uscire in positivo e tutto il resto sarà solo di guadagnato.

L’iter burocratico utile per aprire un distributore di benzina non è molto diverso da quello relativo all’apertura di altre novità simili, ma bisognerà comunque ottenere alcuni documenti particolari non richiesti in altri casi. In breve servirà:
– ottenere una licenza petrolifera;
– ricevere la concessione edilizia;
– recarsi al comune per avere l’attestazione sull’idoneità dell’area;
– recarsi dai Vigili del Fuoco per ricevere l’autorizzazione del progetto;
– ottenere l’autorizzazione sui carburanti in vendita;
– richiedere la verifica dell’Asl per l’installazione elettrica;
– collaudare l’intero impianto con il Comune, l’Asl e anche con l’U.T.I.F.;
A questo si aggiungono anche dei requisiti per il solo imprenditore che non avere dichiarazioni di fallimento e/o possedere condanne. Per svolgere tutto l’iter ci potrebbe volere persino un anno, in quanto ogni passo richiede cura e attenzione.

Quanto costa aprire una pompa di benzina bianca

Quanto costa comprare un distributore di benzina?

Quanto costa rilevare un distributore di benzina Rilevare un impianto esistente è sicuramente meno dispendioso che realizzarne uno ex novo. Nel secondo caso l'investimento può superare anche i 500mila euro. Nel caso di un impianto esistente, in genere, l'investimento si aggira attorno ai 150mila euro.

Come fare per aprire un distributore di benzina?

Vediamo ora l'iter burocratico da seguire quando si apre una pompa di benzina ed altri combustibili.

  1. Ottenimento della licenza petrolifera.
  2. Concessione edilizia.
  3. Attestazione del Comune riguardo l'idoneità dell'area.
  4. Autorizzazione del progetto da parte dei Vigili del Fuoco.

Come si rompe la pompa della benzina?

La causa principale di malfunzionamenti o di una pompa benzina rotta è il carburante sporco o contenete impurità di varia natura. In genere sostituire la pompa carburante difettosa non risolve il problema e bisogna eliminare le cause più a fondo.

Quanto guadagna una pompa bianca?

Al netto dell'esempio di cui sopra, il guadagno medio del gestore della pompa di benzina è di circa 3,8 centesimi su ogni litro di benzina venduto.

Come funziona una pompa di benzina?

La pompa spinge con un moto propulsorio il carburante verso l'alto fino a che non raggiunga la destinazione desiderata. Una fitta rete di collegamenti sotterranei fa si che ogni pistola riceva carburante a seconda di cosa debba erogare, la pistola della benzina riceverà correttamente benzina e così via.

Quanto guadagna una pompa bianca?

La media nazionale è di 1250 euro euro netti al mese, parametrati su una media di 45 ore settimanali.

Quanto guadagna un titolare di una pompa di benzina?

Verifica il tuo stipendio Lo stipendio minimo e massimo di un Addetti ai distributori di carburanti - da 947 € a 2.462 € al mese - 2022. Un Addetti ai distributori di carburanti percepisce generalmente tra 947 € e 1.544 € lordi il mese all'inizio del rapporto di lavoro.

Quanto guadagna una pompa di benzina al litro?

Di queste voci, al distributore di benzina, come guadagno, spetta solo la voce del margine industriale, quindi appena 0,125 euro su 1,549 euro, per cui al netto di tale esempio, il guadagno medio del distributore di benzina è di circa 3,8 centesimi su ogni litro di benzina venduto.

Cosa ci vuole per aprire una pompa di benzina?

In questo caso è necessario ottenere la licenza petrolifera, la concessione edilizia, l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco, l'autorizzazione comunale sui carburanti da commercializzare e, inoltre, servono il collaudo dell'impianto e le verifiche delle installazioni elettriche.