Cheratite da lenti a contatto come si cura

Salute degli occhi

Cheratite oculare o ulcera corneale nell’occhio?

25/06/2020

Cheratite da lenti a contatto come si cura
Tempo di lettura: 4 Minuti

Indice

  • 1 Sintomi della cheratite all’occhio
  • 2 Cause della cheratite
  • 3 Tipi di ulcera corneale
  • 4 Tipologie di ulcera in base alla loro causa:
  • 5 Tipologie di cheratite in base alla zona dell’occhio colpita
  • 6 Fattori di rischio
  • 7 Trattamento e durata
  • 8 Complicazioni
  • 9 Fonte

Una cheratite o ulcera corneale consiste in un’erosione o lesione che normalmente si verifica nello strato esterno della cornea, il tessuto trasparente che ricopre la parte anteriore dell’occhio. Le ulcere della cornea, se non trattate in tempo e adeguatamente, possono provocare importanti conseguenze. Conosci qui l’anatomia dell’occhio.

Sintomi della cheratite all’occhio

I sintomi più comuni che indicano la presenza di questo tipo di lesioni, legate alla cheratite oculare, sono: visione offuscata o annebbiata, arrossamento dell’occhio, dolore e infiammazione, sensazione di presenza di un oggetto estraneo nell’occhio, lacrimazione, pus o altro tipo di secrezione, sensibilità alla luce (fotofobia)e, nei casi più gravi, gonfiore delle palpebree difficoltà ad aprire gli occhi. Anche le ulcere corneali possono provocare una notevole perdita dell’acutezza visiva.

Le ulcere corneali tendono ad apparire per svariate cause, per quanto le più frequenti sono le ulcere nate da qualche infezione:

  • Infezioni batteriche (cheratite batterica). Sono le più comuni tra le persone che utilizzano lenti a contatto, in particolare tra quelle che eccedono le ore di utilizzo indicate dagli specialisti.
  • Infezioni virali (cheratite virale). Possono essere causate dal virus dell’herpes simple, che provoca attacchi ricorrenti legati allo stress, a disturbi del sistema immunitario o all’esposizione alla luce solare. L’ulcera corneale può essere causata anche da altri virus, come quello della varicella zoster o il virus dell’herpes zoster.
  • Infezioni fungine o micotiche (cheratite fungina, micotica). Possano svilupparsi a causa di un utilizzo scorretto delle lenti a contatto, dell’uso di colliri con steroidi o per l’entrata di materiale vegetale nell’occhio.
  • Infezioni parassitarie. La più comune è la cheratite per Acanthamoeba, una microscopica ameba unicellulare che generalmente si trova nell’acqua dolce e nel suolo che provoca una grave infezione, in particolare nelle persone che indossano lenti a contatto.

Altri fattori che possono provocare ulcere corneali sono: i traumi oculari, la sindrome dell’occhio secco(cheratite per secchezza oculare), la presenza di un corpo estraneo nell’occhio o un’inadeguata chiusura delle palpebre, qualunque sia la causa.

Il trattamento dell’ulcera corneale dipenderà dal fattore che l’ha provocata e deve essere il più tempestivo possibile per evitare possibili cicatrizzazioni della cornea che potrebbero causare un peggioramento della capacità visiva.

Cheratite da lenti a contatto come si cura

Tipi di ulcera corneale

Possiamo dunque stabilire una classificazione delle cheratiti oculari in base ai diversi fattori:

Tipologie di ulcera in base alla loro causa:

  • Cheratite virale: Le più comuni sono quelle provocate dal virus dell’herpes. La loro diagnosi e trattamento da parte dell’oftalmologo sono imprescindibili. Può presentarsi con attacchi ricorrenti attivati da stress, esposizione alla luce solare o qualsiasi altra condizione che indebolisca il sistema immunitario.
  • Cheratite batteriche: causate da funghi, amebe o parassiti come l’Acanthamoeba. La loro evoluzione tende ad essere più aggressiva e frequentemente sono legate all’utilizzo di lenti a contatto, sebbene possano essere causate anche da altri fattori. Sono sempre gravi e si suggerisce di ricorrere rapidamente a diagnosi e trattamento poiché possono lasciare danni importanti e permanenti.
  • Cheratite fungina: si sviluppa dopo una lesione alla cornea provocata più comunemente da un trauma con materiale vegetale, uso improprio di lenti a contatto o di colliri steroidei. Un’ulcera fungina è profonda, ma tipicamente si presenta con insorgenza lenta e progressione graduale; è densamente infiltrata e mostra occasionali piccole lesioni satellite alla periferia. La cheratite fungina si può sviluppare anche in persone con sistema immunitario indebolito.
  • Cheratite per secchezza oculare: nei casi più gravi, la sindrome dell’occhio secco può provocare lesioni alla cornea, di solito lievi, superficiali e a forma di punti (cheratite puntata o punteggiata). Più raramente tali lesioni possono essere più gravi.
  • Cheratite provocate da altre cause: queste ulcere possono essere associate all’uso di sostanze tossiche che entrano in contatto con l’occhio, ad allergie o al fatto che le palpebre non si chiudono in modo adeguato.

Tipologie di cheratite in base alla zona dell’occhio colpita

  • Superficiali: colpiscono l’epitelio corneale (strato più esterno della cornea che agisce come barriera protettiva).
    • Cheratite filamentosa. In questo caso, oltre ad un’infiammazione della superficie della cornea, si sviluppa, di solito, una sorta di mucosa nell’occhio che può causare nel paziente la sensazione di un corpo estraneo. Normalmente è associata alla sindrome dell’occhio secco.
    • Cheratite puntata o punteggiata. Si caratterizza per la presenza di ulcerazioni puntiformi nell’epitelio corneale, associate a dolore, un’intensa fotofobia ed epifora. È la più frequente.
    • Cheratite ulcerativa. L’apparizione dell’ulcera causa una mancanza di continuità nell’epitelio corneale.
  • Profonde: Quando le ulcere colpiscono altri strati più interni della cornea. Sono meno frequenti ma possono essere più gravi in quanto possono lasciare cicatrici che danneggiano la visione.

Fattori di rischio

I fattori che possono aumentare il rischio di soffrire di cheratite sono:

  • L’utilizzo di lenti a contatto, soprattutto se il paziente non rispetta le misure igieniche stabilite dai professionisti o le usa più a lungo di quanto raccomandato.
  • Pazienti con un sistema immunitario debilitato.
  • Uso di gocce con corticosteroidi.
  • Lesioni oculari (traumi).
  • Interventi chirurgici agli occhi recenti.
  • Altre variabili, come ad esempio il diabete o la carenza di vitamina A nel paziente.

Trattamento e durata

Il trattamento, la durata e trattamento della cheratite dipenderà dalla causa che ha provocato l’infiammazione della cornea e dal momento in cui viene diagnosticata. In genere, le infezioni sono quelle con una prognosi più riservata ed è necessario svolgere vari test clinici per identificare il germe responsabile dell’infezione. 

Complicazioni

Le possibili complicazioni della cheratite sono:

  • Gonfiore e cicatrizzazione della cornea.
  • Ulcere aperte.
  • Infezioni virali croniche o ricorrenti della cornea.
  • Infiammazione cronica della cornea.
  • Riduzione momentanea o permanente della capacità visiva.

Fonte

  • Cheratite puntata superficiale – Manuale MSD

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Cheratite da lenti a contatto come si cura

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

Quanto tempo per guarire da cheratite?

Trattamento della cheratite puntata superficiale Quasi tutti i pazienti affetti guariscono completamente. ]), non è necessario alcun trattamento e generalmente si guarisce entro 3 settimane.

Come guarire la cheratite?

In caso di cheratite di natura infettiva causata da un batterio, l'infezione può essere trattata con terapia antibiotica (sia per via orale sia topica). In caso di infezione virale, invece, vengono utilizzati solitamente colliri antivirali ad applicazione topica.

Come riconoscere la cheratite?

La cheratite si presenta principalmente con sintomi come:.
lacrimazione eccessiva,.
dolore oculare,.
occhi rossi,.
febbre e malessere generalizzato,.
fotofobia,.
disturbi della visione..

Cosa provoca la cheratite?

I maggiori responsabili sono i fototraumi in generale, quali nello specifico l'esposizione prolungata a radiazioni UV ed il bagliore della fiamma ossidrica. Oltre a queste cause, anche le congiuntiviti da Adenovirus e le infezioni virali ricorrenti possono predisporre al rischio di cheratite superficiale.