Si può mangiare la frittata con la diarrea

Che cos’è la diarrea?

La diarrea è un disturbo intestinale molto diffuso in età pediatrica, che consiste nell’aumento del numero di scariche giornaliere (di solito, più di 4 in 24 ore) e nella diminuzione della consistenza delle feci , da sfatte o semiliquide (poltacee) a completamente liquide.

Esistono due forme di diarrea:

  • Acuta , che dura pochi giorni ed è di solito causata da infezioni batteriche o virali . È considerata una patologia se il bambino supera le 4-5 evacuazioni giornaliere, o se associata a inappetenza , vomito , perdita di peso , mancato accrescimento o presenza di sangue nelle feci (in questi casi è opportuno rivolgersi prontamente al pediatra).
  • Cronica , che dura oltre due settimane e può essere causata da patologie come la sindrome dell’intestino irritabile , malattie infiammatorie croniche intestinali (es. morbo di Crohn) o celiachia.

La diarrea, in genere, non è pericolosa , si risolve spontaneamente ed è maggiormente presente nei bambini che frequentano le comunità infantili (es. asilo nido, scuola materna, ecc.) a causa della facile contagiosità virale e della relativa immaturità del sistema immunitario a questa età. Per questo motivo bisogna sempre rispettare le norme igieniche opportune , per prevenire ed evitare la trasmissione di virus, batteri o parassiti. Soprattutto nei bambini più piccoli, la diarrea non va sottovalutata perché può portare a conseguenze pericolose come la disidratazione .

Cause della diarrea nel bambino

La diarrea è un sintomo caratteristico di tante malattie, soprattutto delle infezioni gastrointestinali causate da agenti virali (tra i quali, anche i virus influenzali ). È invece causata meno frequentemente da infezioni dovute ad agenti batterici (gastroenteriti infettive batteriche), dall’assunzione di antibiotici , da infezioni alimentari o altri fattori, come abusi alimentari o condizioni cliniche quali fibrosi cistica , enteropatia allergica , intolleranza alle proteine del latte , celiachia .
Attenzione: se non si conoscono esattamente le cause che hanno scatenato la diarrea nel bambino, si sconsiglia l’uso di farmaci antidiarroici .

PRINCIPALI CAUSE DELLA DIARREA ACUTA NEI BAMBINI

INFETTIVE
- infezioni intestinali batteriche, come Salmonella, Campylobacter ed Escherichia coli
- infezioni intestinali virali, come Citomegalovirus e Rotavirus
- infezioni intestinali da parassiti, come il Cryptosporidium, la Giardia lamblia

MALATTIE INFIAMMATORIE
- es. il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, la sindrome del colon irritabile e la celiachia
ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARI
- es. intolleranza al lattosio, allergia alle proteine del latte vaccino
CATTIVA ALIMENTAZIONE
- eccessi alimentari
- latti formulati a concentrazione eccessiva

IATROGENE
- effetti indesiderati dati dalla somministrazione di antibiotici
- effetti indesiderati dati dalla somministrazione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei);

MALATTIE METABOLICHE
- intolleranza al fruttosio
- sindrome da malassorbimento (durante la digestione, la parete intestinale non riesce a catturare i nutrienti del cibo)

Diarrea da gastroenterite infettiva virale
La diarrea causata da un’infezione virale si risolve, di solito, spontaneamente. Tuttavia, se i sintomi generali (febbre, dolore addominale, ecc.) sono intensi, è opportuno rivolgersi subito al pediatra. In genere, la diarrea è solo un sintomo. Quando è possibile, si deve trattare in modo specifico la patologia di base. Quando invece questa non è nota, si rende spesso necessario un trattamento sintomatico della diarrea, per garantire un miglioramento nel bambino e proseguire con gli accertamenti diagnostici. In caso di gastroenterite acuta infettiva virale non sono generalmente necessari antibiotici . La trasmissione della diarrea infettiva virale è quasi esclusivamente oro-fecale . I neonati, nella maggior parte dei casi, vengono infettati durante il passaggio attraverso un canale del parto contaminato o attraverso le mani di parenti, fratelli o personale del nido. Altre cause meno comuni sono letti infetti e latte contaminato. La prevenzione dell'infezione richiede norme igieniche specifiche , tuttavia talvolta è complicata dal fatto che essa si presenta in modo asintomatico e dalla facilità con cui questi virus sono trasmessi da persona a persona, specialmente tra i bambini con i pannolini. È probabile che l'allattamento al seno permetta una certa protezione dall'infezione.

Diarrea da gastroenterite infettiva batterica
Qualora il pediatra diagnostichi una gastroenterite infettiva di origine batterica, deciderà di intervenire, se necessario, con un trattamento antibiotico.

Diarrea associata all’uso di antibiotici
Un’altra forma di diarrea è associata all’utilizzo di antibiotici assunti per altre malattie batteriche. Questa diarrea è generalmente di lieve entità e si risolve nel giro di qualche giorno. È tuttavia necessario avvisare il pediatra se il bambino presenta segni di disidratazione o se nelle feci è presente sangue o muco.

Sintomi della diarrea nel bambino
I sintomi della diarrea variano da bambino a bambino. I più comuni sono:

  • Continuo stimolo ad andare in bagno;
  • Frequenti scariche di feci liquide o semi liquide;
  • Dolori di pancia, crampi, meteorismo ;
  • Nausea
  • Febbre .

Contattare il pediatra se il bambino presenta:

  • Febbre alta ;
  • Forte dolore addominale o rettale;
  • Sangue nelle feci.
  • Eccessive scariche diarroiche, con conseguente eccessiva perdita di liquidi.
  • Sintomi sopraelencati presenti per più di 2 giorni.

Attenzione! Il bambino è in stato di disidratazione se:

  • L’urina è intensamente gialla, in piccole quantità (nei bambini piccoli, pannolino asciutto per più di 3 ore);
  • Ha le labbra secche, lingua con patina biancastra o bocca asciutta;
  • Piange senza emettere lacrime ;
  • Appare molto stanco e assonnato;
  • Ha gli occhi infossati, con alone scuro attorno agli occhi;
  • Ha la pelle secca e poco elastica;
  • Ha un’alterazione delle funzioni cognitive.

Diagnosi di diarrea nel bambino

La diarrea viene diagnosticata dal pediatra con una visita medica sulla base dei segni e dei sintomi presentati dal bambino. Solo in caso di compromissione dello stato generale di salute (il bambino sta visibilmente male), di febbre elevata, di sangue visibile nelle feci o di prolungamento dei sintomi oltre i 7-8 giorni, si eseguono esami delle feci (le coprocolture) per individuare il germe che causa la gastroenterite (Salmonella, Shigella, Campylobacter, Rotavirus, Adenovirus, Norovirus).
Sulla base della storia anamnestica e familiare del bambino, il pediatra valuterà inoltre se approfondire la ricerca di cause secondarie della diarrea (malattia celiaca, allergie, malattie genetiche) con esami specifici.

Cosa fare se il bambino ha la diarrea

Secondo la Società Pediatrica Europea di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN), una consultazione telefonica con il proprio pediatra è sufficiente nella gestione delle gastroenteriti non complicate .
Tuttavia, se è presente in un bambino o una bambina con diarrea anche uno solo dei segni o sintomi riportati sotto è opportuno rivolgersi al pediatra per una visita urgente o - se indisponibile - al Pronto Soccorso :

  • Più di 8 scariche diarroiche nelle ultime 8 ore;
  • Il bambino/la bambina non urina da oltre 8 ore, non produce lacrime quando piange e ha le labbra secche;
  • Diarrea molto acquosa e almeno tre episodi di vomito;
  • Il bambino/la bambina appare molto provato/a (stanchezza, letargia, scarsa reattività agli stimoli) o è insolitamente irrequieto/a;
  • Bambini diabetici , con insufficienza renale cronica o gravi patologie;
  • Bambini di età inferiore ai 2 mesi.

Mentre si contatta e si trasporta il bambino o la bambina dal pediatra o in ospedale, bisogna continuare a tenerlo/a idratato/a somministrando sorsi di soluzione reidratante orale e/o allattandolo/a al seno.

Consultare in ogni caso, senza carattere di urgenza, il pediatra se:

  • Alla diarrea si associa febbre da più di 3 giorni;
  • Nelle feci è visibile sangue o muco o sono maleodoranti;
  • La diarrea (anche se lieve) dura da oltre 2 settimane.

Fino a pochi anni fa, l’approccio al bambino con diarrea acuta era basato su digiuni prolungati o diete ipocaloriche “in bianco” . Secondo le vecchie abitudini, latte, cibi solidi e soprattutto quelli con maggior valore energetico erano i primi ad essere eliminati per essere sostituiti da diete povere, in bianco, con abbondante tè al limone. Queste diete, tuttavia, non sono necessarie né tantomeno raccomandabili . Oggi, infatti, la Società Pediatrica Europea di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN) raccomanda una veloce reidratazione e una precoce rialimentazione .
La reidratazione con soluzioni reidratanti, raccomandata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), viene usata in tutto il mondo da più di 20 anni. Unita a una corretta ed equilibrata alimentazione , è oggi considerata la terapia più idonea ed efficace per contrastare la diarrea acuta nel bambino . Il punto cardine della terapia è l'appropriata infusione di liquidi . Anche se è presente il vomito, la maggior parte dei bambini può essere efficacemente reidratata con soluzioni reidratanti orali, molte delle quali sono disponibili come prodotti da banco in farmacia. Le bevande per sportivi e le bevande gassate non sono delle appropriate soluzioni reidratanti per i bambini di età inferiore ai 5 anni.

  • La terapia idrica ed elettrolitica è il primo passo e anche quello più urgente . Una reidratazione orale rapida, per reintegrare le perdite accessorie, viene effettuata durante i primi 1-2 giorni mediante una soluzione di reidratazione orale (SRO) . La soluzione reidratante orale per i neonati è stata formulata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (SRO-OMS). Una SRO disponibile in commercio è preferibile rispetto a quelle preparate in casa.
  • La bustina di SRO deve essere diluita in acqua seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, senza aumentarne o diminuirne la concentrazione . Il dosaggio – se non altrimenti indicato dal pediatra – è di 50-100 ml (sino a 2 anni), 100-200 ml (da 3 a 9 anni) di SRO per ogni kg di peso del bambino ogni 24 ore. La SRO va frazionata in più somministrazioni al giorno, a piccoli sorsi, possibilmente dopo ogni scarica diarroica. Non superare la dose di 100 ml ogni 20 minuti . L'allattamento materno può proseguire durante la somministrazione di SRO.

Raccomandazioni dietetiche generali

È importante un ripristino rapido dell'alimentazione per prevenire una malnutrizione acuta . L’alimentazione, secondo le Linee Guida proposte dall’ESPGHAN, deve essere proseguita o reinserita velocemente, entro 4-6 ore dall’inizio della terapia reidratante. È stato dimostrato che l’alimentazione precoce consente un recupero del peso più rapido senza peggiorare il decorso della diarrea . Al contrario, un ridotto apporto nutrizionale ne ritarda la guarigione .

  1. I bambini con diarrea che non sono disidratati devono continuare ad assumere una dieta appropriata per l'età. L’obiettivo principale è quello di far assumere al bambino un normale apporto di proteine e calorie .
  2. I bambini che sono disidratati possono riprendere una dieta appropriata per l'età non appena saranno stati reidratati (entro 4-6 ore dall’inizio dell’assunzione della soluzione reidratante).
  3. I lattanti con diarrea allattati al seno devono continuare l'allattamento materno in relazione alle proprietà antimicrobiche del latte materno, aumentando il numero delle poppate. Il latte materno, infatti, contiene sostanze che promuovono la proliferazione delle cellule intestinali ed esercita un’attività battericida, batteriostatica ed antivirale naturale .
  4. Per i lattanti non allattati al seno (allattamento artificiale), un latte formulato è solitamente ben tollerato se la diarrea è lieve o moderata. Anche se il latte in formula contiene lattosio (zucchero, che in elevate quantità potrebbe peggiorare la diarrea), questo è presente in quantità moderate . Pertanto, solo se la diarrea si dovesse ripresentare in un bambino non allattato al seno, il pediatra introdurrà una formula priva di lattosio.
  5. Garantire al bambino una buona idratazione .
  6. Piccoli pasti, ma molto frequenti, consentono di raggiungere quantitativi nutrizionalmente idonei, che garantiscono un recupero ponderale significativo.
  7. Nei bambini con più di 1 anno si consigliano alimenti ricchi di amido .
  8. Se inizialmente disidratati, una volta trascorse le prime 24-48 ore di assunzione di soluzione reidratante, i bambini più grandi possono continuare ad assumere i liquidi normalmente consumati come desiderano (eccetto per le bevande che possono peggiorare la diarrea – vedi capitolo alimenti non consentiti).
  9. L’alimentazione non deve essere mai forzata, ma soprattutto non deve essere interrotta .
  10. È meglio evitare alimenti ricchi di zuccheri semplici e/o lattosio o contenenti agenti che possono favorire le scariche diarroiche (fibre e grassi). Per controllare quanto zucchero mangia ogni giorno tuo figlio o tua figlia e sapere quanto invece ne dovrebbe mangiare, clicca qui .
  11. Preferire metodi di cottura semplici, come la cottura a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione , piuttosto che la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne con abbondanti quantità di olio o burro.

Esistono alcuni alimenti in grado di modificare la microflora intestinale : sono gli “alimenti funzionali” , cioè alimenti e/o integratori che contengono batteri probiotici e prebiotici . I probiotici sono batteri vivi in grado di superare la barriera gastrica e di condizionare positivamente la flora intestinale esercitando effetti benefici. I prebiotici sono zuccheri non digeribili in grado di stimolare la crescita di una particolare specie di microrganismi: i bifido batteri . L’uso dei probiotici ha un’efficacia dimostrata sul trattamento della diarrea; i prebiotici possono essere invece un efficace mezzo per prevenirla. È però importante scegliere gli integratori giusti , pertanto, consultate il pediatra che saprà consigliarvi i preparati più indicati per il bambino o la bambina.

I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti da evitare, da limitare e quelli generalmente consigliabili in presenza della malattia, ma non la frequenza o la quantità necessaria per un’equilibrata alimentazione, che può e deve essere prescritta solo dal medico specialista.

Alimenti non consentiti

L’astensione da questi alimenti dovrebbe durare per due o tre giorni anche dopo la cessazione delle scariche diarroiche, poiché l’intestino è maggiormente sensibilizzato.

  • Caffè, tè, bevande energetiche e bibite contenenti caffeina (es. cola).
  • Bevande zuccherine come cola, aranciata, limonata, tè freddo, ma anche i succhi di frutta (incluso il succo di mela), perché contengono naturalmente zucchero (fruttosio) anche se sulla confezione riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”.
  • Bevande fredde in generale.
  • Miele e zucchero di tutti i tipi (polvere e tavolette), sciroppi dolcificanti.
  • Dolci come cioccolato, torte farcite con creme elaborate, pasticcini, gelati, merendine, barrette zuccherate, ecc.
  • Prodotti da forno soffici (es. brioche, torta margherita, ecc.).
  • Gomme da masticare e mentine senza zucchero che contengono dolcificanti come sorbitolo, mannitolo e/o xilitolo , poiché possono avere un effetto lassativo .
  • Alimenti integrali e ricchi di fibra.
  • Formaggi freschi e piccanti.
  • Insaccati ad alto tenore in grassi, come salsiccia, salame, cotechino, ecc.
  • Frutta secca oleosa (noccioline, anacardi, ecc.), frutta sciroppata o disidratata, evitare soprattutto fichi, uva, ciliegie, prugne, datteri e noci .
  • Condimenti grassi come burro, lardo, margarine, strutto, panna.
  • Alimenti grassi che possono rallentare la digestione, come intingoli e fritture.
  • Salse elaborate come maionese, ketchup, senape, ecc.
  • Peperoncino, pepe e spezie piccanti in generale, perché possono irritare le mucose intestinali e peggiorare la diarrea.
  • Brodo di carne o confezionato con estratti di carne o dadi per brodo.

Alimenti consentiti con moderazione

  • Vegetali freschi , quali frutta e verdura, per il loro elevato contenuto di fibra. Da evitare durante la fase acuta. La banana può avere un effetto astringente se consumata poco matura.
  • Olio extravergine di oliva per condire gli alimenti, da usare a crudo e con moderazione.
  • Sale . È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la loro cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia). Per insaporire i primi piatti, i passati e le minestre si può utilizzare un cucchiaino di Grana Padano DOP grattugiato al posto del sale . Questo formaggio è naturalmente senza lattosio , contiene la maggiore quantità di calcio tra i formaggi generalmente più consumati e tanti nutrienti per la crescita : proteine ad alto valore biologico (inclusi i 9 aminoacidi essenziali), vitamina B12, vitamina A, zinco e selenio.

Alimenti consentiti e consigliati

  • Riso, patate e carote bollite per le loro proprietà astringenti. Le patate hanno un’azione remineralizzante e proteggono le mucose, le carote ricompongono le feci.
  • Pane tostato, fette biscottate, grissini o cracker sono da preferire tra i cereali.
  • Carne, sia rossa che bianca, scelta nei tagli più magri e privata del grasso visibile. Si possono consumare: manzo, vitello, lonza di maiale, coniglio, pollo o tacchino cucinati lessati o al vapore o ai ferri o al forno senza aggiungere grassi.
  • Pesci magri (es. merluzzo, spigola, sogliola, orata, ecc.), freschi o surgelati, cucinati lessati o al vapore, ai ferri o al forno senza grassi.
  • Uova, che cucinate in camicia sono gradite a molti bambini, non più di 2 a settimana.
  • Prosciutto sgrassato crudo e bresaola sono i soli salumi permessi.
  • Legumi solo come passati di legumi .
  • Formaggi stagionati non piccanti preferibilmente senza lattosio , come Grana Padano DOP. Essendo ricco di vitamine e sali minerali, permette un recupero dei micronutrienti persi per via della diarrea.
  • Yogurt .
  • Succo di limone per condire le verdure oppure erbe aromatiche (basilico, rosmarino, salvia, ecc.).
  • Brodo vegetale , inizialmente solo di patate e carote senza altre verdure.
  • Acqua , bere almeno 1,5 litri al giorno di acqua oligominerale naturale a temperatura ambiente.

Consigli comportamentali

  • È importante lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone dopo aver cambiato i pannolini e dopo il contatto con bambini affetti da diarrea.
  • Lavarsi bene le mani prima di mangiare, regola valida per tutta la famiglia.
  • Fare molta attenzione alla conservazione e alla preparazione del cibo . Non lasciare gli alimenti scoperti a temperatura ambiente, poiché questo favorisce la proliferazione dei batteri.
  • Le lenzuola e gli indumenti intimi devono essere lavati a parte.
  • Consultare il pediatra circa l’opportunità di vaccinare il proprio bambino contro il Rotavirus (l’agente infettivo più frequentemente causa di diarrea nei bambini con meno di 5 anni).

Consigli pratici

  • Nei bambini che hanno già iniziato lo svezzamento può essere somministrata crema di riso in brodo di carote e patate con 1-2 cucchiaini di Grana Padano DOP grattugiato e, come frutto, una banana schiacciata . Grana Padano DOP, che può essere assunto dallo svezzamento in poi, è privo di lattosio ed è un’ottima fonte di sali minerali (indispensabili nella terapia idro-elettrolitica), proteine e calorie utili a prevenire la malnutrizione nel bambino con diarrea .

Autore:
Dr.ssa Laura Iorio , medico specialista in Scienze dell’Alimentazione (revisione scheda 2021)
Pubblicazioni

Supervisione scientifica:
Dr.ssa Valeria Papacciuoli , medico specialista in Pediatria

Cosa si può mangiare a cena con la diarrea?

Ecco quali sono:.
pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate..
pasta da farina bianca 00, riso, semolino..
carne magra (manzo, pollame, vitello).
pesce lesso o ai ferri..
formaggi freschi, non fermentati (crescenza, mozzarella, robiola).
uova in camicia o sode..
bresaola, prosciutto sgrassato (cotto o crudo).

Cosa cucinare se hai la diarrea?

Tra gli alimenti sono da preferire i primi piatti come: riso o pasta non integrali, conditi con un po' di olio extravergine di oliva; patate; una volta superata la fase acuta, con moderazione, si possono introdurre verdure come zucchine, carote e finocchi lessati.

Quali sono gli alimenti che stringono?

Secondariamente, grazie alla loro capacità assorbente, esercitano un'azione astringente intestinale anche i cibi amidacei poveri d'acqua e a bassissimo residuo di fibre; alcuni esempi sono patate lesse, cereali raffinati (come il riso brillato), amidi isolati (come quello di riso, la maizena, la frumina, la tapioca) ...

Quali alimenti fanno indurire le feci?

Da prediligere una dieta ricca di alimenti con qualità astringenti o in grado di rendere più solide le feci, per esempio riso, mele e carote crude, patate lesse…

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