Si può annullare una proposta di acquisto auto

Si può annullare una proposta di acquisto auto

Ho sottoscritto un preventivo di acquisto di un’auto usata, versando un deposito cauzionale di 100 euro. Tre giorni dopo mi sono recato dal rivenditore per comunicare verbalmente di non aver intenzione di procedere all’acquisto dell’auto. Ho rinunciato al deposito cauzionale, Il rivenditore può avanzare richiesta di risarcimento danni.

Ci giungono tantissimi quesiti su casi in cui l’acquirente, dopo aver firmato il contratto per l’acquisto di una vettura (nuova o usata), ci ripensa e non intende più comprare il veicolo.

In primo luogo si deve ricordare che il contratto ha forza di legge tra le parti e non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge: questo è quanto prevede l’art. 1372 del Codice Civile.

La norma sancisce, quindi, il diritto delle parti di sciogliersi dall’accordo purché, come principio generale, con un atto che sia espressione della volontà di entrambe. Ne consegue che, di norma, non è consentito ad una parte soltanto di liberarsi dal vincolo contrattuale. Tale eventualità costituisce un eccezione alla regola generale, eccezione che deve essere o prevista espressamente dalla legge oppure nelle clausole del contratto.

Nel caso in esame, se la proposta di acquisto è stata firmata presso i locali del concessionario, non è previsto dalle legge un diritto di ripensamento e, quindi, la possibilità per l’acquirente di liberarsi unilateralmente dal vincolo contrattuale. Il recesso unilaterale del compratore sarebbe ammissibile solo qualora il contratto contenesse una clausola che espressamente prevede questa facoltà.

Pertanto, ti consiglio di leggere attentamente il contratto firmato e verificare se è consentito il recesso unilaterale e a quali condizioni e termini.

Interazioni del lettore

Si può annullare una proposta di acquisto auto
Buon giorno, ho un piccolo problema. Mi sono recato in un concessionario e ho fatto un preventivo per una auto nuova, e dopo qualche giorno ho detto di fare il contratto ,ho firmato tutti i documenti, ma non ho lasciato alcun pagamento come acconto perché ero in attesa per la risposta della banca che mi dovrebbe fare il finanziamento. Nel frattempo ho trovato in un’altra concessionaria la stessa macchina nuova , ma con un prezzo migliore e ho deciso di fare il contratto con loro.

Ho firmato tutti i documenti necessari alla concessionaria e ho pagato un acconto di 900 euro. Ora quelli  della prima concessionaria mi hanno chiamato e dicono che mi chiameranno in tribunale se non compro l`auto da loro. E ‘possibile?

Sono in grado di agire, perché ho firmato i documenti? Spero di capire qual è il problema, non so come scrivere corretto perché sono rumeno

Grazie
G.A.

Risposta: è difficile rispondere senza leggere ciò che Lei ha firmato. In linea generale possiamo dire che se il contratto è stato validamente concluso, non esiste un diritto di recesso (previsto solo per quei contratti stipulati fuori dai locali commerciali del venditore), pertanto Lei rimane vincolato al contratto. Per mero scrupolo, legga con attenzione ciò che ha firmato, verificando eventualmente se il pagamento di una caparra (che Lei non ha dato) costituisce elemento essenziale per il perfezionamento del contratto; oppure dovrebbe verificare se effettivamente il contratto è stato concluso oppure no, tenendo presente che spesso le concessionarie fanno firmare una proposta di acquisto (ordine di acquisto), la quale potrebbe essere revocato dal cliente fino a che questi non ha conoscenza dell’accettazione da parte del concessionario.

Interazioni del lettore

Si può recedere dall’acquisto di un’auto? Come funziona il recesso auto? Cosa sono la caparra e la multa penitenziale? Come funziona il recesso auto usata?

L’acquisto di un’automobile non è mai una decisione semplice: un po’ per il costo che bisogna sobbarcarsi per prenderne una, un po’ per tutte le spese di manutenzione cui bisognerà far fronte e per le tasse, vecchie e nuove (a proposito dell’ecotassa, ti rinvio alla lettura di questo articolo), prima di fare un passo del genere è sempre bene pensarci su e parlarne con tutta la famiglia. Ed infatti, una volta acquistata un’auto non è sempre possibile fare “retromarcia”, non perché il veicolo presenta difetti meccanici, ma nel senso che non è possibile ripensarci e chiedere la restituzione dei soldi. In altre parole, una volta comprata un’auto non è più possibile tornare dietro. Ma è sempre così? Non è mai possibile recedere nel caso di acquisto auto? Come ti spiegherò nei paragrafi che seguono, bisogna distinguere il recesso vero e proprio dalle azioni che possono essere esercitate in caso di vizi dell’autovettura: in quest’ultima evenienza è senz’altro possibile agire per tutelare i propri diritti, sia che l’auto sia nuova che di seconda mano; tuttavia, non si può dire lo stesso nelle ipotesi di mero ripensamento, cioè se decidi di restituire la vettura senza che essa presenti dei difetti ma solamente perché non ti piace più. In altre parole, non si può applicare alle macchine la politica di reso posta in essere di solito dalle catene di negozi che vendono abbigliamento. A meno che il contratto non preveda diversamente: le parti, infatti, al momento della sottoscrizione, possono pattuire condizioni più favorevoli per il contraente debole, cioè per l’acquirente. Se l’argomento ti interessa, allora prosegui nella lettura: ti spiegherò come funziona il recesso acquisto auto.

Indice

  • 1 Cos’è il recesso?
  • 2 Come funziona il recesso?
  • 3 Recesso auto: si può?
  • 4 Recesso acquisto auto: la caparra
  • 5 Recesso acquisto per ritardo consegna
  • 6 Recesso acquisto auto usata
  • 7 Recesso auto in caso di vizi: si può?

Cos’è il recesso?

Prima di parlare del recesso acquisto auto spenderò due parole sul recesso in generale. Di cosa si tratta? Il codice civile dice che il contratto ha forza di legge tra le parti e che non può essere sciolto se non per reciproco consenso tra le parti o per i motivi stabiliti dalla legge [1]. In sintesi, significa che, se stipuli un contratto con una persona, sarai vincolato ad esso come se ci fosse una legge a comandartelo; per liberarti, l’unico modo è quello di trovare un accordo con la tua controparte, a meno che qualche norma di legge non ti indichi una “scappatoia”.

Come funziona il recesso?

Il recesso consente ad una delle parti di sottrarsi agli obblighi derivanti dal contratto, sciogliendo così l’accordo. Come detto nel paragrafo precedente, è oramai diffusissima la pratica di inserire, all’interno delle condizioni contrattuali, la facoltà di recesso. Questa clausola può essere il frutto della volontà delle parti oppure di un’imposizione legislativa: come ricordato, infatti, il contratto può essere sciolto nei casi previsti dalla legge. Facciamo l’esempio dei contratti stipulati a distanza, tipo quelli di telefonia o delle tv a pagamento: il codice del consumo prevede che ogni società debba consentire al consumatore di poter recedere senza alcun costo entro i primi quattordici giorni dall’attivazione, oppure quando lo ritenga più opportuno durante il rapporto giuridico, dietro pagamento però dei costi di disattivazione.

Anche quando non è la legge a stabilirlo direttamente, in genere viene prevista una caparra (definita penitenziale) da versare anticipatamente per la facoltà di recesso concessa; se, al contrario, occorre pagare solamente dopo il recesso, si parlerà di multa penitenziale. In pratica, se il recesso c’è, ha un costo.

Recesso auto: si può?

Si può recedere dall’acquisto di un’auto? La risposta è no, a meno che non sia previsto espressamente nelle condizioni contrattuali. La legge, infatti, non ti consente di recedere dall’acquisto di un’auto se non v’è una giusta causa; pertanto, se hai cambiato idea ma il contratto è già stato sottoscritto, non potrai portare l’auto dietro e chiedere la restituzione del denaro.

È però possibile che, all’interno del contratto che hai firmato con la concessionaria, sia prevista una clausola che ti consenta il recesso dall’acquisto dell’auto, presumibilmente da esercitare in tempi ragionevoli (non oltre un mese). È poi possibile, come ti ho spiegato sopra, che per l’esercizio del recesso ti venga chiesto il pagamento di una penale (tecnicamente, multa penitenziale).

Come ricordato nel paragrafo precedente, la legge consente il recesso anche senza motivo solamente nel caso di vendita a distanza di beni mobili: si tratta dei classici acquisti effettuati a mezzo internet, per corrispondenza oppure per telefono. In queste ipotesi (dalle quali esulano senz’altro l’acquisto delle autovetture), puoi restituire la merce entro quattordici giorni dal suo arrivo, chiedendo al contempo la restituzione di quanto pagato. Stesso regime si applica nel caso di acquisto di beni al di fuori dei locali commerciali.

Recesso acquisto auto: la caparra

Come anticipato, il contratto che sottoscrivi potrebbe prevedere una caparra nel caso di recesso acquisto auto. In questa ipotesi, la caparra viene definita penitenziale, in quanto prevista non come acconto sul prezzo, ma come corrispettivo per il diritto di recesso che ti è stato concesso.

Ricapitolando, quindi, se il contratto prevede espressamente il recesso acquisto auto, avremo queste due situazioni:

  • pagamento iniziale di una caparra penitenziale, non a titolo di acconto ma come corrispettivo del diritto di recesso;
  • pagamento di una multa penitenziale al momento dell’esercizio del recesso acquisto auto.

Se, invece, al momento della sottoscrizione hai pagato una caparra da intendersi come mero anticipo sul prezzo e in seguito eserciti il diritto di recesso contrattualmente previsto, c’è il rischio che tu perda quanto versato. Ovviamente, a fare fede saranno sempre le condizioni contrattuali: dovrai quindi leggere le stesse per comprendere con certezza cosa accadrà.

Recesso acquisto per ritardo consegna

Un’ipotesi particolare di recesso dall’acquisto dell’auto è quella che si verifica nel caso di ritardo nella consegna del veicolo. In questo caso, anche qualora tu abbia già versato un acconto, puoi chiedere il recesso dal contratto se il ritardo è divenuto intollerabile. In pratica, più che un recesso vero e proprio si tratta di un’azione di inadempimento che eserciti nei confronti del venditore che non ha rispettato i tempi di consegna pattuiti. In buona sostanza, trattasi di una vera è propria risoluzione del contratto, con diritto non solo ad ottenere la restituzione di quanto anticipato, ma anche di chiedere gli eventuali danni.

Recesso acquisto auto usata

Le ipotesi di recesso dall’acquisto dell’auto appena analizzati valgono anche nel caso in cui l’automobile sia usata. Le parti sono libere di pattuire le condizioni contrattuali come meglio credono, anche nel caso in cui siano entrambi dei privati. L’unica vera differenza che c’è tra l’acquisto di un’auto nuova e di una usata sta soltanto nella durata della garanzia, che può essere più breve nella seconda ipotesi, come ti spiegherò nel prossimo e ultimo paragrafo.

Recesso auto in caso di vizi: si può?

Diversa è l’ipotesi del recesso acquisto auto in presenza di vizi: l’auto difettosa è coperta da garanzia legale per due anni dall’acquisto. Nel caso di auto usata, la garanzia può essere ridotta ma non può mai essere inferiore a dodici mesi. Se, pertanto, la tua auto presenta dei vizi, potrai senz’altro portarla dal venditore e chiedere la riparazione o, in alternativa, la sostituzione. Solo nel caso in cui queste ultime due operazioni non siano possibili potrai chiedere la risoluzione del contratto (ottenendo così la restituzione del prezzo e l’eventuale risarcimento danni) oppure la riduzione del prezzo in misura proporzionale al difetto.

La restituzione dell’auto in caso di vizi, però, non è equiparabile al recesso vero e proprio: quest’ultimo, infatti, è istituto giuridico che prescinde dall’inadempimento del venditore. Come visto, di recesso si può parlare solamente nelle ipotesi in cui esso sia previsto nelle condizioni contrattuali oppure nei casi di acquisto a distanza o al di fuori dei locali commerciali, evenienze invero assai rare per la compravendita di automobili.


note

[1] Art. 1372 cod. civ.

Autore immagine: Pixabay.com

Quando si può annullare un contratto di acquisto auto?

Il contratto di acquisto di un'auto prevede che possa essere annullato, ma solo dopo che sia decorso il cosiddetto periodo di tolleranza dalla scadenza dei termini di consegna. In termini pratici si tratta di 60 giorni e sono applicati al momento della sottoscrizione dell'atto di acquisto.

Quando si perde la caparra per acquisto auto?

Semplicemente l'inadempiente perde la caparra data o deve restituire il doppio di quella ricevuta, non esistono altre opzioni.

Come si esercita il diritto di ripensamento?

COME SI ESERCITA IL DIRITTO DI RIPENSAMENTO E' molto semplice: il consumatore può recedere dal contratto con una dichiarazione unilaterale, senza penalità e senza alcun obbligo di specificare il motivo. Il venditore dovrà necessariamente restituire l'intera somma dell'acquisto.

Come annullare il finanziamento di un'auto?

Basta inviare formale disdetta entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto alla società finanziaria. La disdetta può essere inviata anche a mezzo fax o email ma deve comunque essere seguita da una raccomandata a/r nelle 48 ore successive.