Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Senza fretta e al tempo stesso senza dilungarvi nelle visite dei monumenti delle Cinque Terre ci vorranno 3 giorni. È la durata ideale per riuscire a visitare tutti e cinque i paesi, ammirare appieno l’architettura, visitare i meravigliosi sentieri delle Cinque Terre. Se volete anche riposarvi in spiaggia, visitare le città più vicine alle Cinque Terre, fare trekking per i sentieri più lunghi, allora dovrete fermarvi per più tempo, non vi annoierete!

Se volete visitare il Sentiero Azzurro, sarebbe meglio visitare tutte le tratte aperte in un giorno, dato che per accedervi occorre acquistare la Cinque Terre Card (prezzo nel 2022: 7,50 euro).

Cosa visitare in 3 giorni?

In tre giorni alle Cinque Terre potrete vedere tutto! Prenotate pure l’hotel in uno dei cinque paesi a scelta e leggete con attenzione il nostro sito.

Partite dalla descrizione di tutti i paesi delle Cinque Terre e dei sentieri famosi. Provate la cucina locale, vi consigliamo vivamente di cenare in uno dei ristoranti o bar nella parte alta di Vernazza.

Almeno una volta viaggiate via mare da un paese all’altro, ad esempio da Vernazza a Manarola, e ammirate la bellezza dei paesi dal ponte del battello.

Date uno sguardo alla pagina “Come trascorrere il tempo”, per qualsiasi età ci sono esempi di escursioni, consigliate dai turisti che hanno già visitato le Cinque Terre.

Create la vostra vacanza unica e originale alle Cinque Terre!

Dove è meglio soggiornare?

Sul nostro sito abbiamo analizzato in dettaglio la questione. La regola principale del soggiorno alle Cinque Terre è quella di prenotare in anticipo, meglio poi annullare la prenotazione in caso di cambi di programma che pagare un sovrapprezzo quando sono rimasti pochi posti disponibili. Maggiori informazioni alla pagina “In quale città soggiornare”.

Come risparmiare in treno

Alle Cinque Terre è molto utilizzato il biglietto speciale cumulativo, la Cinque Terre Card, un particolare biglietto di viaggio. Ci sono due tipi di biglietti simili: il primo include l’accesso ai sentieri pedonali brevi e i viaggi su autobus urbani, il secondo include gli stessi servizi con l’aggiunta dei viaggi in treno. Quindi, se in un giorno prevedete numerosi spostamenti tra i paesi, meglio acquistare la Cinque Terre Card. Così potrete risparmiare significativamente!

Testo stampato dal sito web www.bestofcinqueterre.com

Alberghi consigliati

Prestate attenzione ai seguenti alberghi, potrebbero interessarvi.

Lungo una parte della frastagliata costa costa ligure sorgono antichi villaggi di pescatori, caratterizzati da case colorate a picco sul mare che sembrano essere uscite da un quadro di un pittore. Il tutto racchiuso dall’abbraccio dei numerosi vigneti aggrappati ai ripidi terrazzamenti ricavati sulle colline. Stiamo parlando delle splendide e pittoresche Cinque Terre, cinque borghi rimasti completamente isolati fino alla costruzione della ferrovia nel 1874.

MonterossoVernazzaCornigliaManarola e Riomaggiore, sono i nomi di questi splendidi e caratteristici borghi che si susseguono da Nord a Sud nel raggio di circa 15 chilometri. Ci troviamo in un’area in cui l’uomo, per una volta, è stato in grado di instaurare una magnifica interazione con la natura e per questo motivo, dal 1997, è stata inserita tra i beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme a Porto Venere e alle isole Palmaria, Tino e Tinetto. Nel 1998 è stata istituita l’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, mentre nel 1999 è stato istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre, volti a proteggerne l’ambiente, il paesaggio, gli equilibri ecologici e i valori antropologici.

In questo articolo vi diamo tutte le informazioni per organizzare una visita alle Cinque Terre in autonomia e informazioni su come arrivare, come muoversi e dove dormire.

  • Quando andare alle Cinque Terre
  • Cosa vedere alle Cinque Terre: itinerario di due giorni
    1. Cosa vedere a Monterosso
    2. Cosa vedere a Vernazza
    3. Cosa vedere a Corniglia
    4. Cosa vedere a Manarola
    5. Cosa vedere a Riomaggiore
  • Cinque Terre Card: cos’è e come funziona
  • Come arrivare alle Cinque Terre
    1. Parcheggiare alle Cinque Terre
  • Trekking alle Cinque Terre: tutti i sentieri (con mappa)
  • Dove dormire alle Cinque Terre

Weekend alle Cinque Terre: cosa vedere e fare in due giorni

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: vista panoramica di Manarola

Quando andare alle Cinque Terre

Le Cinque Terre sono generalmente visitabili durante tutto l’anno, in quanto il clima è abbastanza mite anche nel periodo invernale, seppur piovoso. Noi vi consigliamo di scegliere un periodo di bassa stagione, magari ad inizio primavera o in autunno, quando il flusso turistico è decisamente minore rispetto all’alta stagione e alle festività. Avere i borghi e i sentieri quasi tutti per sé è il modo migliore per vivere le Cinque Terre fino in fondo, serenamente e con la pace e la calma che questi posti sanno regalare.

Gli unici momenti in cui vale la pena di visitare le Cinque Terre durante l’alta stagione o le festività, sono i seguenti eventi:

Presepe Vivente Più Grande al Mondo a Manarola: si svolge durante il periodo natalizio, di solito dall’8 Dicembre a metà Gennaio. L’idea nasce da Mario Andreoli che dal 1976 ha ideato più di 300 personaggi a grandezza reale, realizzati con più di 8 chilometri di cavi e illuminati da 17.000 lampadine.

Natale Subacqueo di Vernazza: si celebra il 25 Dicembre. Durante la festa i sub riportano in superficie la statua del Bambino Gesù, che viene poi trasportata fino in chiesa.

Festa dei Limoni a Monterosso: si svolge il terzo sabato di Maggio. Durante questa festa il borgo si tingerà di giallo e profumerà di agrumi. Per l’occasione verranno allestiti dei chioschi gastronomici dove troverete torte con crema di limone, marmellate, limonate, limoncino e tanti altri prodotti tipici del territorio a base di limone.

Corpus Domini e Infiorata a Monterosso: si svolge solitamente a Giugno. Durante l’evento viene realizzato un meraviglioso e variopinto tappeto di fiori su cui passerà la processione solenne del Corpus Domini.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Vernazza: Castello Doria con torre e Belforte

Cosa vedere alle Cinque Terre: itinerario di due giorni

Visitare le Cinque Terre non richiede tantissimo tempo, a meno che si desideri organizzare una vacanza rilassante e dedicare ad ogni borgo un’intera giornata. Se, come noi, desiderate organizzare un weekend fuori porta, due giorni sono sufficienti per visitare tutti e 5 i borghi dedicando ad ognuno il giusto tempo, senza correre.

Di seguito vi indichiamo un itinerario di due giorni alle Cinque Terre, visitandone 2 il primo giorno e 3 il secondo giorno. Potete tranquillamente invertire l’ordine a seconda dei vostri interessi. Per non far diventare troppo lungo l’articolo, per alcuni borghi troverete un itinerario in breve con un rimando ad altri articoli di approfondimento dove troverete informazioni più dettagliate.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Monterosso: vista sulla spiaggia Fegina dal sentiero panoramico

Cosa vedere a Monterosso

Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre e il primo ad essere stato documentato, nel 1056. Un borgo da un passato frastagliato, caratterizzato da un’economia fiorente messa a dura prova dai continui attacchi dei pirati. A tal proposito, nel X secolo, lungo tutta la fascia costiera furono costruite ben 13 torri di avvistamento, alcune delle quali sono visibili ancora oggi.

Il borgo si può dividere in due parti, il borgo vecchio e la zona Fegina, la più turistica e famosa, collegate tra loro da una galleria pedonale o un sentiero panoramico che costeggia il mare. L’antico borgo è senza dubbio la parte più bella, caratterizzata dalle tipiche case-torri colorate, viuzze acciottolate in cui avventurarsi e monumenti meravigliosi da visitare.

Nel borgo visitate la Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso, costruita tra la metà del XIII secolo e l’inizio del XIV, e l’Oratorio della Confraternita dei Neri, costruito nel XVII secolo in stile barocco. Passeggiando tra le viuzze del borgo raggiungete poi l’Oratorio della Confraternita dei Bianchi o di Santa Croce, risalente al XV secolo. Alla fine di Via Roma parte un sentiero che conduce al Santuario della Madonna di Soviore, raggiungibile anche in autobus da Piazza Garibaldi. Se non siete tirati con i tempi, vi consigliamo di visitarlo.

Lasciate il borgo e visitate il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco, situati sul Colle di San Cristoforo e raggiungibili tramite una breve ma ripida scalinata. Un’altra piccola scalinata porta al cimitero e all’antico Castello Doria, di cui oggi restano pochi resti. Scendete poi lungo il sentiero panoramico che costeggia il mare, passando accanto alla Torre Aurora.

Al termine del sentiero raggiungerete la spiaggia Fegina, la spiaggia più famosa delle Cinque Terre, con il suo iconico faraglione. Percorrete tutto il lungomare fino a raggiungere la fine della spiaggia, dove si trova la Statua del Gigante, raffigurante Nettuno.

Per approfondimenti su Monterosso vi rimandiamo al nostro articolo Monterosso: cosa vedere e cosa fare. Guida alla visita.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Cosa vedere a Vernazza

Vernazza è il secondo borgo delle Cinque Terre che si incontra partendo da Nord e, secondo noi, il più bello tra tutti. Non a caso, infatti, è considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia. Un borgo dalle origini antiche, che deve la sua fortuna al fatto di essere l’unico porto naturale della costa. Fu citata per la prima volta nel 1080, all’interno di un documento che nomina il Castrum Vernatio (Castello di Vernazza) come base marittima degli Obertenghi, signori del borgo che ne edificarono il primo sistema difensivo.

Perdetevi tra i caruggi del borgo e visitate la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, costruita nel XIII secolo sui resti di un precedente edificio. Oltrepassare la piazza e visitate il Castello Doria di Vernazza, con la sua torre di avvistamento dell’XI secolo, costruito su uno sperone roccioso a picco sul mare. Alla base del castello trovate il Belforte, un bastione quadrangolare risalente, si pensa, all’epoca del dominio genovese.

Risalendo le ripide scalinate del borgo, raggiungerete i resti di un tratto della cinta muraria che formava l’antica fortificazione, insieme alla Torre dell’ex Convento dei Padri Riformati di San Francesco. Qui troverete anche la Chiesa sconsacrata di San Francesco, edificata nella metà del XVII secolo. Se continuate lungo la breve scalinata in salita, raggiungerete un punto panoramico dal quale si gode di una splendida vista sul borgo di Vernazza dall’alto.

Nei dintorni di Vernazza potete visitare il Santuario di Nostra Signora di Reggio, risalente all’XI secolo. Il sentiero parte dalla stazione ferroviaria.

Per approfondimenti su Vernazza vi rimandiamo al nostro articolo Vernazza: cosa vedere e cosa fare. Guida alla visita.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Vista panoramica di Vernazza

Cosa vedere a Corniglia

Corniglia è l’unico borgo delle Cinque Terre che non si affaccia direttamente sul mare. Si trova sulla cima di un promontorio alto circa 90 metri ed è circondato da vigneti posti sui caratteristici terrazzamenti. Un borgo dalle origini antiche, probabilmente risalenti all’epoca romana, e il cui nome deriva dalla famiglia che all’epoca era proprietaria del territorio, la Gens Cornelia. Era famosa nell’antichità per il suo vino, come testimoniano alcune anfore vinarie ritrovate a Pompei, sulle quali era presente il nome di Cornelia.

Il borgo di Corniglia si sviluppa lungo il caruggio principale, Via Fieschi, che dalla Chiesa di San Pietro porta al belvedere della terrazza di Santa Maria, dove un tempo sorgeva una chiesetta caduta in mare a metà del XIX secolo. Se arrivate in treno, per raggiungere il centro storico di Corniglia dovete risalire lungo la Scalinata Lardarina, una scalinata di ben 382 gradini suddivisi su 33 rampe di scale. Se non avete voglia di faticare, potete prendere la navetta (inclusa nella Cinque Terre Card) che fa avanti e indietro dalla stazione al paese.

Iniziate la vostra visita proprio dalla Chiesa di San Pietro, uno dei monumenti in stile gotico ligure più interessanti delle Cinque Terre. La chiesa risale al 1334 e sorge sui resti di un’antica cappella dell’XI secolo, di cui rimane qualche traccia sul lato sinistro dell’edificio. La facciata è in pietra locale e ospita un bellissimo rosone realizzato nel 1351 in marmo bianco di Carrara. Sul portone d’ingresso si trova una lunetta con tre statue in marmo raffiguranti San Pietro, un devoto e una lapide trecentesca. All’interno ospita un fonte battesimale del XII secolo, alcune statue, un polittico sull’altare della navata destra e un dipinto seicentesco costituito da diciotto riquadri raffiguranti i misteri del Rosario ed il Giudizio.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: panoramica su Corniglia

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Dirigetevi poi verso il centro storico, passando dalla piccola Piazza Ciapara prima di imboccare la via principale di Corniglia. Poco più avanti raggiungerete Largo Taragio, una settecentesca piazza con al centro il Monumento ai Caduti e l’Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina. Quest’ultimo risale al XVIII secolo e presenta una facciata molto semplice, con un portale sormontato da una piccola nicchia con la statua di Santa Caterina e una finestra circolare. L’interno, ad aula unica, presenta un soffitto affrescato nel XVIII secolo e raffigurante il martirio di Santa Caterina d’Alessandria.

Dietro all’oratorio si trova una piccola piazzetta, conosciuta come La Terrazza, dalla quale si apre una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa. Terminate la passeggiata raggiungendo la terrazza di Santa Maria, che anch’essa regala una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa.

Poco distante dal borgo potete visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, o di San Bernardino, che secondo alcune fonti storiche sorse sulle fondamenta di un’antica cappella medievale. L’edificio attuale è il frutto di una ristrutturazione ottocentesca di una precedente cappella. Una leggenda narra che nel ‘700 gli abitanti di Corniglia, recatisi al santuario per restaurare un dipinto della Madonna, lo avrebbero trovato miracolosamente intatto. Potete raggiungere il santuario a piedi, prendendo prima il sentiero SVA (ex 2) che parte poco fuori dal borgo, vicino al parcheggio. Giunti in località Prevo, percorrete un breve tratto della statale fino all’incrocio con il sentiero 507, lungo il quale dopo poco troverete il santuario.

Se desiderate andare al mare, poco distante da Corniglia si trova la spiaggia di Guvano, forse la più bella di tutte le Cinque Terre. Potete raggiungerla tramite un sentiero abbastanza ripido che scende dal borgo oppure dalla stazione di Corniglia attraverso una galleria ormai in disuso. In alternativa potete fermarvi allo spiaggione di Corniglia, raggiungibile dalla stazione attraversando il Villaggio Europa, e alla Marina di Corniglia, raggiungibile con la scalinata che scende da Largo Taragio.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Cosa vedere a Manarola

Manarola, il secondo paese delle Cinque Terre arrivando da La Spezia, è il borgo più pittoresco con le sue case-torri colorate arroccate sul mare. Le prime testimonianze storiche su Manarola risalgono alla seconda metà del XIII secolo e sono legate alle vicende della famiglia dei Fieschi di Lavagna. Passato successivamente sotto al dominio di Genova, fu proprio in questo periodo che il borgo si sviluppò, diventando uno dei maggiori produttori di vino e olio. Ed è proprio da questa vocazione agricola che probabilmente deriva il suo nome, dal latino Magna Roea che indica la macina in pietra del mulino.

Il borgo si sviluppa attorno alla strada principale, che ripercorre il corso del torrente Groppo, oggi coperto. Dalla via principale si diramano numerosi caruggi e vicoletti in pietra in cui perdersi, che conducono alle case più in alto. Iniziate la vostra visita dalla piazza principale del borgo, che è curiosamente situata più in alto rispetto al resto dell’abitato, dove si affacciano gli edifici religiosi del borgo.

Visitate la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure. La facciata è molto bella e presenta un portale sormontato da una lunetta con bassorilievo raffigurante il Martirio di San Lorenzo e un grande rosone in marmo di Carrara del 1375. Il rosone è decorato da dodici colonnine con capitelli fogliati e da una corona esterna adornata con teste umane e di leoni. Al suo interno ospita un bassorilievo e un crocifisso del XV secolo e un trittico del XIV secolo raffigurante la Madonna con Bambino, i Santi Lorenzo, Caterina d’Alessandria e altri due santi. La torre campanaria trecentesca è distaccata dalla struttura principale e storicamente era una torre difensiva e di avvistamento.

Accanto alla torre si trovano l’Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata, di origine quattrocentesca, e l’antico Ospedale di San Rocco.

Scendete poi lungo Via Discovolo, la via principale del borgo, sulla quale si affacciano le caratteristiche case-torri colorate, arroccate su un promontorio roccioso. Lungo la via troverete il Museo dello Sciacchetrà, al cui interno ospita una mostra di oggetti per la produzione del vino, accompagnati da pannelli esplicativi davvero ben fatti.

La via termina alla Marina di Manarola, dove si trova il piccolo porticciolo e dove inizia un breve sentieri, sulla destra in direzione Corniglia, che porta a Punta Bonfiglio. Questo è il punto panoramico dal quale vengono fatte tutte le più famose foto di Manarola. Da questo punto si vedono i resti del bastione, costruito nel XII secolo, inglobato nelle abitazioni. Questa è l’unica testimonianza dell’antico castello duecentesco rimasta oggi, costruito per difendere il borgo dagli attacchi dei turchi.

Poco lontano dal borgo potete raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Volastra, risalente al XII secolo e di origine romanica. Al suo interno conserva un’immagine della Madonna risalente al XVIII secolo. Attorno al santuario aleggia una curiosa leggenda risalente all’epoca delle incursioni saracene. In quel periodo gli abitanti più ricchi di Volastra, per evitare che il luccichio attirasse i pirati, nascosero le campane del santuario sottoterra. Nonostante questo, il borgo fu attaccato ugualmente dai pirati che, non trovando niente di prezioso, lo distrussero. Molto tempo dopo in paese apparve un anziano signore, con uno strano accento, che raccontò di essere uno dei superstiti della razzia saracena e che ora, finalmente, poteva riportare alla luce le campane. Purtroppo però morì lo stesso giorno, senza rivelarne l’esatta posizione. Si narra che, nelle notti di tempesta, le campane suonino ancora.

Potete raggiungere il santuario a piedi in circa 1 ora, con il sentiero di 2 chilometri che parte dal parcheggio del borgo, oppure con l’autobus che in 10 minuti porta a Volastra.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: vista panoramica di Manarola

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Cosa vedere a Riomaggiore

Riomaggiore è il primo borgo che si incontra partendo da La Spezia. Secondo un’antica leggenda fu fondato nell’VIII secolo da un gruppo di profughi greci che, fuggendo dalla persecuzione dell’imperatore iconoclasta Leone III Isaurico, approdarono presso la punta di Montenero e fondarono degli insediamenti lungo il crinale. Fu soltanto dopo l’anno Mille che, protetti dalla potenza di Genova, gli abitanti cominciarono a lasciare i primitivi insediamenti a favore della costa, dando vita così al primo nucleo di Riomaggiore, situato dove oggi si trova il quartiere della Marina. In realtà però le prime notizie storiche sul territorio di Riomaggiore risalgono al 1251.

Iniziate la vostra visita dall’Oratorio dei Disciplinati di Santa Maria Assunta, edificato nel XVI secolo, molto semplice ed elegante. Al suo interno conserva una statua in legno della Madonna delle Catene in memoria degli abitanti che, nel corso dei secoli, subirono razzie e rapimenti durante le incursioni saracene, e un trittico a tempera raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni e Domenico, risalente alla seconda metà del XV secolo.

Continuando lungo la via principale, raggiungete la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340 e completamente rivisitata nel 1870. Dell’antico edificio oggi rimangono solamente due portali in stile gotico, decorati con elementi antropomorfi e zoomorfi risalenti all’epoca romanica, le monofore del lato destro e il rosone in marmo di Carrara. Al suo interno conserva un crocifisso ligneo del Maragliano e diverse tele risalenti al XV e XVI secolo.

Dalla chiesa proseguire lungo la scalinata in salita che conduce al Castello di Riomaggiore, edificato nel 1260 dai marchesi Turcotti, signori di Ripalta presso Borghetto Vara, e completato dalla Repubblica di Genova tra il XV e il XVI secolo, dopo il dominio di Nicolò Fieschi. All’inizio del XIX secolo, con Napoleone Bonaparte, l’area interna del castello venne riempita di terra e destinato a cimitero. Fu solamente nel XX secolo che iniziarono i lavori di recupero e, oggi, è sede di attività didattiche e culturali.

Accanto al castello si trova l’Oratorio di San Rocco e San Sebastiano, edificato nel 1480 come ringraziamento per la fine della pestilenza che aveva decimato la popolazione. A ricordo di questo periodo, sulla facciata si trova un’architrave in pietra dove sono scolpite le figure dei due Santi: San Rocco con i segni della peste e San Sebastiano trafitto.

Scendete nuovamente lungo la via principale, passando dal Municipio la cui facciata è decorata da un grande murales dipinto da Silvio Benedetto alla fine degli anni novanta. Benedetto è un pittore argentino incaricato, nel 1999, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre di creare un progetto chiamato Gli itinerari artistici del Parco Nazionale delle Cinque Terre, grazie il quale l’artista ha decorato le cinque stazioni ferroviarie. Scendendo fermatevi a visitare l’Oratorio di Sant’Antonio Abate, forse il più antico edificio del borgo risalente al XIII secolo, affacciato sullo stretto caruggio di Via Sant’Antonio.

Continuate a scendere fino a raggiungere il piccolo porticciolo di Riomaggiore, da dove parte una scalinata che conduce ad un punto panoramico. Da qui sono scattate tutte le foto cartolina più famose del borgo.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore

Cinque Terre Card: cos’è e come funziona

Se desiderate passare un weekend alle Cinque Terre, oppure fermarvi un giorno in più, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Card. Il ricavato delle vendite delle card è una sorta di autofinanziamento del parco, utilizzato per il mantenimento e il recupero del territorio nonché per consentire i servizi di mobilità all’interno del parco.

Ci sono due tipi di card: la Cinque Terre Treno MS Card e la Cinque Terre Trekking Card. La card che include l’utilizzo del treno costa un po’ di più, ma offre la possibilità di viaggiare in seconda classe sui treni che collegano i borghi delle Cinque Terre nella tratta Levanto-La Spezia (e viceversa). Se invece desiderare fare qualche trekking, va da se che la card che fa per voi è la Trekking Card. Informatevi però in anticipo sull’apertura o chiusura dei sentieri su questo sito. Può capitare che vengano chiusi, soprattutto dopo qualche giorno di forte pioggia.

Il costo della card varia a seconda della tipologia, della durata (da 1 a 3 giorni), del numero di persone e dell’età:

  • Cinque Terre Treno MS Card: 1 giorno € 16,00 adulti, € 10,00 dai 4 ai 12 anni, € 13,00 over 60 – 2 giorni € 29,00 adulti – 3 giorni € 41,00 adulti. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 42,00 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti.
  • Cinque Terre Trekking Card: 1 giorno € 7,50 adulti, € 4,50 dai 4 ai 12 anni, € 6,00 over 70 – 2 giorni € 14,50 adulti., € 7,20 dai 4 ai 12 anni, € 10,00 over 70. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 19,60 o di 2 giorni al costo di € 31,50 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti.

La card include l’accesso al parco, le visite guidate secondo la programmazione, la partecipazione ai laboratori di educazione ambientale, l’utilizzo dei bus all’interno dei paesi e sconti per alcuni musei. Include inoltre l’uso dei servizi igienici gratuitamente nei comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso.

Potete acquistare la card presso i centri accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre situati nelle stazioni ferroviarie dei vari paesi, all’Info Point di Levanto e presso alcune rivendite di Trenitalia. In alternativa potete acquistarla online su questo sito ed evitare la coda in biglietteria.

Entrambe le card sono nominative, vanno inseriti nome e cognome sul retro, e non possono essere cedute. La card utilizzabile sul treno deve essere inoltre convalidata alla macchinette di Trenitalia al momento del primo viaggio in treno.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Monterosso: spiaggia Fegina

Come arrivare alle Cinque Terre

Le Cinque Terre sono situate nella parte orientale della Liguria, a circa 85 chilometri da Genova e 10 chilometri da La Spezia, e sono facilmente raggiungibili sia con la propria auto sia con i mezzi pubblici. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Genova, Pisa e Milano, da dove potete poi proseguire con il treno.

Il mezzo di trasporto più comodo e più economico per visitare le Cinque terre è il treno. I borghi delle Cinque Terre sorgono tutti lungo la linea ferroviaria Genova – La Spezia e sono serviti da un treno ogni 30 minuti circa durante tutto l’anno. Da Milano Centrale partono dei treni Intercity diretti a La Spezia Centrale via Genova che fermano a Monterosso. Il treno impiega circa 3 ore senza cambi.

Da metà Marzo fino ad inizio Novembre invece è attivo il servizio aggiuntivo del Cinque Terre Express, al costo di € 4,00 a tratta (€ 2,00 per i bambini), con una frequenza di un treno ogni 15/20 minuti. Il biglietto è valido per una sola tratta, senza soste intermedie, e per 75 minuti dalla convalida. Inoltre, Monterosso e Levanto sono serviti da treni interregionali, rendendoli degli ottimi punti di partenza per visitare le Cinque Terre. Di seguito vi indichiamo le distanze tra un borgo e l’altro:

  • Monterosso – Vernazza: 4 minuti
  • Vernazza – Corniglia: 4 minuti
  • Corniglia – Manarola: 5 minuti
  • Manarola – Riomaggiore: 6 minuti

Se viaggiate in treno, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Treno MS Card di cui vi abbiamo parlato.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore

Da La Spezia è possibile visitare le Cinque Terre in autobus, con i bus di Explora 5 Terre, che permettono di visitare Riomaggiore, Manarola, Volastra, San Bernardino, Corniglia, Vernazza, Monterosso e tutti i Santuari delle Cinque Terre.

Un altro bel modo per raggiungere le Cinque Terre è il battello, in servizio da Marzo ad Ottobre, che vi permetterà anche di ammirare i borghi direttamente dal mare. I battelli collegano però solamente quattro dei cinque paesi, ovvero Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore (Corniglia non ha approdo diretto al mare), e partono da La Spezia, Levanto o Portovenere. Potete acquistare i biglietti solo nelle biglietterie vicino ai punti d’imbarco, non sono prenotabili e bisogna acquistarli il giorno stesso della partenza. Potete fare il biglietto giornaliero per visitare ogni paese. Trovate costi e orari aggiornati su questo sito.

Date un’occhiata a queste escursioni in barca con partenza da La Spezia:
1. Escursione a Vernazza e Porto Venere in barca
2. Escursione a Monterosso e Riomaggiore in barca

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Vista panoramica di tutte le Cinque Terre, da Riomaggiore a Monterosso

Potete raggiungere le Cinque Terre anche in auto, ma tenete presente che, soprattutto in alta stagione e per chi parte da Milano e provincia, la strada è molto trafficata e potreste metterci il doppio del tempo. Inoltre trovare parcheggio alle 5 Terre è abbastanza complicato, in quanto i posti sono limitati.

Da Milano ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 230 chilometri. Dovete prendere la A7 fino a Genova e poi la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto. Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 230 chilometri. Avete due modi a disposizione per raggiungerlo: A1 fino a Parma e poi A15 oppure A7 fino a Genova e poi A12 e A15. In entrambi i casi dovete prendere l’uscita di La Spezia e poi proseguire per la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre. Continuando per circa 18 chilometri dopo Riomaggiore, sulla stessa strada, potete raggiungere Manarola.

Da Torino ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 260 chilometri. Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25 e infine la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto. Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore e 50 minuti per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 287 chilometri. Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25, la A12 e infine la A15 fino all’uscita di La Spezia. Seguire poi la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Cinque Terre: vista panoramica su Corniglia

Parcheggiare alle Cinque Terre

In tutti i paesi delle Cinque Terre la maggior parte dei parcheggi è riservata ai residenti, pertanto la possibilità di trovare parcheggio, soprattutto gratuito, è piuttosto limitata. Sono disponibili alcuni parcheggi a pagamento, anch’essi però con posti limitati, abbastanza costosi. Di seguito vi indichiamo i vari parcheggi presenti nelle vicinanze dei borghi:

Monterosso: Località Loreto, il più comodo per visitare il centro storico (da Aprile a Ottobre € 2,50/h oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 oppure € 20,00 intera giornata). Località Fegina, situato di fronte alla spiaggia Fegina (da Aprile a Ottobre € 2,50/h dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 20,00 intera giornata).

Vernazza: il parcheggio più grande, a circa 1 chilometro dal paese, è il Parking Vernassoa situato sulla strada provinciale numero 51. È aperto 24 ore su 24 e mette a disposizione un servizio navetta gratuito (durata 5 minuti). Il prezzo è di € 2,00/h dalle 8.00 alle 20.00 oppure € 15,00 intera giornata.

Corniglia: lungo la strada verso il paese ci sono sia parcheggi a pagamento sia parcheggi gratis (fate attenzione però ai divieti). C’è inoltre un parcheggio a pagamento a 500 metri dal paese, vicino alla Chiesa di San Lorenzo (€ 2,50/h). Non ci sono navette fino al borgo, perciò dovete percorrere la strada di andata e ritorno a piedi.

Manarola: lungo la strada statale verso il paese si può sostare, ma dovete fare attenzione ai divieti. Noi abbiamo preferito parcheggiare al parcheggio all’ingresso del paese (€ 2,00/h oppure € 20,00 intera giornata). Ha posti limitati e spesso c’è da aspettare molto prima di riuscire a parcheggiare, soprattutto in alta stagione. C’è un servizio navetta ogni 30 minuti che porta in paese al costo di € 1,50.

Riomaggiore: qui è possibile parcheggiare lungo gli ultimi 2 chilometri di strada scendendo verso il paese, in entrambi i lati. Dovete però fare attenzione ai divieti, soprattutto gli ultimi 200/300 metri in quanto sono parcheggi riservati ai residenti. Se non trovate posto, c’è un autosilos a pagamento situato all’ingresso del paese (€ 2,50/h).

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Vista panoramica su Vernazza

Trekking alle Cinque Terre: tutti i sentieri

Se siete amanti dei trekking, alle Cinque Terre troverete pane per i vostri denti. All’interno del Parco Nazionale ci sono diversi sentieri, di diversa lunghezza e difficoltà, che collegano tutti i borghi e i luoghi nelle vicinanze, come Porto Venere e Levanto. Cliccando qui trovate la mappa interattiva di tutti i sentieri all’interno del parco. Vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Trekking Card in modo da risparmiare e avere accesso a tutti i sentieri all’interno del parco. Di seguito vi elenchiamo i sentieri che collegano i 5 borghi:

Monterosso-Vernazza: questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo. Il sentiero inizia nei pressi del centro storico di Monterosso, alla fine del golfo, ed è a tratti ripido e a tratti pianeggiante.

Vernazza-Corniglia: questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 4 chilometri. Il sentiero inizia dalla torre superiore delle fortificazioni del borgo e conduce inizialmente al punto panoramico Punta Palma, per poi passare dalla spiaggia di Guvano. Il percorso ha tratti ripidi e in salita e altri più semplici.

Corniglia-Volastra-Manarola: questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo. Il sentiero parte dalla stazione di Corniglia e sale lungo la Scalinata della Lardarina con ben 380 gradini. Se volete evitare la salita, potete partire dal paese prendendo la vecchia mulattiera che porta a Volastra e poi al Santuario della Madonna della Salute. Da qui il sentiero prosegue tra i vigneti fino a Manarola.

Manarola-Riomaggiore: questo sentiero è facile ed ha una lunghezza di circa 1 chilometro e mezzo. Meglio conosciuto come Via dell’Amore, è forse il sentiero più famose di tutte le Cinque Terre. Al momento però è ancora chiuso e si prevede la riapertura per il 2022. Il sentiero inizia dalla stazione di Manarola con una breve scalinata e prosegue costeggiando le scogliere a picco sul mare.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Mappa dei trasporti e dei sentieri delle Cinque Terre (clicca sulla mappa per ingrandirla)

Dove dormire alle Cinque Terre

Il punto migliore per dormire alle Cinque Terre, secondo noi, è Monterosso, dal quale poi potete visitare gli altri borghi spostandovi comodamente in treno. Monterosso è inoltre il borgo più grande e che offre una maggiore scelta di alloggi, che varia da hotel più o meno rinomati ai B&B un po’ più economici.

Clicca qui per prenotare il tuo hotel a Monterosso.

Cosa vedere alle 5 terre in 3 giorni
Vernazza: resti della cinta muraria

Se state organizzando un viaggio in Liguria, date un’occhiata anche ai seguenti articoli:

  • Monterosso: cosa vedere e cosa fare. Guida alla visita
  • Vernazza: cosa vedere e cosa fare. Guida alla visita
  • Lo spettacolo delle Frecce Tricolori, un orgoglio tutto italiano!

Quanto ci vuole per girare le 5 Terre?

Ci viene chiesto spesso: quanto tempo dovrei dedicare per visitare le Cinque Terre? Ecco la risposta: per poter apprezzare completamente tutte le Cinque Terre (camminando solo sui sentieri principali) e Portovenere idealmente avrete bisogno di tre giorni, senza considerare il mare.

Cosa non perdere alle 5 Terre?

Castello Doria..
Castello di Riomaggiore – Foto Wikipedia – D. Papalini..
Scalinata Lardarina..
Spiaggia di Fegina..
Statua del Gigante..
Chiesa di San Giovanni Battista..
Via dell'Amore..
Sentiero Monterosso – Vernazza..

Quanto costa 3 giorni alle 5 Terre?

Costa 18,20 euro (adulto 1 giorno), 33 euro (adulto 2 giorni) o 47 euro (adulto 3 giorni). Le Cinque Terre Card si possono acquistare presso tutte le stazioni ferroviarie nei centri info point del Parco Nazionale delle Cinque Terre e online.

Come conviene andare alle 5 Terre?

Il mezzo di trasporto più comodo ed economico per raggiungere le Cinque Terre è sicuramente il treno, lungo la linea ferroviaria Genova-La Spezia. Ogni paese delle Cinque Terre ha una stazione ferroviaria e sono tutti raggiungibili prendendo il treno-navetta.