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Energia elettrica, conviene il mercato libero o quello tutelato? Le differenze
04 ott 2022 - 06:30 10 foto
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Nel contesto del forte aumento del prezzo dell’energia, ci si chiede se sia meno costoso rivolgersi a una fornitura a maggior tutela - la cui fine però è vicina - oppure alle condizioni reperibili sul mercato: ecco quali sono le peculiarità dei due sistemi
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L’esplosione del prezzo dell’energia ha causato tra le altre cose l’impennata del costo delle bollette. L’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ha recentemente aumentato del 59% il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato a partire da ottobre. E prossimamente è attesa anche una forte crescita del costo del gas
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La situazione ha portato molti a chiedersi se in questo momento convenga maggiormente rivolgersi al mercato libero o a quello a maggior tutela per poter pagare una bolletta meno gravosa per il bilancio delle famiglie. Attualmente è ancora possibile scegliere l’uno o l’altro, ma non per molto
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Qual è però la differenza tra i due regimi? Chi è ancora sotto tutela paga secondo l'aggiornamento previsto ogni tre mesi del tariffario dell'Autorità per l'energia, l'Arera. L'ultimo aggiornamento comporta un aumento del 59% del prezzo dell'elettricità. Al contrario, chi è nel libero mercato paga secondo una tariffa che viene negoziata col fornitore
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Se il costo in bolletta nel mercato tutelato è aggiornato automaticamente da Arera, lo stesso non avviene per chi si rivolge al libero mercato: in quest’ultimo caso è il cittadino a dover negoziare un nuovo contratto con il fornitore - o con uno nuovo - per strappare condizioni più vantaggiose
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Quale dei due conviene attualmente di più? Una risposta arriva da Confcommercio, che ha chiesto la proroga del mercato tutelato per le microimprese, previsto per il 31 dicembre di quest’anno: "Gli incrementi oramai fuori controllo dei valori delle materie prime energetiche, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, rendono necessaria una proroga del termine"
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Confcommercio in una nota ha sottolineato che “il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa" e che "il mercato tutelato offre maggiori garanzie su prezzi"
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Una posizione condivisa anche dall’ Unione Nazionale dei Consumatori. Se, come dice Confcommercio, "il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa" per le famiglie "il confronto fra mercato libero e tutelato è ancora peggiore" ha detto il presidente Massimiliano Dona
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"Il Governo intervenga immediatamente”, ha chiesto l’Unione Nazionale dei Consumatori. “Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, per la luce una famiglia passa dal +57,3 del tutelato al +135,9 del libero, oltre il doppio”, ha detto ancora Massimiliano Dona. "Insomma, va rinviata la fine del mercato tutelato non solo per le microimprese ma anche per le famiglie. Lo chiediamo da tempo”
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Infine, ha detto ancora il presidente dell’ Unione Nazionale dei Consumatori, “sarebbe un suicidio eliminare il tutelato in questo momento di prezzi folli. La fine del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023 va come minimo allineata a quella della luce, programmata invece per il 10 gennaio 2024"
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