Auto usate a rate senza busta paga

È possibile acquistare un’auto a rate offrendo delle garanzie diverse dal cedolino: banche e finanziarie offrono dei prestiti mirati.

Sei stanco di dover chiedere l’auto ai genitori per qualsiasi cosa tu debba fare, che sia uscire con la fidanzata, fare un week end fuori con gli amici o andare a fare quelle collaborazioni che potrebbero tradursi in un buon contratto di lavoro. Vorresti comprarne una nuova (magari sfruttando qualche incentivo) e, ovviamente, hai bisogno di un finanziamento. Ti manca, però, un cedolino da offrire come garanzia alla concessionaria. E ti chiedi: come posso comprare una macchina senza busta paga?

Non disperare, perché ci sono diversi modi per ottenere in prestito i soldi che ti occorrono o per pagare l’auto a rate, anche se non hai un lavoro fisso, oppure hai solo un contratto a scadenza o di collaborazione. Esistono dei finanziamenti auto creati appositamente per chi si trova nella tua situazione o per chi, addirittura, è disoccupato e non ha uno stipendio ogni mese. Ma anche per gli studenti o, addirittura, per chi ha già la busta paga impegnata in un altro debito, come il mutuo per la casa, ad esempio. Ecco, quindi, le risposte per chi si domanda come comprare una macchina senza busta paga.

Indice

  • 1 Finanziamento auto senza busta paga: per chi
  • 2 Finanziamento auto senza busta paga: come
    • 2.1 Il modello Unico
    • 2.2 Le entrate sul conto corrente
    • 2.3 L’ipoteca della casa
    • 2.4 Il garante
  • 3 Finanziamento auto senza busta paga: i documenti

Finanziamento auto senza busta paga: per chi

Come abbiamo appena detto, esistono degli specifici finanziamenti auto per chi vuole comprare una macchina senza busta paga. Si tratta di una soluzione che le concessionarie o le banche propongono a determinate tipologie di clienti con poche garanzie in mano da offrire in cambio della possibilità di pagare l’auto a rate.

Possono, ad esempio, accedere a questi prestiti:

  • disoccupati;
  • liberi professionisti;
  • casalinghe;
  • studenti;
  • lavoratori occasionali o part-time;
  • dipendenti che hanno la busta paga vincolata su altri finanziamenti.

Tre i requisiti che, comunque, vengono chiesti a chi vuole questo tipo di finanziamento:

  • essere residente in Italia;
  • avere un’età compresa tra 18 e 75 anni;
  • essere titolare di un conto corrente bancario o postale.

Finanziamento auto senza busta paga: come

Quando andrai alla concessionaria a comprare la macchina, avrai scelto il modello e parlerai delle condizioni d’acquisto con il venditore, egli vorrà sapere, giustamente, come intendi pagare l’auto. Le possibilità sono due: che tu abbia chiesto alla tua banca un prestito auto e risolva in questo modo il problema, oppure che la concessionaria ti proponga una soluzione per poter chiudere l’operazione a rate anche se tu non hai una busta paga. Nel dettaglio, potrai ricevere una di queste offerte, giusto per citare le più frequenti.

Il modello Unico

Questa è la possibilità che i liberi professionisti o i giovani imprenditori hanno per comprare una macchina senza busta paga e con un reddito variabile, a seconda del tipo di contratto che hanno. Il finanziamento è vincolato, in questo caso alla dichiarazione dei redditi dei lavoratori autonomi tramite il modello Unico. È un modo per dimostrare alla concessionaria (e, soprattutto, alla finanziaria, che è quella che concede il prestito e alla quale bisognerà pagare le rate) le entrate che si registrano durante l’anno.

Va detto che alla finanziaria interessa non tanto il guadagno mensile del richiedente quanto la sua capacità di restituire il debito contratto. Quindi, vorrà sapere se le entrate di cui dispone gli consentono o meno di rispettare l’impegno preso.

Le entrate sul conto corrente

In alternativa, è possibile chiedere un prestito per comprare una macchina senza busta paga offrendo come garanzia le entrate più o meno fisse sul proprio conto corrente. Immagina, ad esempio, di avere dato in affitto un box o un bilocale: puoi destinare il canone che ricevi mensilmente al versamento della rata del prestito. In pratica, la macchina te la paga il tuo inquilino.

Lo stesso vale per chi ha un contratto a termine. È vero che quando non si ha un tempo indeterminato, non si sa mai che cosa può succedere alla scadenza. Ma è altrettanto vero che se ci sono stati regolarmente dei rinnovi, vale la pena correre il rischio per entrambe le parti. Anzi, visto quel che è diventato il mercato del lavoro, già metterci la mano sul fuoco con un contratto a tempo indeterminato comporta un certo pericolo di scottatura.

La banca ha la possibilità di controllare il tuo conto e di vedere se ti entrano regolarmente dei soldi, quanti sono e per quanto tempo ce li hai garantiti. Ed in base a quello, può decidere quanto rischia nel caso ti conceda il finanziamento.

L’ipoteca della casa

Altra possibilità per chiedere un finanziamento auto senza busta paga è quella di presentare come garanzia l’ipoteca di un immobile di proprietà di chi richiede il finanziamento. Ovviamente, purché non sia già impegnato in altri tipi di prestiti.

Citiamo l’ipoteca perché è un’opzione che esiste, non perché sia la più accettata dalla finanziaria o dalla banca, anzi. Il problema è che un’auto non costa così tanto come una casa (di norma, certo. Un bilocale può costare meno di una Ferrari). Di conseguenza, giusto per fare un esempio numerico, mettere come garanzia 100 per ottenere 30 diventa ingombrante per la finanziaria: se il debito non viene restituito, il creditore non potrà prendersi la camera da letto e il soggiorno, per dire, e lasciarti il resto della casa. È per questo che di rado viene scelta questa opzione.

Il garante

Più sicura la figura del garante. Si tratta di una persona che può essere in grado di pagare le rate al posto del titolare del prestito, nel caso in cui ci siano delle difficoltà. Naturalmente, a sua volta, deve avere dei requisiti per ricoprire tale ruolo, come ad esempio un contratto a tempo indeterminato o una pensione.

Finanziamento auto senza busta paga: i documenti

Che cosa ti verrà chiesto, a livello burocratico, per concederti un prestito auto che ti consenta di comprare una macchina senza busta paga? In realtà, oltre al documento di identità e al codice fiscale, le altre carte le abbiamo già citate. La banca o la concessionaria per conto della loro finanziaria possono pretendere di vedere il tuo contratto a tempo determinato, l’estratto conto per vedere quale tipo di entrate hai durante l’anno, il modello Unico della dichiarazione dei redditi nel caso tu sia un lavoratore autonomo, un professionista o un imprenditore per vedere il tuo giro di affari.

A ciò si può aggiungere la documentazione relativa ad eventuali altri impegni finanziari che hai contratto. Sarà facile (quasi sicuro) che la finanziaria si informi presso la Centrale dei rischi per verificare se il tuo nome è inserito nella lista nera dei cattivi pagatori oppure se la tua «fedina finanziaria» è pulita.


Come funziona il buy back auto?

Come funziona Con la formula buy back, firmando il contratto vengono stabiliti: L'importo dell'acconto, da versare in contanti o permutando la vecchia automobile. Il valore futuro garantito, ossia l'importo dell'eventuale maxi rata finale. Il numero e l'importo delle rate mensili.

Come comprare auto usata a rate?

L'acquisto a rate si basa su un metodo che prevede di firmare un contratto con il venditore con il quale si approva di acquistare un veicolo in un determinato periodo di tempo. In questo caso, sarà possibile l'utilizzo dell'auto dietro versamento di un canone mensile fisso fino al pagamento dell'intero importo.

Chi può fare da garante per un finanziamento auto?

Nella maggior parte dei casi la persona che può fare da garante in prestito è un familiare molto stretto (genitori, fratelli o sorelle), persone quindi disposte ad intervenire prontamente nel caso in cui tu non dovessi riuscire a sostenere il pagamento delle rate del finanziamento.

Quante buste paga servono per comprare un auto?

Se sei un dipendente pubblico o privato dovrai presentare il CUD e l'ultima busta paga. Un lavoratore autonomo con partita IVA presenterà il modello F24, mentre un pensionato mostrerà il cedolino o modello Opis; bollette relative alle utenze (luce, gas, ecc.); altri contratti di finanziamento in corso.