Frattura del metacarpo: cos’è?Posted at 10:15h in Uncategorized Show
Tra le fratture più comuni dell’arto superiore, la frattura del metacarpo consiste nella interruzione della continuità delle ossa metacarpali della mano. Facciamo, però, un passo indietro e capiamo bene cosa intendiamo quando parliamo di metacarpo. Le ossa metacarpali, più comunemente dette metacarpi, si trovano nel palmo della mano, più precisamente tra le ossa carpali e le prime falangi, e sono cinque per ogni mano. Inoltre, il metacarpo presenta tre distinte sezioni: quella centrale, quella all’estremità prossimale e quella all’estremità distale. Queste tre porzioni prendono anche, rispettivamente, i nomi di corpo, base e testa.
Le ossa metacarpali, quindi, sono cinque, ognuna di essa collegata con le diverse falangi. Delle ossa metacarpali sane sono fondamentali per una piena funzionalità delle mani. Quanti tipi ne esistono?Come anticipato, la frattura del metacarpo è fra le più comuni e ne esistono di diverse tipologie. Le più diffuse in assoluto, però, sono due, ovvero la frattura di Bennett e la frattura del pugile. Ma scopriamo più nel dettaglio di cosa si tratta:
Sono diversi i sintomi della frattura del metacarpo, tra i più frequenti si trovano:
CauseMolteplici sono le cause che possono dare vita ad una frattura del metacarpo. Tra le più comuni si trovano:
Ovviamente, la frattura del metacarpo può, inoltre, verificarsi a causa di un qualsiasi incidente o anche durante l’attività fisica. Tra gli sport che espongono maggiormente le persone a questo tipo di rischio sicuramente si collocano la pallavolo, il basket e il pugilato insieme a tutti quelli che vedono un’implicazione dell’arto superiore nell’attività svolta. DiagnosiPer effettuare una corretta diagnosi di frattura metacarpale oltre ad un esame esterno eseguito da uno specialista del settore, è fondamentale avvalersi anche di un esame RX, ovvero di una radiografia. Se necessario, la radiografia, e quindi “l’immagine della mano”, sarà acquisita in diverse proiezioni così da permettere di avere un quadro completo sul trauma occorso. Chi sono i soggetti più a rischioTra le possibili fratture della mano, quelle metacarpali ricoprono un’importante fetta delle lesioni, il 40% circa. Gli individui più a rischio sono rappresentati da coloro i quali praticano molta attività fisica – soprattutto quella che richiede l’impiego delle mani. Infatti, lo sport o anche i lavori di tipo manuale rappresentano dei fattori di rischio poiché espongono l’arto superiore ad eventuali traumi. Trattamento e curaIl trattamento della frattura metacarpale può essere sia di tipo chirurgico che non chirurgico, ovvero un trattamento di tipo conservativo. Ovviamente, solamente uno specialista è in grado di stabilire quale sia il trattamento più idoneo per il tipo di frattura diagnosticato, ma in ogni caso la scelta può dipendere da vai fattori, tra i quali:
Vediamo più nel dettaglio cosa si intende per trattamento non chirurgico e cosa per trattamento chirurgico.
RiabilitazioneSolamente un medico può stabilire quale sia la riabilitazione più idonea per una frattura del metacarpo che, come già anticipato, può essere di diversi tipi e causata da diversi fattori. In ogni caso, però, quando si tratta di frattura del metacarpo, la riabilitazione deve essere affidata a dei fisioterapisti specializzati nel trattamento della mano, che di concerto con il medico accompagneranno il paziente mediane appositi esercizi e terapie fisiche mirate verso il ripristino della funzione lesa. PrevenzionePer prevenire un’eventuale frattura del metacarpo bisogna semplicemente, per quanto possibile, fare attenzione e non esporre la mano a traumi diretti. Maggiore attenzione va posta quando si fanno sport e attività lavorative ad alto rischio di trauma. In questi casi, potrebbe essere consigliabile utilizzare protezioni adatte a prevenire eventuali lesioni alle ossa metacarpali. Quali sono le altre principali fratture della mano?
Perché devi rivolgerti a uno specialista della manoPer il trattamento di una frattura metacarpale è fondamentale rivolgersi ad uno specialista della mano. Grazie alle specifiche competenze nell’ambito dell’anatomia di tale distretto e all’esperienza nel trattamento dei problemi legati alla mano, infatti, un medico specializzato in questo ambito è l’unico in grado di assicurare la risoluzione del problema e ripristinare la migliore funzionalità della mano oggetto del trauma. Dove trovare il miglior centro specializzato nella frattura del metacarpo a RomaIn via Luigi Bodio, 58, a Roma, si trova il Centro di Chirurgia e Traumatologia della Mano. Il Centro è a tua disposizione h24 per la gestione di ogni tipo di trauma della mano con le tecniche diagnostiche e terapeutiche più all’avanguardia. Per ulteriori informazioni e chiarimenti non esitare a contattarci utilizzando l’apposito modulo presente in questa pagina. Come si cura la frattura del metacarpo?Nella maggior parte dei casi, una frattura della mano guarirà bene senza un intervento chirurgico. In tal caso, la terapia consiste in un gesso o un tutore o uno splint. Per fratture scomposte che non si riescono a ridurre correttamente (cioè se i frammenti non rimangono allineati) può essere necessaria un'operazione.
Quanto tempo gesso metacarpo?Infatti, in presenza di fratture stabili e non particolarmente gravi, i medici optano per l'applicazione, sulla mano del paziente, di una stecca gessata, da tenere in posizione per 2-3 settimane circa. In presenza di fratture stabili e gravi, è prevista l'ingessatura della mano interessata per almeno 4-6 settimane.
Cosa fare dopo aver tolto il gesso alla mano?Il protocollo riabilitativo dopo la rimozione del gesso prevede:. Trattare il gonfiore del polso con massaggio centripeto;. Magnetoterapia stimolare la rigenerazione dei tessuti;. Mobilizzazione attiva assistita e attiva contro resistenza di polso e mano;. Movimenti attivi di flesso-estensione del polso e della mano;. Come capire se è una frattura composta o scomposta?Nella frattura composta le due parti di osso rimangono nella loro sede anatomica; in caso di frattura scomposta i segmenti ossei perdono il loro allineamento e sono dislocati rispetto alla loro naturale posizione; la frattura esposta invece prevede una fuoriuscita dell'osso dalla cute, con una lacerazione della stessa.
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