Autodichiarazione del beneficiario che attesta il possesso di redditi imponibili

Autocertificazione reddituale: quando va utilizzata e come

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Descrizione

In questa scheda rendiamo disponibili per il download alcuni modelli di autocertificazione reddito, dei fac simile cioè attraverso i quali il cittadino può dichiarare, ai sensi degli artt. 45 e 46 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, la situazione reddituale o economica personale e/o del proprio nucleo familiare.

Scelta del modello autocertificazione redditi

I modelli disponibili in questa scheda sono diversi. Ad esempio il fac simile (c) riporta i dati relativi ai redditi percepiti dal solo dichiarante, specificando se essi derivano da attività d'impresa, da lavoro dipendente, da fabbricati e così via.

I fac simile (a) e (b), invece, riportano i redditi percepiti da ciascuno dei componenti il nucleo familiare. In particolare il fac simile (a) contiene una tabella con l'indicazione, per ognuno dei componenti il nucleo, delle seguenti voci:

  • nome/cognome
  • luogo e data di nascita
  • codice fiscale
  • rapporto di parentela
  • reddito imponibile.

Chiaramente ci si riferisce al reddito imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, risultante dall'ultima dichiarazione. I redditi vanno individuati sui modelli fiscali ufficiali: Certificazione Unica, Unico o 730.

Qualora uno dei componenti non abbia maturato alcun redditi, è sufficiente scrivere una frase del tipo "Non ha percepito redditi". A tal fine è possibile utilizzare anche questo fac simile di

  • autocertificazione reddito zero.

Quando è utile il modulo autocertificazione reddito

Tale autocertificazione serve per svariati scopi: ad esempio per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per beneficiare del gratuito patrocinio, per ottenere borse di studio, ecc.

La firma sulla dichiarazione

Ai sensi dell’art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, l'autocertificazione reddito è sottoscritta dall’interessato/a in presenza del dipendente addetto.

Se la dichiarazione viene trasmessa all'ufficio competente tramite posta ordinaria, fax o telematicamente, dopo averla firmata occorre allegare una fotocopia, non autenticata, di un documento di identità del dichiarante.

Quando utilizzare l'autocertificazione reddituale

Con la modifica apportata dall'art. 30 bis Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (cd. "Decreto Semplificazioni") all'art. 2 del DPR n.445/2000 (in vigore dal 15 settembre 2020) anche i privati sono tenuti ad accettare l'autocertificazione reddito. Dunque non più soltanto le Pubbliche Amministrazioni (comuni, province, regioni, camere di commercio, motorizzazione civile, prefetture, tribunali, inps, scuole e università, ecc.) e i gestori di pubblici servizi (Poste, Enel, ACI, Aziende del Gas, ecc.).

Dunque i privati (banca, assicurazione, aziende di servizi, professionisti, ecc.)  non hanno più la facoltà, ma l’obbligo preciso di applicare le misure di semplificazione documentale previste dal Testo unico sulla documentazione amministrativa.

Gli stessi privati hanno la possibilità di ottenere l’accesso ai dati in una modalità semplificata per la verifica delle dichiarazioni sostitutive di certificazione dei cittadini.

E' per questi motivi che abbiamo provveduto all'aggiornamento della modulistica.

Tags:  dichiarazione dei redditi isee

Documenti correlati

Come fare un autocertificazione di reddito?

Le dichiarazioni vanno presentate in carta semplice, compilando il modulo allegato o quelli disponibili negli uffici comunali o scrivendo su carta libera. L'autocertificazione deve essere firmata dall'interessato; la firma non deve essere autenticata e quindi è esente da imposta di bollo.

Cosa vuol dire titolare di redditi imponibili?

Il reddito imponibile è il reddito su cui il cittadino paga le imposte. Il calcolo della base imponibile è effettuato come segue: reddito imponibile = reddito complessivo – oneri deducibili – no tax area – deduzioni per oneri di famiglia. Al reddito complessivo bisogna quindi sottrarre le deduzioni e le detrazioni.

Chi non ha reddito può usufruire della cessione del credito?

La replica dell'Agenzia delle Entrate L'ente fa sapere al contribuente che, nonostante non percepisca un reddito, può beneficiare del superbonus proprio perché la Legge di Bilancio 2021 conferma le altre due opzioni:la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Chi non ha reddito può usufruire del superbonus?

Dunque, non è da ostacolo alla cessione o allo sconto in fattura il fatto di rientrare nella no tax area o di non possedere proprio redditi da tassare. Ciò vale anche per i lavori sugli edifici unifamiliari. Il Superbonus 110% spetta anche a colui che ha il solo reddito dell'abitazione principale.