Pierangelo bertoli eppure il vento soffia ancora

di Alberto Salerno

Pierangelo Bertoli pubblica l’album Eppure soffia nel 1976 e riprende alcune canzoni già incise nei dischi precedenti più alcuni nuovi brani (Sera di Gallipoli, Cristalli di memoria, Racconta una storia d’amore, Povera Mary, È nato si dice).

È il primo pubblicato per una grande casa discografica: il contratto con la Cgd era stato procurato a Bertoli da Caterina Caselli, moglie del titolare della casa discografica Piero Sugar, che conosceva il fratello del cantautore, Gianni, batterista nel suo gruppo.

Gli arrangiamenti sono opera di Gianfranco Monaldi.

Come raccontò il cantautore, le registrazioni iniziarono il 4 ottobre del 1976 ed il 5 novembre, giorno del suo compleanno, Bertoli si recò a rinnovare la carta d’identità, che venne inserita sulla copertina del disco, ma poiché anche questo disco, come i precedenti, uscì a nome Angelo Bertoli, “Pier” risulta vistosamente cancellato.

Fonte Testo Wikipedia

Pierangelo bertoli eppure il vento soffia ancora

Di mio posso dire di avere conosciuto Angelo e sua moglie quando ci vennero a trovare a Milano negli uffici della Nisa che allora erano in Via Pier Della Francesca. Oggi non ricordo più il motivo di quella visita, forse ci avevano proposto una co-produzione che poi non andò in porto. Ma ricordo bene la luce negli occhi di Angelo, quel suo sorriso, la calma con cui affrontava la conversazione. Oggi lo ricordo con voi in questo viaggio attraverso una nelle sue più belle canzoni: Eppure soffia.

“E l’acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi
La chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
Uccelli che volano a stento, malati di morte
Il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte”

Fin da queste prime righe si comprende subito il genere e lo stile scelti da Bertoli per caratterizzare il brano: un testo di denuncia, un’invettiva che descrive con estrema durezza i mali causati dall’uomo alla natura.

“Un’isola intera ha trovato nel mare una tomba
Il falso progresso ha voluto provare una bomba
Poi pioggia che toglie la sete alla terra che è viva
Invece le porta la morte perché è radioattiva”

La seconda strofa è un’altra “mazzata”, soprattutto quando dice esplicitamente che la terra, una volta viva, ora è radioattiva.

“Eppure il vento soffia ancora
Spruzza l’acqua alle navi sulla prora
E sussurra canzoni tra le foglie
E bacia i fiori, li bacia e non li coglie”

Ma ecco che, dopo due strofe che ci descrivono un mondo ormai agonizzante, si apre un ritornello che riapre il cuore alla speranza. Che belle queste parole! Il vento che spruzza l’acqua alle navi sulla prora e poi le canzoni, le foglie, i fiori e i baci… tutti elementi carezzevoli e delicati.

“Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
Ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
Ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
E tutta la terra si è avvolta di un nero sudario”

Pierangelo Bertoli però non ci lascia cullare più di tanto, ed entra subito nel tema, continuando a denunciare i danni provocati dall’arrivismo. Addirittura ci fa osservare uno scenario quasi da post terza guerra mondiale.

“E presto la chiave nascosta di nuovi segreti
Così copriranno di fango persino i pianeti
Vorranno inquinare le stelle, la guerra tra i soli
I crimini contro la vita li chiamano errori”

Fantastica questa seconda strofa di rientro. Pierangelo Bertoli arriva persino ad immaginare che gli uomini siano così idioti da arrivare a inquinare i pianeti che eventualmente conquisteranno. Da sottolineare la bellezza della frase “i crimini contro la vita li chiamano errori”

“Eppure il vento soffia ancora
Spruzza l’acqua alle navi sulla prora
E sussurra canzoni tra le foglie
E bacia i fiori li bacia e non li coglie

Eppure sfiora le campagne
Accarezza sui fianchi le montagne
E scompiglia le donne fra i capelli
Corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora“

I due ritornelli finali tornano a farci sperare e sognare. Il secondo è particolarmente affascinante… come si fa a non restare affascinati dal “vento che accarezza i fianchi delle montagne… che scompiglia le donne fra i capelli… eppure il vento soffia ancora…”

Compositori: Pierangelo Bertoli
Testo di “Eppure soffia” © Sony/ATV Music Publishing LLC

Pierangelo bertoli eppure il vento soffia ancora
VIDEO “Eppure soffia” – Pierangelo Bertoli