C era una volta il west duello finale

Vai al contenuto

“C’era una volta il West”(1968), di Sergio Leone, il più grande western della storia del cinema mondiale, il momento più alto del western all’italiana. La costruzione di una ferrovia che attraversa tutta l’America alletta facce tagliate dal cinemascope: avidi magnati, killer a pagamento, banditi dai tratti picareschi e vedove consolabili. In difesa del gentil sesso e contro i cattivi compare un cavaliere senza nome ( Charles Bronson) con un conto da saldare a suon di armonica e pistola. L’epico duello tra Charles Bronson e Henry Fonda a fine film è arte cinematografica allo stato puro. Una delle scene più belle mai girate, accompagnata da un armonica e da un crescendo musicale unico. Lo scontro tra il passato e il futuro. L’epopea della fine di un’epoca quella del West americano, gli occhi della splendida Claudia Cardinale, le musiche epiche di Ennio Morricone: un capolavoro senza tempo.

�C'era una volta il West� in tv: il litigio tra Leone e Eastwood, i dubbi di Henry Fonda, il suicidio sul set, i 15 segreti

di Francesco Tortora

La pellicola diretta dal regista italiano nel 1968 � una pietra miliare del cinema. Indimenticabile la colonna sonora di Ennio Morricone 

Il duello finale tra Frank e Armonica � una citazione perfetta de �L'occhio caldo del cielo�, pellicola diretta nel 1961 da Robert Aldrich in cui si affrontano Rock Hudson e Kirk Douglas. Il film era uno dei preferiti di Bernardo Bertolucci, co-sceneggiatore di �C'era una volta il West�.

25 settembre 2022 | 08:00

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

Partecipa alla discussione

Caratteri rimanenti 300

Abbiamo mai guardato il capolavoro di Sergio Leone C’era una volta il West con un po’ più di attenzione rispetto a chi, semplicemente, si mette comodo sul divano preparandosi a gustare l’ennesima spaghettata western all’italiana, piena di sane scazzottate e duelli all’ultimo sangue con la pistola? Forse no. Altrimenti ci saremmo soffermati su alcune sequenze che, davvero, hanno fatto la storia del Cinema.

Il duello finale tra Armonica e Frank

C era una volta il west duello finale
Prendiamo, ad esempio, proprio il duello finale tra i due personaggi principali. Già nei primissimi istanti del loro incontro, il vero protagonista è lo sfondo: un intero cantiere che ha messo a ferro e fuoco il deserto polveroso, da cui nascerà la strada ferrata che porterà la cosiddetta ‘civiltà’. Su di esso si stagliano i due uomini, Armonica (Charles Bronson) e Frank (Henry Fonda).

I due cominciano subito a parlare, scambiandosi alcune frasi di circostanza piuttosto tipiche del linguaggio di genere; ma non è questo il punto. Essi sembrano ignorare quanto avviene alle loro spalle, come se quel mondo ormai non gli appartenesse più.

“Il futuro non riguarda più noi due. Io non sono qui né per la terra, né per il denaro, né per la donna. Sono qui solamente per te”, dice Frank.

Il susseguirsi delle inquadrature è di una lentezza esasperante; la cinepresa indugia tra primissimi piani e campi lunghissimi. Frank e Armonica sono fuori del tempo, in una dimensione altra, che appartiene oramai al mito o a un passato lontanissimo. Non lasciamoci fuorviare dalla nitidezza delle immagini, dalla perfezione dei singoli quadri: in questo film c’è ben più di una semplice storia, ancorché ben raccontata.

Morte, nostalgia e vendetta nella musica di Morricone

C era una volta il west duello finale
Ascoltiamo la musica, per esempio. Quando il duello finale ha inizio, sentiamo suonare un’altra volta il pezzo che accompagna ogni apparizione di Armonica: un brano che sa di morte, di nostalgia e di vendetta. Morricone è stato un’altra volta eccezionale. Ascoltiamo i pochi suoni intorno a loro, quando la musica cessa: il verso della cicala, lo stormire del vento, lo strisciare della serpe. Un gran silenzio che si staglia oltre questi due colossi del passato.

La fotografia, un’allegoria della morte

Ammiriamo la fotografia: quando Armonica ricorda l’uccisione del fratello, la cinepresa esegue un lento zoom all’indietro, che arricchisce l’immagine di sempre nuovi particolari. Alla fine, ne vien fuori una sorta di quadro emblematico, un’allegoria della morte: due cavalli, immobili, sotto un cielo irreale; cinque uomini, uno dei quali sta per essere impiccato; un arco di pietra, la cui presenza sembra quasi surreale in quel deserto di sabbia e di nulla.

La caduta dei Giganti, la fine di un’epoca

C era una volta il west duello finale
L’orizzonte si amplia, l’epopea si fa grande, universale. Quando poi Frank, colpito fatalmente, cade in terra con un tonfo, la sua caduta è la caduta dei Giganti, di Ettore trafitto a morte, di Orlando ucciso a Roncisvalle. A questo punto, noi sappiamo che la storia è finita. Il film è l’atto di chiusura di un genere, il western, ma non solo: è la fine di un’epoca, bene o male che sia, il canto funebre di un tempo che in fondo, in certi valori, ha fortemente creduto.

Così, mentre Armonica si allontana dal luogo del duello, non ci stupiremo più se, in sottofondo, continueremo a sentire il rumore della ferrovia. Il futuro avanza; il vecchio si mette da parte, lascia spazio a qualcosa di nuovo.

Guarda la scena

Come finisce il film C'era una volta il west?

Cheyenne crolla, rivelando che era stato colpito mortalmente durante lo scontro con la banda di Frank dal magnate Morton. Il treno di lavoro arriva e Jill porta l'acqua ai lavoratori ferroviari, mentre Armonica cavalca via con il corpo di Cheyenne.

Dove è stato girato il film C'era una volta il west?

A differenza della «trilogia del dollaro», girata esclusivamente in Spagna, Sergio Leone ha girato negli Stati Uniti alcune scene nell'iconica Monument Valley, uno dei luoghi preferiti del grande regista John Ford. «C'era una volta il West» è il primo "spaghetti Western" ad essere girato negli Stati Uniti.

Chi erano gli attori principali di C'era una volta il west?

Un film di Sergio Leone. Con Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Gabriele Ferzetti.

Chi ha musicato C'era una volta il west?

La sceneggiatura venne scritta da Leone e Sergio Donati, da un soggetto ideato da Leone, Bernardo Bertolucci e Dario Argento. Il film venne fotografato da Tonino Delli Colli e musicato da Ennio Morricone.