Cos’è un’iniezione?Per iniezione (popolarmente spesso indicata come puntura) s’intende la somministrazione di un farmaco attraverso la cute e negli spazi sottostanti con l’utilizzo di una siringa con annesso ago cavo. Il termine iniezione è di per sé molto generico, esistono infatti diverse tipologie e tecniche di iniezione, classificabili a seconda dello strato cutaneo che si vuole raggiungere. Show
iStock.com/studiocasper Iniezione sottocutaneaLa cute è costituita da due componenti principali: l’epidermide, strato più superficiale che fornisce protezione meccanica e aiuta a tenere lontani i microrganismi dal nostro corpo, e il derma, strato sottostante caratterizzato dalla presenza di reticoli di capillari e terminazioni nervose sensoriali che si distribuiscono alla superficie cutanea; questo secondo strato ospita inoltre annessi cutanei come le ghiandole sudoripare, le ghiandole sebacee e i bulbi piliferi. iStock.com/Paladjai Al di sotto del derma troviamo il cosiddetto ipoderma, più comunemente noto come tessuto sottocutaneo o pannicolo adiposo sottocutaneo. Il tessuto sottocutaneo svolge un ruolo fondamentale nello stabilizzare la posizione della cute in relazione ai tessuti sottostanti, come i muscoli scheletrici o altri organi, ai quali permette movimenti indipendenti. Solo la parte superficiale di questo strato contiene arterie e vene di notevoli dimensioni, mentre la rimanente parte del sottocute contiene un limitato numero di capillari e nessun organo vitale; quest’ultima caratteristica lo rende un tessuto particolarmente adatto per la somministrazione di farmaci attraverso l’utilizzo di un ago ipodermico. Si parla di iniezione sottocutanea quando il farmaco che vogliamo somministrare deve raggiungere il sottocute. La via sottocutanea permette di ottenere un effetto sistemico, cioè in grado di influenzare l’intero organismo, ed è caratterizzata da un assorbimento lento ma costante nel tempo. Tra i farmaci somministrabili per via sottocutanea, i più comuni sono
Le principali sedi di iniezione per via sottocutanea sono:
La tecnica per la somministrazione di un farmaco per via sottocutanea prevede l’utilizzo di una siringa con ago cavo di lunghezza compresa tra 4 e 8 mm. A seconda della lunghezza dell’ago, due diverse inclinazioni possono essere utilizzate per iniettare il farmaco nel sottocute:
iStock.com/solar22 L’utilizzo della tecnica con plica cutanea è fortemente consigliata in persone particolarmente magre e nei bambini di età inferiore a 6 anni. In alternativa, sempre nel caso si utilizzino aghi di lunghezza superiore a 6 mm, è possibile effettuare l’iniezione sottocutanea senza eseguire la tecnica della plica cutanea, ma inclinando l’ago di 45°. In questo modo, è possibile raggiungere il pannicolo adiposo sottocutaneo anche senza “pizzicare” la cute e senza correre il rischio di pungere il tessuto muscolare sottostante. In caso di necessità di iniezioni sottocutanee ripetute, è importante variare la zona di somministrazione in modo ordinario, al fine di ridurre i danni ai tessuti, favorire l’assorbimento dei farmaci ed evitare il dolore. Il quantitativo di farmaco che può essere iniettato nel tessuto sottocutaneo è di 0,5-1 ml. Quantità maggiori necessitano di vie di somministrazione alternative, come ad esempio la via intramuscolare. Tecnica della plica cutaneaNel caso in cui si scelga di utilizzare la tecnica della plica cutanea, come suggerito per esempio dai foglietti illustrativi delle siringhe preriempite dei farmaci eparinici, è necessario posizionare indice e pollice della mano non dominante al di sopra della cute e “pizzicare” quest’ultima fino a costituire una plica. iStock.com/marvinh Questa tecnica permette di raccogliere il tessuto adiposo dello strato sottocutaneo all’interno della plica, garantendo così la puntura del pannicolo adiposo anche se si utilizzano aghi più lunghi di 6 mm. Una volta formata la plica, la puntura può essere effettuata con un’inclinazione di 90° rispetto al piano cutaneo. Quando si usano siringhe preriempite in genere si raccomanda di non espellere l’aria presente nella siringa prima dell’iniezione: questa procedura non solo non è necessaria, ma potrebbe compromettere il corretto assorbimento del farmaco nel tessuto sottocutaneo e il dosaggio somministrato. L’aria eventualmente contenuta nelle siringhe preriempite ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di scollare adeguatamente i tessuti sottocutanei per permettere un adeguato assorbimento del medicinale somministrato (fare comunque sempre riferimento al foglietto illustrativo o al medico in caso di dubbi). Procedura
Iniezione intramuscolareLa via intramuscolare permette di somministrare farmaci direttamente nel tessuto muscolare. Il muscolo è un tessuto riccamente vascolarizzato, motivo per cui questa via di somministrazione garantisce un assorbimento molto rapido ed un’azione sistemica. Tra i farmaci somministrabili per via intramuscolare, i più comuni sono i vaccini, gli antibiotici e gli antinfiammatori. La scelta della sede di iniezione deve essere effettuata sulla base dell’età della persona, della tipologia di farmaco da iniettare e della quantità di farmaco da somministrare. Lesioni, infezioni o cicatrici, nonché riduzione della massa muscolare o alterazioni della mobilità possono costituire una controindicazione per una sede specifica. Le sedi indicate per la somministrazione di un farmaco per via intramuscolare sono:
La sede deltoidea si colloca in corrispondenza del muscolo deltoide del braccio. Si tratta di una sede facilmente accessibile e comoda, idonea prevalentemente per piccole quantità di farmaco come ad esempio i vaccini. Tuttavia, il numero di iniezioni e il volume di liquidi che possono essere iniettati in questa sede sono limitati. Si tratta, inoltre, di una sede non utilizzabile nei bambini di età inferiore ai 18 mesi, poiché a questa età il muscolo deltoide non è ancora sufficientemente sviluppato. La sede dorsoglutea si localizza nel quadrante superiore esterno del gluteo. Tra tutte le sedi descritte è quella meno raccomanda a causa della presenza del nervo sciatico e dell’arteria glutea superiore nelle vicinanze del sito di iniezione, nonché un assorbimento relativamente lento dei farmaci iniettati rispetto alle altre sedi e l’elevato spessore del tessuto adiposo generalmente presente in questa zona. La sede ventroglutea è, invece, la sede preferenziale per le iniezioni intramuscolari. Si tratta di una sede costituita dalla sovrapposizione di due muscoli, ovvero il gluteo medio e il piccolo gluteo, generalmente ben sviluppati e lontani da nervi o vasi di grosso calibro. Si tratta inoltre di una zona dove risultano essere meno frequenti le complicanze da iniezioni intramuscolari ripetute come ascessi, danni nervosi o tissutali e dolore. La sede vastolaterale si colloca sulla faccia anteriore laterale della coscia. Si tratta, in genere, di un muscolo ben sviluppato, dunque ben accessibile e nel quale non decorrono nervi o vasi di calibro importante. La sede rettofemorale, localizzata sulla coscia a metà strada tra la rotula e la cresta iliaca superiore, è la sede di somministrazione preferenziale per i bambini di età inferiore ai 3 anni. Può essere utilizzata anche negli adulti, per i quali risulta essere la sede più facilmente accessibile per le autosomministrazioni. Tuttavia, è riferita frequentemente come una zona piuttosto disagevole. La tecnica di iniezione intramuscolare prevede l’utilizzo di una siringa con annesso ago cavo di lunghezza variabile tra 25 mm e 40 mm. Aghi di 25 mm vengono comunemente utilizzati per la sede deltoidea, in quanto il tessuto adiposo sovrastante è generalmente scarso, mentre risulta necessario l’utilizzo di aghi di lunghezza superiore in caso di iniezione in altre sedi nelle quali lo strato di tessuto adiposo che ricopre il tessuto muscolare risulti di maggiore spessore. ProcedimentoPer iniettare un farmaco nel tessuto muscolare, risulta necessario attraversare gli strati cutanei superiori e il tessuto sottocutaneo, motivo per cui l’ago deve essere posizionato a 90° rispetto al piano cutaneo della sede scelta. iStock.com/solar22 Al fine di garantire un corretto assorbimento del farmaco, evitando che questo si diffonda ai tessuti sovrastanti, le evidenze dimostrano che risulta efficace l’utilizzo della tecnica del tratto Z; quest’ultima consiste nello spostamento laterale della cute e del tessuto sottocutaneo sovrastante il sito di iniezione di circa un paio di centimetri prima di effettuare l’iniezione stessa. Questo spostamento dei tessuti sovrastanti il muscolo lascia un tragitto a zig – zag che sigilla il farmaco nel tessuto muscolare chiudendo la breccia scaturita dall’inserimento dell’ago. Si tratta di una tecnica che riduce al minimo l’irritazione locale dovuta al reflusso del farmaco nei tessuti sovrastanti, in particolare nel sottocute. Procedura
Iniezione intradermicaUn’ulteriore tipologia di iniezione è quella intradermica, rappresentata dalla somministrazione di un farmaco nello strato dermico della cute, appena al di sotto dell’epidermide. Si tratta di una via di somministrazione meno comune e utilizzata prevalentemente per
Le zone più frequentemente utilizzate per la somministrazione di un farmaco per via intradermica sono la porzione interna dell’avambraccio, la parte superiore del torace e la schiena, al di sotto delle scapole. La tecnica di iniezione prevede l’utilizzo di siringa con annesso ago cavo di lunghezza variabile tra 60mm e 1,6 cm. L’inclinazione da mantenere rispetto al piano cutaneo per garantire la corretta somministrazione del farmaco nel derma è, in questo caso, di 15° (alcune siringhe preriempite, come nel caso del vaccino antinfluenzale Intanza®, sono dotate di microago da 1.5 mm che prevede un’iniezione con angolo a 90°). L’iniezione di farmaci in questo strato cutaneo determina un assorbimento particolarmente lento, motivo per cui si tratta di una sede di iniezione riservata esclusivamente a farmaci specifici che necessitino di tempi di assorbimento molto lenti. In genere questo tipo di iniezione viene effettuata da personale sanitario adeguatamente addestrato e non è dunque raccomandata l’autosomministrazione al domicilio. Fonti e bibliografia
In quale punto del gluteo si fa la puntura?La zona normalmente considerata più adatta per fare un'iniezione è davanti al gluteo destro o sinistro. Di solito si immagina l'area di puntura come se fosse divisa in 4 quadranti: il punto giusto è il quadrato esterno superiore, al centro.
Come si fanno le iniezioni intramuscolo?Per preparare l'area su cui fare l'iniezione intramuscolare, si disinfetta con il tamponcino igienizzante. La zona del gluteo è molto adatta e di norma la zona scelta è distante dal nervo sciatico e dai vasi sanguigni.
Quanto deve entrare l'ago per Intramuscolo?La tecnica di iniezione intramuscolare prevede l'utilizzo di una siringa con annesso ago cavo di lunghezza variabile tra 25 mm e 40 mm.
Chi è autorizzato a fare iniezioni intramuscolari?Sicuramente l'infermiere non è solo la figura che esegue iniezioni intramuscolari, ma ha conoscenze teorico-pratico finalizzate alla prevenzione delle complicanze legate ad una procedura poco attenta.
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