Se l inquilino non fa la manutenzione alla caldaia

Se l inquilino non fa la manutenzione alla caldaia

Quando un appartamento viene dato in affitto, spesso e volentieri nascono delle controversie tra locatore e conduttore per gli obblighi che spettano a una o all’altra parte. Tra gli argomenti che più spesso sono fonte di discussione e contrasti ci sono sicuramente le varie spese di manutenzione o sostituzione dei dispositivi presenti nella casa.

In particolare c’è un argomento che è oggetto di discussione più di altri: la manutenzione della caldaia spetta al proprietario o all’inquilino? La risposta è: in base ai casi. Ci sono infatti diversi tipi di interventi sulla caldaia, che variano per tempistiche e importanza. Il carico maggiore delle opere di controllo caldaia è del conduttore, ma ci sono anche lavori che sono a carico del locatore. Insomma, non è per niente immediato capire cosa spetta a una o all’altra parte.

Il rapporto tra inquilino e proprietario, quindi, non è sempre dei più facili. Sono tante le questioni che possono far nascere uno scontro: se vuoi vivere un’esperienza d’affitto semplice e rapida in ogni passaggio, scegli Zappyrent! Siamo un portale d’affitti nato per semplificare i rapporti tra locatore e conduttore: pubblica gratis il tuo annuncio e scopri tutti i nostri esclusivi vantaggi.

Manutenzione caldaia e affitto: cosa spetta all’inquilino

Uno dei principi che regola i rapporti di affitto e quelli tra proprietario e inquilino è quello che prevede che le spese inerenti all’utilizzo e alla conseguente usura degli apparecchi spettino al conduttore.

Per questo motivo tutti i costi riguardanti l’uso quotidiano della caldaia, più i conseguenti controlli e manutenzioni, sono a carico dell’inquilino. L’inquilino, ovviamente, dovrà anche farsi carico di tutte le tasse riguardanti il consumo energetico. Vediamo nel dettaglio quali sono le tipologie di intervento, da effettuare con periodicità e puntualità per assicurarsi sempre un efficiente funzionamento della caldaia:

  • Il controllo fumi: è un intervento riguardante l’efficienza energetica della caldaia, per monitorare l’impatto ambientale della stessa. Il controllo fumi va fatto in ogni caso alla prima accensione della caldaia e dopo la sostituzione del generatore di calore. In base al tipo di apparecchio installato la periodicità dei controlli varia di conseguenza. Importante notare che la differenza si ha in base alla potenza dell’apparecchio e non alla tipologia di alimentazione:
    • Per le caldaie a gas, metano o GPL: sotto i 35kw, va fatto ogni due anni; tra i 35 e i 116 kw, ogni anno.
    • Per le caldaie a combustibile liquido: sotto i 35 kw, va fatto ogni due anni; tra i 35 e i 116 kw, ogni anno.
  • La pulizia: tra le più scontate, visto che è strettamente legata all’usura e all’uso che l’inquilino fa della caldaia, la pulizia riguarda le seguenti parti:
    • Bruciatore
    • Camera di combustione
    • Cappa camino
    • Elettroventilatore
  • Opere di manutenzione ordinaria;
  • Piccoli interventi di riparazione.

Manutenzione straordinaria della caldaia: compito del proprietario

Come abbiamo potuto vedere la pulizia della caldaia spetta all’inquilino, come del resto tutte le opere di manutenzione ordinaria. La differenza fondamentale per suddividere i compiti tra le due parti è infatti da ricercare nel rapporto ordinarietà/straordinarietà. Nel secondo caso infatti tutti gli interventi spetteranno al proprietario dell’immobile. Nel dettaglio:

  • Installazione della caldaia;
  • Cambio caldaia della casa in affitto;
  • Adeguamento della caldaia alle norme di legge;
  • Manutenzioni straordinarie varie.

In caso di rottura dell’impianto quindi toccherà al proprietario dell’immobile sostituirlo per intero con uno nuovo e funzionante, sia per l’eccessiva vecchiaia dell’impianto sia per un evento fortuito e improvviso (come un cortocircuito). L’unico caso in cui la sostituzione tocca all’inquilino e non al proprietario è se la rottura della caldaia è dovuta alla mancata manutenzione da parte dell’inquilino, che di conseguenza dovrà muoversi in prima persona per effettuare il cambio.

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La questione della manutenzione della caldaia in una casa in affitto è solo una delle tante che può causare problemi e discussioni tra proprietario e inquilino. Le locazioni possono infatti rivelarsi parecchio insidiose per tutti quei proprietari che si ritrovano ad avere a che fare con ritardi nei pagamenti, danni in casa o, caso peggiore, inquilini morosi.

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Chi paga la manutenzione annuale della caldaia Il proprietario o inquilino?

Le opere di manutenzione ordinaria, così come i piccoli interventi di riparazione dovuti a un uso quotidiano e che quindi causano un deterioramento del prodotto, spettano all'inquilino. Sempre a suo carico sono le spese di accensione stagionale della caldaia e di messa a riposo al termine della stagione invernale.

Chi controlla se ho fatto la manutenzione alla caldaia?

Chi si deve occupare della manutenzione, controlli e revisioni delle caldaie? L'esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell'impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al responsabile dell'impianto termico.

Quando sei in affitto e si rompe la caldaia chi paga?

Le spese a carico del proprietario sono: installazione e sostituzione della caldaia. adeguamento della caldaia e dell'impianto di riscaldamento per norma di legge. manutenzione straordinaria, riparazione guasti non dovuti alla negligenza dell'inquilino.

Quali sono i controlli obbligatori per le caldaie?

74/2013, che prevede l'obbligo di controllare i fumi ogni 2 anni per potenze inferiori ai 35 kW e se l'impianto è alimentato a combustibile liquido o solido. I controlli sono invece previsti ogni 4 anni se l'impianto è alimentato a Gpl per quanto riguarda tutti i tipi di caldaie domestiche e condominiali fino a 100 kW.