Non ce la faccio più con il mio cane

Ciao a tutti, mi chiamo Luisa e sono una ragazza di 23 anni. Sto male da tanto tempo, ho provato a migliorare la mia vita per sentirmi meglio ma è stato tutto inutile. Durante la mia infanzia i miei genitori litigavano spesso e spesso scappavano di casa. Tutte le volte andavamo a riprenderli e alla fine ho iniziato a sperare che divorziassero. Ma dopo 10 anni hanno finalmente smesso di scappare di casa. Non ho mai avuto molte amiche e quelle poche che ho avuto mi hanno abbandonato nel momento del bisogno e quando ne aveva l’occasione mi ferivano. Mi sono sempre sentita molto sola. La mia famiglia non ha voglia di uscire con me, sto sempre tutto il giorno chiusa in casa a guardare film o a piangere. Questa gran solitudine mi ha portato ad accettate di essere l’amante di un uomo dopo che lui mi ha chiesto di uscire. All’inizio con lui mi sentivo bene, mi riempiva di attenzioni e io ero felicissima ma poi lui ha iniziato a sentirsi in colpa, a trattarmi male e ignorarmi. Dopo un anno la situazione non è cambiata, anzi sta peggiorando. Molti cose che lui ha fatto mi hanno ferito molto e nonostante io abbia provato a parlargli non capisce di farmi male. Per sentirmi meno sola ho iniziato a uscire con un’amica che mi ha fatto molto male in passato, sembrava fosse cambiata. Mi ha detto di essere rimasta da sola e che per evitare nuovamente di rimanere da sola mi voleva far conoscere due suoi amici così da creare un gruppo e potere uscire insieme. Ma da 6 mesi lei sta uscendo con ip gruppo senza invitarmi e questo mi ha fatto sentire nuovamente da sola. Ho trovato un po’ di gioia nel cane di mio nonno, che da quando mio nonno è morto è rimasto da solo. Andavo da il cane tutti i giorni e mi sentivo bene, ma dopo 5 mesi ha iniziato a stare male e alla fine è morto. Sono passati due settimane dalla sua morte e io sono uscita di casa solo ieri per vedere la sua tomba. Le cose con quell’uomo stanno andando malissimo e io non voglio rimanere da sola. Ormai sto tutto il giorno nel letto, non riesco a dormire la notte e ho voglio solo smettere di provare tutto questo dolore.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Luisa, 

grazie per aver scritto. Le emozioni che descrivi sono molto forti e mi dispiace molto. Hai descritto molte esperienze negative in molti periodi della tua vita, hai descritto ricordi di quando eri molto piccola. Credo infatti che le emozioni che ora avverti in modo preponderante abbiano origini profonde che devono inevitabilmente essere approfondite. Sfrutta la forza che hai avuto per scrivere qua per valutare l'opportunità di chiamare un professionista qualora tu lo desideri puoi anche contattare un Consultorio che offre percorsi gratuiti.  

Resto a disposizione, 

Dr. Matteo Radavelli 

Non ce la faccio più con il mio cane

Gentile Andrea,

Dalla sua descrizione si osserva e traspare molta tristezza, mancanza di forze, forse anche delusione verso ciò che la circonda.

Lei intravede dietro questa grande e importante tristezza dei suoi lati positivi? Delle sue risorse? Lei lavora, studia, ecc.? 

Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia individuale dove rimettersi in gioco, dare maggiore attenzione a questa sofferenza, cercando anche di osservarsi da una nuova prospettiva per ritornare pian piano a credere in se stessa e a ritrovare la sua luce. 

Gli incontri sono coperti da segreto professionale e sono senza giudizio.

Cordialmente 

Resto a disposizione per eventuali richieste, dubbi, se volesse rispondere in privato alle domande poste e/o per un eventuale percorso.

Dott.ssa Federica Ciocca 

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo a: Torino, Collegno e online

Non ce la faccio più con il mio cane

Problemi problemi e problemi, non ce la faccio più...

Salve gente, sono un ragazzo che ha una serie di problemi e vorrei un attimo cercare di capire se tutto quello che sto attraversando in questo periodo sia normale oppure fà parte di condizioni disagiate... Faccio parte di una famiglia composta da 4 persone, io, mio padre, mia madre e mio fratello. Abbiamo tutti la maggiore età ma stiamo vivendo tutti davvero dei momenti pesanti e difficili. Mio padre lavora saltuariamente, è regolarmente messo in regola ed è un artigiano, mia mamma casalinga, mio fratello dà una mano a mio padre quando necessario ed io sono senza lavoro ed attualmente stò giornate intere chiuse in casa. Perchè rinchiuso in casa? Perchè non si può uscire tutti i giorni, c'è solo mio padre che lavora ed anche una semplice uscita diventa pesante per tutti. Tutto quello che fanno i comuni ragazzi per me è impossibile, anche mangiare un semplice panino fuori per svagare un pò o uscire e farmi un giretto al centro della mia città... anche questo è impossibile perchè consumerei benzina visto che abito a circa 15 km dal centro. Certe volte mi aiuta una mia amica, mi offre un panino e mi porta in giro per farmi svagare un pò ma, ovviamente non posso sempre far peso su di lei, anche lei ha i suoi problemi e forse anche per questo ci capiamo, abbiamo un legame abbastanza forte. Mia madre credo che stia attraversando dei seri problemi mentali. Tutto per lei è una tragedia, non sà gestire affatto i problemi che la vita di oggi giorno ci dà ed entra in panico per tutto, la notte non dorme e crea parecchio scompiglio in famiglia, ma ora vi racconto tutto più nei dettagli. Tutto il disagio iniziò qualche tempo fà, senza un preciso perchè, stavo studiando per prendere un diploma, mi piace parecchio la tecnologia e mi affascina parecchio, decisi di prendere un diploma che mi specializzasse in elettronica così mi misi subito sotto a studiare... I primi 2 anni godetti di una buona famiglia, il lavoro a mio padre andava bene e mia mamma non aveva ancora nessun problema mentale. Dal terzo anno in poi iniziarono i problemi, a mio padre iniziò a lavorare meno, i soldi non ci sono più bastati e mia mamma iniziò a subire i primi traumi dovuti al peso che mio padre faceva su di lei... anche su semplici acquisti. Questo peso mia mamma non lo sopportava, lei è una tipa che deve sempre vincere lei, la sua parola è legge e nessuno può permettersi di ostacolarla anche se quello che dice o fà è sbagliatissimo. Mia madre iniziò a stressarmi... Il costo dei libri, la benzina per arrivare a scuola, tutto quello che diceva mio padre in merito all'economia di casa iniziava a riversarsi su di me. Mio nonno iniziò ad ammalarsi in quel periodo, mia mamma dovette subire presto un altro trauma, che era la morte di mio nonno... Così iniziò a deprimersi, tutto per lei era motivo per piangere, qualunque cosa, anche una battuta che la faceva pensare il passato. Arrivò presto il periodo che in casa mia non si ragionò più, tutto era motivo di litigi, mia mamma litigava spesso telefonicamente con mia zia, forse anche per accaparrarsi i beni di mio nonno, stavano giornate intere al telefono di casa, a gridare a squarciagola come non mai, con quelle grida impressionanti non si poteva studiare, certe volte ero costretto ad andarmene a studiare da qualche amico per poter portare avanti i miei studi, ma tutto questo non era possibile, non era fattibile tutti i giorni, quando non era al telefono ed io stavo studiando, mia madre, nervosa come sempre veniva da me ad importunarmi, magari mi chiudevo in camera per studiare e lei, entrava e faceva un casino parlandomi dei suoi problemi, io ero costretto ad ascoltarla, spessissimo mi chiamava per stupidate, ancora oggi lo fà, vede qualcosa in tv, anche una fesseria assurda e mi chiama per vederla, e se non ci vai si mette a far casino, la mattina come dicevo parlava spesso al telefono con mia zia, le bollette lievitavano a dismisura e mio padre presto mi chiedette di tagliare il telefono, ma mia mamma si oppose perchè per lei era fonte di vita, lei come me era sempre rinchiusa in casa, la nostra condizione non era delle migliori e per lei anche parlare al telefono era uno svago. Il pomeriggio, quando tornavo da scuola per studiare, mi ritrovavo mia mamma che passava e ripassava nella mia stanza perchè ovviamente la mattina se la prendeva comoda a parlare al telefono, doveva rifare i letti e mille altre cose da fare... I problemi iniziarono a riversarsi anche su mio fratello minore... quell'anno venni bocciato e mio fratello decise addirittura di smettere di studiare. Lui ha la terza media a stento, ha provato quell'anno ad scriversi alle scuole superiori ma il clima di casa mia era ingestibile, non era possibile studiare, tanto ceh venni bocciato sia io che lui. Lui si fermo e non volle più sentirne parlare di scuola. Io invece mi ritrovavo al 4° anno con un quasi diploma tra le mani, decisi così di iscrivermi ad un istituto paritario, avendo un reddito bassissimo i miei vennero rimborsati presto della somma che spesero ed io ebbi anche la possibilità di recuperarmi quell'anno che all'istituto statale avevo perso con l'unico contro di ritrovarmi un diploma tra le mani che vale ben poco, ma questa è un altra storia... Tornando al vecchio discorso, mio fratello iniziò a lavorare con mio padre per 20 euro la settimana, ovviamente in nero, poverino tornava distrutto da lavoro e l'unica cosa che aveva in cambio dopo una settimana di lavoro erano 20 miseri euro perchè mio padre non poteva pagarlo. Io mi ritrovai a cercare lavoro dappertutto, lo trovai in un call center ma la favola durò relativamente poco... quando smisi di lavorare avevo ritrovato lo spirito giusto per iniziare a studiare di nuovo, così con i soldi che avevo messo da parte con quel lavoro decisi di iscrivermi all'università ma... anche qui la favola durò poco, ero felicemente fidanzato con una ragazza che mi fece credere nei miei mezzi, mi fece credere che fossi un tipo in gamba e devo dire che la cosa mi fece molto piacere, iniziai a prendere sicurezza nei miei mezzi, mi iscrivetti all'università ma non appena mia madre lo venne a sapere si oppose subito, non abbiamo i soldi per mantenerti gli studi, tu fai tutto di testa tua, iniziò ad insultarmi pesantemente, mio padre non era neanche daccordo con la mia scelta e presto dovetti abbandonare nonostante avevo dato materie. Mi ritrovai presto segregato a casa, sempre davanti al pc senza poter uscire di casa, in completa solitudine. I problemi presto si fecero sempre più pesanti, anche mia nonna morì e mia mamma cadde definitivamente in depressione. Adesso è sotto cura dal mio medico curante ma devo dire che non sempre la cura funziona, ci sono giorni in cui è paricolarmente allegra e ci sono giorni in cui la depressione l'assale e lei ricambia assalendo tutti noi. La mia ragazza trovò lavoro e presto si allontanò da me, ci lasciammo, mia mamma iniziò a litigare con i suoi fratelli e sorelle per le case di mia nonna, chi doveva prendersi più e chi meno... Dopo un anno di questa vita decisero di vendere le case di mia nonna e dividere tutto in parti uguali, così pesto mia mamma si ritrovò con una cospicua somma di denaro tra le mani, sembrava che i problemi si fossero risolti fin quando mio padre non ebbe la folle idea di acquistare una bottega, lui lavora in proprio ed pagava da parecchi anni l'affitto... Acquistò questa bottega e adesso ci ritroviamo senza una lira, mio padre che in questo periodo non stà lavorando e mia mamma esaurita che mi attacca per ogni cosa che faccio. Mi viene in mente un ultima vicenda... Mi sentivo solo, sempre in casa senza nessuno, e decidetti di acquistare un cucciolo, lo feci sapere ai miei e mia mamma al momento sembrò daccordo, dopo che presi questo cucciolo iniziò un calvario. Mia mamma essendo una maniaca delle pulizie ed il cucciolo essendo piccolo tendeva a sporcare in casa. Presto non lo volle più, ma io non voglio lasciare il mio cucciolo, ha diversi mesi che lo cresco come un figlio e lei lo vuole invece dar via, è diventata tipo gelosa del rapporto che ho instaurato con il mio cane. Mi ha detto addirittura, devi scegliere me o lui!! Ma vi rendete conto che proposta assurda? A casa mia non può entrare nessuno, un giorno decidetti di far entrare una mia amica a vederci un film seduti nel divano di casa e la cacciarono fuori senza alcun motivo, mio padre gridando come un pazzo e sbattendo le porte di casa le disse, io devo andare a dormire che domani lavoro e la cacciò... Come se non poteva dormire se ci stavamo guardando la tv. La faccia mi cadde a terra!!! Decisi così di non portare più nessuno in casa. Mi allontanai presto da tutti, i miei amici e le mie amiche. Vorrei tanto poter uscire da questo limbo ma è difficile, ho mandato curriculum dappertutto ma nessuno si è mai azzardato a chiamarmi. Se non trovo un lavoro non posso andar via di casa. Ho bisogno di uscire di svagare ma mentre i miei ex amici il sabato escono io sono costretto a starmene in casa perchè ho vergogna, giro con pantaloni strappati e magliettine che mi regalarono i miei amici, non ho soldi in tasca ed anche un semplice gelato il sabato per me è un problema, proprio ieri ne ho avuto un altra... Mia mamma mi ha detto di far uscire il cane, dovete sapere che tutto quello che dice deve essere fatto all'istante, io avevo il pc acceso e sapete che ci vuole qualche secondo prima che il computer si spenga, senza contare che dovevo mettere calzini, scarpe ed uscire... Me ne disse di tutti i colori, "sei in bast***o, ti odio, maledetto il giorno in cui sei nato, appena oggi esci di casa ti lascio fuori, te ne puoi andare... ecc ecc" lascio a voi l'immaginazione. uscii di casa e mi rimasi fuori fino alle 2 di notte in giro con il cane. Quando tornai a casa trovai mio padre coricato in cucina, anche lui me ne disse di tutti i colori perchè la colpa è mia che non ho uscito il cane subito... La colpa non è di sua moglie che è esaurita ma la mia che non ho uscito il cane quando diceva lei. Si alzò e se ne andò a dormire in officina... Ma vi rendete conto? Qualche giorno indietro in seguito ad una riparazione a titolo tecnico mi sono stati regalati dalla cliente 30€. Spesi quei soldi per comprare un pò di legno necessario per cosruire una cuccia per il cucciolo che è tenuto sempre fuori all'acqua ed al vento... poverino... Solo perchè acquistai questo legno capitò a casa mia l'inferno. Non si possono spendere soldi in questo modo, altro manicomio, altri gridi, un casino... Vi racconto solo l'utima e basta perchè altrimenti mi dilungherei un bel pò... ne avrei vicende da raccontare... Abbiamo una macchina tutta scassata, perde acqua e la temperatura sale spesso e continuo, un giorno che avevo la macchina io, vidi che la temperatura era alta, così decidetti di fermarmi in una fontana e mettere dell'acqua nel radiatore. Dopo qualche giorno Si porta la macchina mio padre e cede che la macchina è a secco di acqua e se la prende con me, come se fosse stata colpa mia che mi sono portato la macchina e non c'ho messo l'acqua... Sono stato accusato di qualcosa che avevo non avevo fatto, le avevo messo l'acqua, ma che colpa ne ho se la macchina perde acqua e dopo un giorno il serbatoio del radiatore è di nuovo vuoto? Non ce la faccio più credetemi, ogni secondo che passo qui dentro è un agonia, vorrei poter avere i soldi per andare via da qui! Ho bisogno di 1000 consigli, pareri ed altro. Accetto tutto, compreso le critiche, ma vi prego, aiutatemi!