Come si mettono le posate a fine pasto galateo

Sentendo parlare di galateo tanti storcono il naso. Pensando a quelle regole ormai antiquate che difficilmente si applicano ai tempi moderni. Ma in realtà il galateo è una sorta di manuale delle buone maniere. E quelle sono apprezzate in qualsiasi epoca, che sia il Novecento o il Ventunesimo secolo.

Una delle domande più gettonate è sicuramente quella che riguarda le posate. Sia per quanto riguarda la giusta mise en place che per la posizione in cui lasciarle a fine pasto. Infatti, non solo la posizione delle posate rivela a che punto siamo con il pasto. Ma serve anche per comunicare o meno il nostro gradimento.

Soprattutto nei ristoranti di lusso i camerieri fanno molta attenzione a come sono posizionate le posate nei piatti dei clienti. Principalmente per capire con un solo gesto se portare via o meno il piatto.

  • Secondo il galateo come si posizionano le posate a fine pasto?

Se il pasto è finito, comunicarlo è molto semplice. Basterà posizionare le posate alle ore 6:30. Cioè dritte, al centro del piatto, con i manici che toccano il bordo inferiore. Se il piatto è molto grande si può rischiare di avere la tentazione di posizionarle proprio al centro. Meglio ripensarci.

Se invece si sta solo facendo una pausa, magari per bere un sorso d’acqua, è del tutto diverso. Prendendo sempre in prestito le lancette dell’orologio per spiegarlo al meglio. Il coltello, con la lama rivolta verso l’interno va posizionato alle ore 4. Mentre la forchetta sarà sulla sinistra, a ore 8. Entrambe le posate rivolte verso il centro. Così non si rischierà di vedersi il piatto portato via da sotto il naso.

Mentre se si vuole mandare un messaggio diretto allo chef, esiste una posizione da usare. Molto simile a quella della pausa, ma con qualche modifica. La forchetta e il coltello questa volta si toccheranno. A formare una croce. Un messaggio molto chiaro. Il piatto non è piaciuto. Quindi meglio fare attenzione e non avvicinare troppo le posate se si sta facendo solo una piccola pausa.

Ed ecco secondo il galateo come si posizionano le posate a fine pasto. È chiaro che a fine pasto bisogna fare attenzione ai particolari. E ora che l’Italia si trova temporaneamente in zona gialla si può mettere in pratica quello che abbiamo imparato. Se si vuole approfondire, ecco come imparare ad apparecchiare la tavola come un vero guru del bon ton.

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Regole di bon ton a tavola: magari le conosci già tutte, ma per non incorrere in errori prima di alzarti, ecco quello che dovresti sapere sul galateo di fine pasto.

Secondo il bon ton, l’arte di stare a tavola è suddivisa in vari capitoli, che comprendono anche il galateo di fine pasto. I precedenti riguardano l’apparecchiatura della tavola e le norme di comportamento dei commensali e della padrona di casa. Ammettiamolo, quando si tratta di comportarsi con precisione, magari durante una cena importante, a tutte potrebbe venire un po’ di ansia, anche se abbiamo ricevuto un’educazione da perfette principesse (2.0, ovviamente).

Proprio quando il momento di lasciare la tavola si avvicina, è normale abbassare la guardia: è proprio in quel momento finale che si potrebbero commettere errori. Certo, si tratta di sbagli per i quali non verrai certo cacciata o condannata all’isolamento, ma dopo tanti sforzi per figurare come una lady, non vorrai mica cadere su errori evitabili, giusto? In fondo, per fortune, le norme del bon ton quando hai finito di mangiare sono poche e piuttosto semplici. Ecco qui come dovresti comportarti secondo le indicazioni del galateo di fine pasto.

Come finire un piatto

Prima di cominciare, forse è meglio fare una piccola premessa, che vale per il galateo di fine pasto come per altre. Il bon ton, questo codice di buone maniere fa parte della società in cui viviamo – non per niente, ogni cultura ha le sue linee guida dell’educazione. Poiché la buona educazione è quindi correlata alla società, inevitabilmente anche il bon ton, come la società stessa, può andare incontro a modifiche nel corso del tempo o diventare più morbido su certi punti.

Per esempio, secondo il tradizionale galateo di fine pasto, si dovrebbe lasciare un piccolo boccone nel piatto. Su questo punto, tuttavia, i tempi sono decisamente cambiati e, in genere, se avanzi qualcosa nel piatto adesso i casi sono due. Sei davvero sazia e non riesci a mangiare tutto, oppure hai faticato a mangiare il piatto che ti hanno servito e ti concedi di non concluderlo. Come vedi, in questo caso il galateo di fine pasto si è adattato alla riflessione contro gli sprechi, poiché quello che avanza nei piatti in genere viene buttato via (a meno che, probabilmente, tu non lo avanzi da sola e sai che lo finirai al prossimo pasto).

Scarpetta sì, scarpetta no

Altra regola del galateo di fine pasto su cui ormai si tende a essere più lassità è la scarpetta. Una volta era proibita, mentre adesso è un gesto che indica il gradimento verso il piatto e, quindi, dello chef che l’ha preparato. Rimane un gesto parecchio alla mano, soprattutto perché in genere si raccoglie il sugo con un po’ di pane, tenuto in mano.

Va quindi da sé che, se proprio proprio il contesto non troppo formale ti consente la scarpetta ma non vuoi comunque esagerare, potresti impugnare una forchetta per portarti alla bocca il pane della scarpetta. Diciamo che si tratta di un compromesso per rendere un pochino più elegante un gesto che per l’appunto è parecchio informale.

L’ordine dell’ultima portata

Questo consiglio ti può interessare se sei tu la padrona di casa e ti serve sapere in che ordine servire l’ultima portata. Secondo il galateo, dovresti portare in tavola prima il dolce (dessert), poi la frutta, e non viceversa come tendenzialmente si fa nelle nostre case.

Secondo il bon ton classico, infatti, la frutta è sempre l’ultima portata ad essere servita in tavola, dopo il dolce. Non è obbligatoria nei pranzi eleganti e la sera e non va mai offerta due volte.

Il caffè

A proposito di galateo di fine pasto (in evoluzione), il caffè è l’ultima cosa che viene servita, quindi dopo il dessert e dopo la frutta. La tradizione più rigida indica che il caffè vada servito in salotto, anziché in tavola, ma nel mondo di oggi, dove spesso nelle case ci sono ambienti unici, è consentito servire il caffè a tavola.

Posizione delle posate

Adesso veniamo alla questione maggiore del galateo di fine pasto. Sei pronta? Si tratta della posizione delle posate, che giocano un ruolo determinante per comunicare la tua attitudine rispetto al piatto che hai davanti.

La pausa

Prima di tutto, può succedere che tu non abbia ancora finito di consumare la portata, ma abbia bisogno di una breve pausa. Se quindi hai intenzione di riprendere a mangiare, dovresti disporre il coltello e la forchetta sul piatto: il primo a destra inclinato con la punta rivolto verso l’interno, mentre la seconda a sinistra, simmetricamente rispetto al coltello. In questo modo, non corri il rischio che ti venga portato via il piatto che stai ancora mangiando.

Se hai finito di mangiare quel piatto

Quando hai finito di mangiare e vuoi comunicare che ti possono portare via il piatto, dovresti posizionare le posate in un modo preciso. Secondo il galateo di fine pasto, dovresti posizionare entrambe le posate (coltello e forchetta) con il manico appoggiato al piatto come se fossero lancette dell’orologio e segnassero le ore 18:30. Per la precisione, il coltello a destra, con la lama all’interno, e la forchetta a sinistra, con le punte rivolte verso l’alto.

Alcune teorie (del galateo, ndr) sostengono, tuttavia, che entrambe le posate dovrebbero essere posizionate con il manico appoggiato al piatto indicando le ore 16:20. Altri ancora affermano che entrambe le posate dovrebbero essere invece posizionate con il manico appoggiato al piatto ad ore 15:15.

Non sai cosa fare? Attieniti alla regola generale e posiziona coltello e forchetta a indicare le 18.30. È senz’altro la posizione più corretta da un punto di vista funzionale: tenendo conto che il cameriere preleverà il piatto usato da destra, le posate non saranno d’intralcio alla presa. Per di più, è a scanso di equivoci, anche nel caso in cui la posata sia unica (in tutte le altre, infatti, sarebbe difficile capire se si tratta di una posizione di riposo o fine pasto).

Pollice su, pollice giù

La posizione delle posate, secondo il galateo di fine pasto, potrebbe comunicare anche se il tuo gradimento verso la pietanza consumata.
Se ti è piaciuto quello che hai mangiato, disponi forchetta e coltello parallelamente in senso orizzontale.
Se invece vuoi dire che non ti è piaciuto, dovresti posizionare le posate come se volessi fare pausa, ma incrociandole (a formare una X).

Il tovagliolo

Qual è davvero l’ultimo gesto che compi prima di alzarti da tavola? Se hai pensato al tovagliolo – che dovresti avere steso sulle gambe all’inizio del pasto – hai indovinato. Secondo il galateo di fine pasto, prima di alzarti non dovresti ripiegare il tovagliolo, ma semplicemente appoggiarlo alla sinistra del piatto.

Come si mettono le posate quando finisci di mangiare?

Se non abbiamo gradito la portata, le posate vanno disposte come nel caso della pausa (quindi inclinando sul piatto il coltello a sinistra e la forchetta a destra), ma questa volta facendole incrociare.

Come lasciare il tovagliolo a fine pasto?

Secondo il galateo di fine pasto, prima di alzarti non dovresti ripiegare il tovagliolo, ma semplicemente appoggiarlo alla sinistra del piatto.

Come mettere le posate per dire che hai gradito?

Mi è piaciuto Avete terminato una portata capace di conquistarvi? Potete comunicare il vostro gradimento in modo discreto disponendo coltello e forchetta parallelamente in orizzontale sulla parte centrale del piatto.

Cosa vuol dire incrociare le posate?

Incrociando le posate nel piatto (a “X”) significherà che non avete apprezzato il piatto che vi è stato servito, al contrario per manifestare il vostro gradimento le posate andranno sistemate in modo parallelo, a ore 9.15.