Come si calcola la pensione dal lordo al netto

La pensione si avvicina, si conosce il mese di accesso e anche l’importo lordo spettante ma ci preoccupa non sapere esattamente l’importo netto, ovvero quello che, escluse le tasse, entrerà mese dopo mese nel nostro portafogli.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buona sera nel 2022 dicembre andrò in pensione ( completo della finestra dei 3 mesi) con 43,10 mesi complessivi . Con moglie a carico avendo oggi uno stipendio medio di 1750 euro netti essendo un impiegato tecnico , l’ Inps mi ha detto che la mia quota di aggira in torno ai 1900 euro lordi , ma non so quanto potrà essere il mio netto. Grazie”.

Pensione dal lordo al netto

La pensione, come prima lo stipendio, è assoggettata all’IRPEF e, quindi, anche alle addizionali regionali e comunali. Ma al pensionato spettano anche le detrazioni sul reddito da pensione che, in sostanza abbassano l’IRPEF da versare.

Se l’unico reddito che avrà sarà la sua pensione, fare un conteggio sull’IRPEF che graverà sulla somma in questione non è difficilissimo.

Bisogna calcolare il reddito complessivo annuale moltiplicando il reddito lordo della pensione mensile per le 13 mensilità che andrà a ricevere durante l’anno: 1900 x13 restituiscono un reddito di 24700 euro l’anno. Questo significa che sarà assoggettato ad una aliquota IRPEF del 27% rientrando nel secondo scaglione di redditi.

L’IRPEF, infatti, è una imposta progressiva che cresce al crescere del reddito. Si paga in base allo scaglione di appartenenza in base al seguente prospetto:

  • fino a 15000 euro si paga il 23% di IRPEF
  • da 15000 a 28000 euro si paga il 27%
  • da 28000 a 55000 euro si paga il 33%
  • da 55000 a 75000 euro l’aliquota è del 41%
  • oltre i 75000 euro,invece, l’imposta sale al 43%.

Nel suo caso, quindi, sui primi 15mila euro è applicata l’aliquota del 23% (3450 euro di IRPEF) e sui restanti 9700 dovrà pagare una aliquota del 27% (2619 euro). L’IRPEF totale dovuta per la sua pensione è pari a 6069 euro. Ma questo importo è alleviato dalle detrazioni spettanti che per redditi superiore ai 15mila euro vanno calcolate sulla seguente formula: 1.297 x (55.000 - RC) / 40.000. A conti fatti le spetta una detrazione di 982 euro che va a ridurre la sua imposta a 5086 euro circa.

Se sua moglie è a suo carico deve considerare una detrazione per coniuge a carico che si aggira sui 700 euro annui e che abbasserebbe, ulteriormente, a 4386 le imposte sulla pensione.

A questa cifra deve aggiungere le eventuali addizionali regionali e comunali (che però hanno un peso lieve di poche decine di euro ogni mese ma non posso indicarle visto che varia in base alla Regione e al Comune di residenza). Senza le addizionali la sua pensione mensile netta dovrebbe essere di circa 1560 euro a cui, eventualmente, dovrà sommare l’assegno al nucleo familiare spettante per sua moglie.

Tenga presente che questo è un calcolo grossolano fatto solamente per darle un’idea di quello che accadrà all’importo lordo della sua pensione.

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Nel 2022 cambiano le procedure per il calcolo della pensione netta vista la riforma fiscale che rivede le tasse che si applicano sull’assegno disposta dalla Legge di Bilancio. Per calcolare l’importo netto della pensione partendo dal lordo è bene quindi essere informati su cosa cambia dal 1° gennaio 2022 per quanto riguarda le aliquote IRPEF, come pure per le detrazioni per redditi da pensione, anche queste riviste dall’ultima Manovra.

A tal proposito, di seguito faremo chiarezza sulle ultime novità spiegandovi passo per passo come fare per calcolare quanto effettivamente andrete a percepire di pensione, ossia l’importo netto, partendo dall’importo lordo indicato nel cedolino.

Come si calcola la pensione dal lordo al netto

Quali tasse si pagano sulle pensioni

Conoscere le tasse che “pesano” sulla pensione e quindi saper calcolare il netto dell’assegno è importante per avere consapevolezza fin da subito di quello che sarà ogni mese l’effettivo importo dell’assegno.

La pensione ha un netto e un lordo così come lo stipendio, pertanto anche questa è soggetta a tassazione IRPEF, imposta sul reddito delle persone fisiche. Per calcolare il netto della pensione è importante considerare che su questa si applicano anche le addizionali regionali e comunali che tengono conto della residenza del pensionato e in base a questa variano.

Il sostituto d’imposta per il titolare dell’assegno di pensione è l’INPS così che è l’Istituto che effettua la ritenuta IRPEF e trasforma la pensione da lorda a netta. Vi sono poi delle detrazioni per redditi da pensione che riducono il volume delle tasse dovute, come pure una no tax area entro cui non si paga alcuna imposta, o meglio dove le imposte vengono azzerate dalla detrazione.

La tassazione IRPEF, e questo va ricordato, è applicata solo alle pensioni di tipo previdenziale e non a quelle di tipo assistenziale come per esempio l’invalidità civile.

Pensioni, calcolo importo netto: le nuove aliquote IRPEF

Partiamo dalle aliquote IRPEF, modificate - insieme agli scaglioni - dall’ultima Legge di Bilancio 2022.

Queste variano a seconda dello scaglione di reddito al quale fanno riferimento; più questo sarà alto e maggiore sarà l’aliquota IRPEF da applicare, ed è per questo che chi percepisce una pensione elevata paga più tasse rispetto a chi ha un assegno più contenuto.

Nel dettaglio, le nuove aliquote IRPEF sono indicate nella seguente tabella.

SCAGLIONI IRPEF 2022
SCAGLIONIALIQUOTAIMPOSTA DOVUTA
Fino a 15.000,00€ 23% 23% del reddito
Da 15.0001 a 28.000€ 25% 3.450,00 + 25% sul reddito che supera i 15.000€
Da 28.001 a 50.000€ 35% 6.700€ + 35% sul reddito che supera i 28.000€
Oltre i 50.000€ 43% 14.400€ + 43% sul reddito che supera i 50.000€

Come si vede dalla tabella, l’IRPEF si applica in maniera progressiva.

Ciò significa che, ad esempio, sul reddito superiore ai 50mila non si applica interamente l’aliquota del 43%. Prendiamo per esempio un assegno di 80mila euro annui. Questo sarà così tassato:

  • i primi 15mila euro al 23%, quindi la tassazione è di 3.450€;
  • i successivi 13mila euro al 25%, per una tassazione di 3.250€;
  • i 22mila euro (fascia di reddito che va dai 28mila ai 50mila euro) al 35%, per una tassazione di 7.700€;
  • infine, gli ultimi 30mila euro che eccedono la soglia dei 50mila sono tassati al 43%, per un totale di 12.900€.

Complessivamente, quindi, la tassazione da pagare sugli 80mila euro di reddito annuo è pari a 27.300€. Queste però non sono le sole tasse da pagare sull’importo della pensione poiché ci sono da calcolare anche le addizionali regionali e comunali che, come tali, variano a seconda della zona in cui si risiede, così come le detrazioni per redditi da pensione.

Detrazione per le pensioni più basse

Quella risultante dall’applicazione delle suddette aliquote, però, è solo un IRPEF “lorda”, dalla quale bisogna sottrarre la detrazione prevista a seconda del reddito di riferimento. Detrazioni che, come anticipato, vengono riviste dall’ultima Legge di Bilancio, con un vantaggio per i pensionati i quali d’ora in avanti beneficeranno di un risparmio maggiore.

Come si calcola la pensione dal lordo al netto

Le detrazioni, però, si applicano solamente per quei redditi che complessivamente non superano i 50mila euro. Quindi, il pensionato dell’esempio precedente non avrebbe beneficiato di alcuna detrazione IRPEF per la parte eccedente la suddetta soglia.

Nel dettaglio, per i pensionati che percepiscono un assegno molto basso tanto da non raggiungere un reddito annuo di 8.500,00€ è prevista una no tax area; per questi assegni previdenziali, quindi, non si applica alcuna tassazione poiché la detrazione supera l’imposta sul reddito.

Vediamo quindi quali sono le detrazioni previste a seconda dello scaglione di reddito in cui ci si trova:

  • reddito inferiore a 8.500€: 1.955,00€ di detrazione;
  • reddito compreso tra 8.500€ e 28.000€: la detrazione si calcola tramite questa formula “700+(1.955-700)*[(28.000-RC*)/(28.000-8.500)]”;
  • reddito compreso tra 28.000€ e 55.000€: in questo caso la formula è la seguente “700*[(50.000-RC*)/(50.000-28.000)]”.

*Dove per RC si intende il reddito personale da pensione.

Come calcolare la pensione netta: un esempio pratico

Fatte queste dovute precisazioni possiamo vedere nella pratica come si calcola l’assegno mensile netto della pensione.

Prendiamo come esempio un pensionato che risiede nella Capitale e percepisce una pensione lorda di 40mila euro.

L’importo lordo è annuo, quindi per l’assegno mensile bisogna dividere il tutto per 13 mensilità (tredicesima compresa). Nel caso in questione, quindi, il pensionato ha un assegno mensile di 3.076€ lordi.

A questo però bisogna applicare l’aliquota IRPEF e la detrazione prevista. Procediamo con ordine, calcolando l’aliquota IRPEF totale:

  • 15mila euro al 23%, quindi 3.450€;
  • i successivi 13mila euro sono al 25%, per altri 3.250€;
  • i restanti 12mila euro (per arrivare a 40mila) sono al 35%, per un totale di 4.200€.

Complessivamente, quindi, l’IRPEF lorda è pari a 10.900€. Essendo lo scaglione di reddito compreso tra 28mila e 50mila euro, la formula per calcolare la detrazione prevista è la seguente:

700*[(50.000-40.000)/(50.000-28.000)]

Il risultato è di 583,33€. Quindi l’imposta IRPEF netta dovuta è pari a 10.316€, alla quale bisogna aggiungere le addizionali regionali e comunali che devono essere tuttavia riviste alla luce della riforma dell’IRPEF.

Prima di concludere è importante chiarire che nel caso di specie si considera un pensionato che non vanta familiari a carico e che non ha diritto a ulteriori detrazioni. Inoltre questo non deve avere altri redditi, poiché questi si sommerebbero ai redditi di pensione formando un unico imponibile IRPEF.

Quanto si toglie dal lordo per la pensione?

27% per tutti i redditi che arrivano ai 28,000 Euro. 38% per tutti i redditi che arrivano ai 35,000 Euro. 41% per tutti i redditi che arrivano ai 75,000 Euro. 43% per tutti i redditi che superano i 75.000 Euro.

Come si fa a calcolare l'importo della pensione?

Il calcolo della pensione finale si ottiene moltiplicando il montante contributivo (la somma di tutti i contributi versati dal lavoratore nel corso della carriera lavorativa) per il coefficiente di trasformazione relativo all'età in cui si va in pensione (conteggiando anche le frazioni d'anno).

Quanto si prende di pensione con uno stipendio di 2000 euro?

Su questo valore incide il coefficiente di trasformazione del 5,575%. Il 5,575% di 368.940 euro è 20.568 euro, l'importo lordo di un anno di pensione. Diviso per 13 mensilità è 1.582,18 euro lordi di pensione al mese, circa 1.250 euro netti, a fronte di uno stipendio di 2.200 euro.

Quanto si prende in meno con la pensione rispetto allo stipendio?

In questi casi, infatti, si parla di tasso di trasformazione ovvero il rapporto percentuale che c'è tra l'ultimo stipendio e la prima pensione. Solitamente, con il massimo contributivo (42 anni di lavoro), questo tasso di trasformazione restituisce una pensione che ha un importo pari al 70% dell'ultimo stipendio.