Vetro al posto delle piastrelle in cucina


Un appartamento di generose dimensioni in una palazzina degli anni '90 a Noventa Padovana.

La taverna al piano semi-interrato, che veniva usata come studio era giudicata troppo poco luminosa per l'utilizzo che aveva: lo studio di un'artista. Al piano superiore cucina e soggiorno separati non soddisfacevano…

Ho capovolto la situzione: al piano inferiore ho spostato la zona giorno con angolo cottura,

sostituendo le finestre a due ante con nuove più luminose finestre ad anta unica; mentre al piano superiore ho unito cucina e soggiorno creando un unico luminosissimo ambiente dedicato alla pittura… la passione della padrona di casa. Le irte scale rivestite in marmo, sono state riprofilate addolcendone la pendenza e rivestite di legno; Con lo stesso legno di rovere sono stati rivestiti tutti i pavimenti, ad eccezione delle zone più “umide” dei tre bagni, che sono stati completamente rimodernati.

Molti dettagli sono stati studiati e talvolta anche eseguiti materialmente da me: la “padrona di casa” è particolarmente esigente: mia madre.

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Quando si cucina, fuochi, pentole e schizzi d’acqua mettono a dura prova la nostra area di lavoro. Per questo la parete dietro fornelli e lavabo va salvaguardata con un rivestimento apposito: il paraschizzi (o backsplash).

Questo elemento funzionale è da tempo considerato una componete chiave nel design di una cucina e merita quindi la stessa attenzione che si dà a piano di lavoro, pensili e finiture. Se sul versante della praticità è consigliabile optare per rivestimenti resistenti e facili da pulire, come le piastrelle, su quello decorativo oggi le opzioni sono molteplici e ognuno può trovare la soluzione più in linea con la propria estetica.

Vale quindi la pena di prendere in considerazione questo elemento quando si progetta una cucina da zero o quando si desidera rinnovare l’ambiente. Che si decida di utilizzarlo per una porzione limitata di spazio verticale, dietro al piano cottura, o di rivestire un’intera parete, il paraschizzi offre un’opportunità in più per esprimere il proprio stile, attraverso materiali, colori e pattern. Ecco qualche idea a cui ispirarsi.

Con semplicità: dagli smalti alle resine

Vetro al posto delle piastrelle in cucina
Foto via keukenstudio.nl

Un’opzione immediata è la pittura. Certo, per definizione il paraschizzi è bistrattato da acqua, macchie d’olio e chi più ne ha più ne metta. Per questo sarà necessario utilizzare un tipo di pittura particolare (a meno di non affidarsi al vetro temperato).

Una valida alternativa sono gli smalti lavabili: oggi in commercio si trovano  soluzioni avanzate, dagli smalti che possono fornire una finitura antibatterica a quelli resistenti all’abrasione. Per look più minimal invece ci si può anche affidare alle resine e a rivestimenti effetto cemento.

Un look naturale: pietra e legno

Resistenza, texture e tonalità naturali fanno della pietra un perfetto candidato per il rivestimento della parete dietro il piano di lavoro. Anche qui le possibilità sono molteplici, dal marmo, con le sue eleganti venature, alle irregolarità del terrazzo veneziano. Per chi non sa rinunciare al calore del legno, da abbinare a piastre a induzione, esistono soluzioni sicure che permettono di impiegare questo materiale anche in una zona della casa particolarmente soggetta a macchie e usura come la cucina, come le vernici protettive.

Superfici riflettenti

Un paraschizzi in metallo compie sicuramente il suo dovere. Qualcuno potrebbe essere frenato dalla freddezza dell’acciaio inox ma ci sono tante opzioni, tra laminati e lavorazioni particolari, che possono fare di questo tipo di rivestimento un elemento decorativo più ricercato. E chi è sedotto dal riverbero creato dal metallo, può anche sperimentare con un backsplash a specchio, che riflette la luce e amplia lo spazio.

Un grande classico: le piastrelle

Vetro al posto delle piastrelle in cucina
Foto STUDIO125

È la scelta più diffusa quando si tratta di proteggere la parete della nostra postazione in cucina, grazie al perfetto connubio di igiene e stile. Forme, geometrie, fantasie e composizioni aprano la strada a infinite possibilità, dalle soluzioni più audaci nella posa ai pattern più classici, come cementine o piastrelle smaltate.

Carta da parati dietro i fornelli? Si può fare

Molti ancora non prendono in considerazione la carta da parati come candidato papabile per la funzione di paraschizzi. Eppure, oggi anche questo rivestimento fa il suo ingresso in ambienti come bagno e cucina e grazie a nuove formule impermeabili e resistenti può salvaguardare con successo la parete da umidità e macchie. In alternativa, può pensarci una lastra in vetro temperato a proteggere fantasie e colori del nostro wallpaper.

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Cosa si può mettere al posto delle piastrelle in cucina?

Per sostituire le piastrelle in cucina, il grès porcellanato o il laminam possono essere degli ottimi materiali per rivestire la parete. È il risultato di un mix di argille ceramiche, sabbia ed altre materie prime, ottenuto da diverse modalità, impasti e cotture.

Come rivestire parete cucina senza piastrelle?

Uno dei materiali più utilizzato come rivestimento della cucina senza piastrelle è il PVC. In questo caso ci riferiamo alle piastrelle in PVC adesive, che si possono attaccare sulle piastrelle vecchie semplicemente attraverso un adesivo, che richiede un'applicazione rigorosa e attenta.

Cosa mettere come Paraschizzi in cucina?

La resina è la soluzione migliore per chi vuole rifare la cucina e sostituire il paraschizzi presente in maniera facile, veloce e senza spendere troppo. La resina epossidica infatti ha un basso spessore, non ha fughe e può quindi essere messa sopra piastrelle o rivestimenti esistenti.

Cosa mettere dietro la parete della cucina?

Quando si cucina, fuochi, pentole e schizzi d'acqua mettono a dura prova la nostra area di lavoro. Per questo la parete dietro fornelli e lavabo va salvaguardata con un rivestimento apposito: il paraschizzi (o backsplash).