- Caldo o freddo, ma sappiamo come usarli ?
- Crioterapia
- Termoterapia
- Alternare caldo e freddo
- Suggerimenti
Caldo o freddo, ma sappiamo come usarli ?
Il caldo e il freddo sono comunemente raccomandati nel ridurre l’infiammazione e lenire il dolore dopo un trauma muscolare o articolare. Il caldo o termoterapia prevede l’uso di bottiglie di acqua calda, cuscini che possono essere scaldati nel forno a microonde o un bel bagno caldo.
il freddo o crioterapia viene utilizzata tramite bottiglie di ghiaccio, speciali cuscini raffredati nel freezer or acqua fredda.
In alcuni casi, alternare caldo e freddo, aiutare nel recupero andando ad aumentare l’afflusso sanguigno nel distretto danneggiato
Crioterapia
Applicare il freddo nelle prime 48 dal trauma, aiuta nel ridurre l’edema e l’infiammazioneIl freddo riduce l’afflusso di sangue nella zona colpita dal trauma. In questo modo si permette di ridurre l’infiammazione e il versamento all’interno del tessuto danneggiato. Inoltre è nota l’azione anestetica locale, che si crea rallentando i messaggi nocicettivi ( dolore) al cervello. Il maggior beneficio avviene, se applicato nelle prime 48 ore dal trauma.
Riposo, ghiaccio, compressione, elevazione ( RICE) è il trattamento standard e universalmente riconosciuto nei traumi sportivi.
Riposo, Ghiaccio, Compressione, Elevazione
Mai applicare a diretto contatto il ghiaccio con la pelle ma usare un panno
Come applicare il freddo
Alcuni esempi di come usare il freddo:
- Borsa di ghiaccio o il termogel applicato nella zona interessata per massimo 20 minuti, ogni 4-6 ore, per 3 giorni
- immersione nell’acqua fredda, mai ghiacciata, sempre al massimo per 20 minuti
- massaggiare delicatamente con un cubetto di ghiaccio l’area con dei movimenti circolari, massimo 5 minuti per 2-5 volte al giorno.
Nel caso di massaggio, il ghiaccio può essere applicato direttamente sulla cute, perchè non rimane sempre in un unico posto.
Quando usarlo
il freddo aiuta:
- Artrosi
- Trauma recenti
- gotta
- distorsioni
- tendiniti
Nel caso di artrosi, il mio consiglio, è di applicare il ghiaccio ad intermittenza ovvero su 10 minuti, toglierlo aspettare altri 10 minuti e poi di riapplicare il ghiaccio. Questo per 3-4 volte
Quando non usarlo
Il freddo non aiuta:
- Quando c’è un crampo, tende a peggiorare con freddo
- Se la persona è in ipotermia
- C’è una ferita aperta
- Se la persona presenta una patologia vascolare
- Se la persona è ipersensibile al freddo
Atleti professionisti usano immergersi completamente in vasche di acqua fredda, per ridurre l’indolenzimento tipico, di un’intensa attività sportiva, che si sviluppa nelle 24-48 ore dopo lo sforzo. Uno studio pubblicato dal Cochrane Library nel 2012, suggerisce che un bagno freddo (temperatura tra i 10-15 gradi) riduce l’indolenzimento indotto dall’esercizio rispetto al solo riposo
Termoterapia
Applicare caldo su una zona infiammata causa un aumento dell’afflusso sanguigno, dilatando i vasi e promuovendo il rilassamento muscolare. Migliorare la circolazione aiuta nell’eliminare l’acido lattico che si sviluppa durante lo sforzo. Il caldo è rassicurante, agisce come potente analgesico. Il caldo è estremamente efficace nel trattare dolori muscolari cronici
Come applicare il caldo
Alcuni esempi di come usare il caldo
- applicare borsa di acqua calda nella zona interessata
- immergersi in un bagno caldo con temperatura tra i 33 e i 38 gradi
- cerotti caldi che contengono sostanze che sviluppano calore
Gli impacchi caldi possono essere secchi e applicati per più di 8 ore mentre quelli umidi massimo 2 ore, quest’ultimi agiscono più velocemente. Il consiglio è quello di non applicare il caldo per più di 20 minuti , se non indicato diversamente.
Quando usarlo
- Artrosi
- Tendiniti, o infiammazioni croniche
- Riscaldamento della muscolatura prima dell’inizio dell’attività
- sollievo da spasmi, contratture muscolare a livello del collo e della zona lombare
Applicare il caldo al collo , aiuta nel ridurre gli spasmi e le contratture del collo che causano mal di testa ed emicranie. Nel 2006, un team di ricerca ha trovato che i pazienti con lombalgia che eseguivano esercizi e utilizzavano impacchi di acqua calda, sperimentavano meno dolore, rispetto ad un gruppo di controllo
E’ importante ricordare che l’efficacia del caldo dipende dal grado di lesione, dall’estensione e dal tessuto interessato
Quando non usarlo
il caldo non è raccomandato per tutti i tipi di traumi, come infezioni, scottature, o traumi recenti:
- se la pelle è infiammata, calda rossa
- se la persona ha una dermatite o una ferita aperta
- se la persona può essere insensibile al calore per una neuropatia perfierica
Chiedere sempre al proprio medico se usare caldo o il freddo nelle persone con patologie cardiovascolari o in caso di ipertensione. Eccessivo caldo deve essere evitato
Alternare caldo e freddo
Quando il freddo è applicato al corpo i vasi sanguigni si contraggono, avviene quello che è definito una vasocostrizione, la circolazione si riduce e il dolore diminuisce. Togliere il freddo causa vasodilatazione, per compensare le vene si espando. Con la dilatazione, la circolazione migliora e il sangue trasporta più sostanze che aiutano i tessuti a guarire.
Alternare caldo e freddo può essere utile:
- Artrosi
- indolenzimento muscolare dopo allenamento
Studi hanno dimostrato come in atleti professionisti, alternare bagni di acqua calda e fredda sono efficaci nel ridurre dolori muscolari e nel recupero più rapido.
Suggerimenti
il caldo non deve essere usato in acuto nei traumi, nelle ferite aperte, la temperatura deve essere confortevole e non bruciare.
Il ghiaccio non deve essere usato nelle contratture o nelIa muscolatura rigida, applicarlo sul collo o sulla zona lombare può solo che peggiorare il dolore.
Caldo e freddo può non essere consigliato per le persone con neruropatia diabetica o altre condizioni mediche che riducono la sensibilità al freddo e al caldo come la Raynaud’s
Può essere difficile capire quando il caldo o il freddo sia eccessivo
La scienza ha fermamente dimostrato i benefici della terapia con il freddo e caldo. Se correttamente applicata è un potente alleato nella cura.