Acetilene in bombole è un gas liquefatto

Le bombole sono recipienti in acciaio di forma cilindrica con la parte superiore ad ogiva. Ogni bombola è dotata di una valvola nella parte superiore. Sono utilizzate per contenere gas, siano essi liquefatti, compressi o disciolti. Sono considerati gas liquefatti quei gas la cui temperatura critica è maggiore ai -10°C (ex.: anidride carbonica, liquigas, cloro, gpl). I gas compressi sono quei gas che hanno una temperatura critica molto bassa, al di sotto dei -10°C (ex.: ossigeno, metano, azoto, idrogeno) e si conservano a 100-200 atmosfere, mentre i gas disciolti vengono mantenuti disciolti in solventi adatti, o perché non si possono comprimere visto che esploderebbero, come l'acetilene, oppure vengono usati disciolti per motivi pratici, come l'ammoniaca.
Ogni bombola ha punzonato sull'ogiva il gas al quale è destinata, il nome e la sigla del costruttore, il numero di matricola, la tara, la capacità in litri, la pressione massima di carica nel caso contenga gas compressi, il peso massimo di carica in Kg nel caso contenga gas liquefatti o disciolti e la data di collaudo e delle revisioni.
A seguito della norma UNI EN 1089-3, il sistema di identificazione tramite la colorazione delle ogive delle bombole è stato unificato. Questo per facilitare la circolazione delle merci tra i paesi CE. L'uso dei nuovi colori è obbligatorio dal 10 agosto 1999, e le bombole già in circolazione prima di tale data hanno dovuto adottare i nuovi colori in occasione della prima revisione periodica (2006). Prima di questa unificazione, la colorazione dell'ogiva andava ad indicare quale gas fosse contenuto all'interno delle bombole; invece, adesso, per i gas meno comuni la nuova colorazione indica solamente le caratteristiche del gas, cioè se è tossico e/o corrosivo, se è infiammabile, se è ossidante o asfissiante. I gas più comuni continuano ad essere contraddistinti da colori specifici (a volte la colorazione differisce da quella vecchia).

Gas e miscele Colore distintivo
Tossico e corrosivo Giallo
Infiammabile Rosso
Ossidante Blu chiaro
Inerte Verde brillante
Tossico e infiammabile Giallo e rosso
Tossico e ossidante Giallo e blu chiaro
Acetilene Marrone rossiccio
Ossigeno Bianco
Protossido di azoto Blu
Argo Verde scuro
Azoto Nero
Anidride carbonica Grigio
Elio Marrone
Aria o aria sintetica Bianco e nero
Miscela di elio e ossigeno Bianco e marrone
Miscela di ossigeno e anidride carbonica Bianco e grigio
Miscela di ossigeno e protossido di azoto Bianco e blu

Ovviamente, oltre all'ogiva colorata, le bombole presentano anche un'etichetta che riporta la denominazione del gas, la composizione di questo, il nome l'indirizzo e il numero di telefono del fabbricante o del distributore, i simboli di pericolo eventuali, le frasi di rischio, i consigli di prudenza e il numero CE per la sostanza singola, oppure l'indicazione "miscela di gas".
Le bombole vengono collaudate sia prima di essere utilizzate che nel periodo in cui sono utilizzate, nei periodi di revisione. Durante il collaudo vengono sottoposte a forti pressioni di prova. Per i gas compressi, la pressione di collaudo delle bombole è una volta e mezzo la pressione di carico. Quindi, se la pressione di carico di una bombola è, ad esempio, di 200 atmosfere, la bombola viene sottoposta a una pressione di prova di 300 atmosfere.
Per i gas liquefatti, la pressione di collaudo delle bombole varia a seconda dei tipi di gas che queste contengono. Ad esempio, la pressione di collaudo per l'ammoniaca è di 35 atmosfere, quella per l'anidride carbonica è di 250 atmosfere, eccetera.
Tutto questo per prevenire lo scoppio della bombola. Una bombola che scoppia può causare gravi ferite, poiché il gas che esplode proietta le schegge della bombola stessa molto lontano, e il violento spostamento d'aria provocato dall'esplosione può far riportare gravi danni. Senza contare il fatto che se la bombola scoppia in un ambiente chiuso e contiene gas infiammabile, si avrà un secondo scoppio, più violento del primo, dovuto alla miscelazione del gas con l'aria.
In caso di incendio, se nel locale sono presenti delle bombole, queste vanno fatte raffreddare gradualmente e poi trasportate in un luogo sicuro.
Non vanno mai messe bombole di ossigeno e bombole contenenti gas infiammabili nello stesso deposito chiuso e, soprattutto, le bombole che contenevano ossigeno non vanno mai riempite con gas infiammabili.

Che tipo di gas c'è nelle bombole?

La tradizionale bombola del gas include il GPL. Si tratta, quindi, di una miscela di idrocarburi in cui i composti principali sono il propano ed il butano.

A cosa serve l acetilene?

L'acetilene è un gas di combustione standard utilizzato con l'ossigeno per la saldatura dei metalli e il taglio dell'acciaio (processo ossiacetilenico o autogeno). Combinato con l'ossigeno puro, la sua temperatura di fiamma può raggiungere più di 3000°C (o 5400°F).

Quali gas contengono le bombole da sub?

Le bombole da sub generalmente contengono aria respirabile, ovvero una miscela di azoto (78%), ossigeno (21%) e altri gas (1%). È però frequente anche l'utilizzo di gas puri e, soprattutto, miscele diverse.

Come si distinguono le bombole di ossigeno e acetilene?

Come distinguere le bombole per non sbagliarsi con i collegamenti. Le ogive sono le teste delle bombole, da non confondere con le testate nucleari, sono distinguibili attraverso un codice colore: il bianco è per l'ossigeno ed il marrone per l'acetilene.