Salve, ho 29 anni ed esattamente un anno fa ebbi un'episodio di fibrillazione atriale. Show
Sono una persona ansiosa e ipocondriaca, per cui sono un po' di giorni che penso al tumore allo stomaco, la cui massa mi dilata lo stomaco, che poi batte sul diaframma e mi provoca anche tachicardie e aritmie, oltre ai fastidi che accuso. Sono in attesa della visita del cardiologo, ma nel frattempo ho un po' paura. Grazie a chi vorrà rispondermi La Sindrome gastro-cardiaca, conosciuta anche come “Sindrome di Roemheld-Techlenburg-Ceconi” o “Sindrome da iperdistensione gassosa del fondo gastrico”, è stata riportata per la prima volta da Ludwing Roemheld (1871-1938) alla fine del 1900. È poco descritta in letteratura, ma è ben nota a cardiologi e gastroenterologi. Indice
Cos'è la Sindrome gastro-cardiaca?La Sindrome gastro-cardiaca è caratterizzata da un complesso di disturbi cardiaci funzionali scatenati da una distensione gastrica. I sintomi cardio-respiratori sono spesso di tale intensità da allarmare il paziente che, nel sospetto di una reale patologia cardiaca, si rivolge immediatamente al cardiologo o al pronto soccorso. Una volta però esclusa una responsabilità cardiologica il paziente viene inviato al gastroenterologo per la diagnosi e il trattamento della patologia digestiva di base. Quali sono i sintomi?I sintomi della Sindrome di Roemheld, che compaiono generalmente dopo i pasti, sono diversi e variamente associati fra di loro:
È importante sottolineare che la sintomatologia non è determinata da alcuna patologia cardiologica, né i sintomi possono compromettere, con il persistere della sindrome, la funzionalità cardiaca. Quali sono le cause?Anche se non sono ben chiari i meccanismi attraverso i quali possano scatenarsi i riflessi gastro-cardiaci, sembra che la causa scatenante della Sindrome gastro-cardiaca sia un eccesso di aria nello stomaco ed in particolare nel fondo gastrico. Lo stomaco, fortemente disteso, può provocare un sollevamento del diaframma ossia di quel muscolo piatto, a cupola, che separa il torace dall’addome e gli organi toracici da quelli addominali. Il cuore, che è appoggiato sul diaframma ed è in stretta contiguità con il fondo gastrico, viene a sua volta spinto verso l’alto (Fig. 1). Questo spostamento del muscolo cardiaco causa l’attivazione di risposte “riflesse” (ossia attività indipendenti e involontarie) che possono portare alla sintomatologia precedentemente descritta. Indipendentemente dall’azione meccanica sul diaframma e sul cuore sembra, però, che la sola distensione gastrica possa attivare dei riflessi (detti “riflessi gastro-cardiaci”) che possono condurre all’avvio della sintomatologia. Fig.1. La freccia in giallo mette in evidenza lo spazio sottile (diaframma) che separa lo stomaco dal cuore. Per approfondire:Il peso sullo stomaco e la cattiva digestione Come si effettua la diagnosi?Per riconoscere la Sindrome di Roemheld non ci sono test specifici, ma si tratta di una “diagnosi di esclusione”. È indispensabile, in primo luogo, un consulto specialistico cardiologico per escludere un’eventuale patologia cardiaca. Dal punto di vista gastroenterologico, poi, bisogna ricercate e correggere eventuali patologie che possono causare o aggravare il meteorismo intestinale o alterare la motilità digestiva. Una volta escluse le patologie organiche cardiologiche e digestive il paziente non deve essere considerato (come spesso succede) un ipocondriaco, ma va sospettata tale sindrome funzionale e vanno messe in atto le adeguate misure per ridurre il gonfiore dello stomaco e promuovere un’efficace motilità digestiva, nel caso questa fosse deficitaria. Una conferma della distensione gastrica (a volte notevole) si può ottenere con una radiografia diretta dell’addome (Fig. 2) nel momento della crisi. Fig. 2. L’immagine radiologica mette in evidenza una forte distensione del fondo gastrico che sospinge il diaframma. La prevenzione della sindrome gastro-cardiacaPoiché, come già detto, la causa scatenante sembra essere legata alla distensione gastrica (spesso il paziente trova immediato beneficio con l'eruttazione!) bisogna "concentrarsi" sulle condizioni che possono determinare il "gonfiore dello stomaco". È importante, quindi eliminare alcune “cattive abitudini" sul comportamento a tavola, per poi passare a “cosa” si mangia. Ecco, in sintesi, alcune regole generali per evitare il "gonfiore dello stomaco":
Lo specialista gastroenterologo indicherà al paziente, sulla base della sua storia clinica, misure correttive specifiche e prescriverá se necessario un trattamento farmacologico mirato (procinetici, antimeteorici, ecc.). Se tale approccio dovesse risultare insufficiente o inefficace bisogna, allora, valutare lo stato psicologico del paziente e consigliare, ravvisandone la necessità, un supporto psicoterapeutico. Cosa fare durante una crisi?Prima regola è non farsi prendere dal panico. La cosa fondamentale è sapere che si tratta di un disturbo funzionale e che non può succedere nulla. La coscienza di quello che si ha è già una mezza terapia. Alcuni accorgimenti per controllare la sindrome:
Approfondimenti:
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I battiti cardiaci anomali possono essere legati allo stomaco essenzialmente attraverso due vie: In caso di ernia iatale a causa della pressione del diaframma sul cuore, in caso di reflusso gastroesofageo in seguito ad una stimolazione vagale che si riflette sul cuore.
Quando il cuore disturba lo stomaco?Un esempio è la sindrome gastro-cardiaca detta anche sindrome da iperdistensione gassosa del fondo gastrico, caratterizzata da un complesso di disturbi cardiaci scatenati da un aumento delle dimensioni dello stomaco, indotte da una eccessiva presenza di aria all'interno del viscere gastrico che si dilata influenzando ...
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Bisogna ridurre il meteorismo e favorire la motilità gastrica così da permettere lo svuotamento gastrico. Per farlo è necessario agire su tutti i fattori in gioco: alimentazione, funzionalità degli organi digestivi, somatizzazioni e blocco diaframmatico.
Che cos'è una bolla gastrica?La bolla gastrica è una raccolta di aria che si trova nella parte superiore dello stomaco, chiamata fondo dello stomaco, e che, in condizioni normali, non implica fastidi.
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