Che cosa si intende per malattia professionale

Cos’è la malattia professionale?

Per malattia professionale si intende la patologia contratta dal lavoratore a causa dell’esposizione per lunghi periodi a fattori presenti nell’ambiente e nei luoghi dove opera. Perché la malattia professionale venga considerata tale, deve esserci un rapporto di causa-effetto tra lo svolgimento dell’attività e la patologia che insorge.

Quali patologie sono considerate malattie professionali?

Le malattie professionali sono divise in tre categorie:

  • Malattie professionali con rischio di origine lavorativo elevato, di cui l’ernia discale, il tunnel carpale e la borsite possono essere alcuni esempi;
  • Malattie professionali con limitata probabilità di rischio di origine lavorativo. Tendinite del tendine di Achille, talagia plantare e la sindrome del tunnel tarsale sono fra queste;
  • Malattie professionali con rischio di origine lavorativa possibile. Tra quelle più comuni troviamo la Sindrome dello Stretto Toracico e il morbo di Dupuytren.

Gli obblighi del lavoratore

Il primo passo che il soggetto deve compiere se pensa che la patologia di cui soffre sia dovuta al suo lavoro, è rivolgersi al medico curante che, visitandolo, gli rilascerà un certificato medico che dovrà successivamente essere consegnato al proprio datore di lavoro entro 15 giorni. Quest’ultimo procederà a presentare la denuncia per richiedere il diritto di indennità all’INAIL.

Le malattie professionali più frequenti

Statisticamente le malattie professionali più frequenti sono quelle osteomuscolari, quelle dell’orecchio, quelle del sistema nervoso e del tessuto connettivo. Nel dettaglio, di seguito sono elencate le singole patologie più frequenti tra i lavoratori:

  • Ipoacusia da rumore
  • Ernia del disco lombare
  • Neuropatie periferiche
  • Sindrome di Raynaud
  • Tendinite del sovraspinoso, del capolungo bicipite e la tendinite calcifica
  • Sindrome del tunnel carpale

A quale specialista rivolgersi?

In caso di malattia professionale bisogna rivolgersi ad uno specialista in Medicina Legale.

La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae a causa del lavoro svolto.

Si differenzia dall’infortunio in quanto è l’effetto di una graduale, progressiva e lenta azione di fattori presenti nell’ambiente di lavoro che possono compromettere la salute.

La legge riconosce l’origine professionale per le malattie indicate in apposite tabelle ministeriali, che mettono in relazione le patologie con le lavorazioni esposte a rischio.

Il lavoratore che contrae una malattia professionale tabellata deve denunciare di aver contratto una malattia professionale e dimostrare di essere addetto, o esserlo stato, a una delle lavorazioni elencate nella tabella.

Il lavoratore che, invece, contrae una malattia professionale non tabellata – ossia non elencata nelle tabelle ministeriali – deve dimostrare l’origine professionale della stessa, provando che la patologia da cui è affetto è stata contratta a causa della propria attività lavorativa.

Malattia professionale: cosa fare

Per denunciare all’Inail la malattia professionale è necessario recarsi alla sede Inas Cisl più vicina.

Attraverso la consulenza di esperti medico-legali, si può accertare che la malattia sia connessa al lavoro e presentare domanda all’Inail per ottenere le prestazioni economiche.

L’Inail, ricevuta la denuncia di malattia professionale, verifica l’esistenza dei requisiti necessari per l’accoglimento della richiesta come il tipo di malattia, le lavorazioni svolte dal lavoratore che possono averla provocata e il tempo trascorso tra la cessazione dell’attività lavorativa e la denuncia. L’intervallo temporale è importante per stabilire se la malattia professionale può essere considerata tabellata o non tabellata.

Tramite il patronato Inas Cisl, il lavoratore può:

  • seguire l’evoluzione della pratica e presentare ricorso amministrativo in caso di mancato riconoscimento della malattia da parte dell’Inail;
  • valutare la possibilità di chiedere una revisione delle rendite già concesse, in caso di aggravamento delle proprie condizioni di salute;
  • ricevere assistenza legale in sede giudiziaria per eventuali cause per il riconoscimento dei propri diritti nei confronti dell’Inail.

Malattia professionale: aggravamento

La malattia professionale si può aggravare nel tempo.

In caso di peggioramento delle condizioni di salute del lavoratore che ha contratto una malattia professionale, attraverso il patronato Inas Cisl è possibile richiedere la revisione delle rendite già concesse.

La revisione, oltre che dal lavoratore, può essere disposta direttamente dall’Inail, entro 15 anni dalla decorrenza della rendita, con cadenza annuale per un massimo di 15.

La prima domanda può essere presentata:

  • dopo 6 mesi dalla data di cessazione del periodo di inabilità temporanea assoluta (se c’è stata astensione dal lavoro);
  • dopo 1 anno dalla manifestazione della malattia (se non c’è stata astensione dal lavoro).

Se si tratta di patologie neoplastiche, di silicosi o asbestosi o di malattie infettive e parassitarie, la domanda di aggravamento può essere presentata anche oltre i limiti temporali previsti (15 anni), con scadenze quinquennali dalla precedente richiesta, solo per ottenere la rendita.

Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.

Che cosa è una malattia professionale?

La definizione di malattia professionale presenta diversi livelli di specificità a seconda dei contesti: preventivo, assicurativo, epidemiologico. Una definizione generale può essere: "qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa".

Quando viene considerata malattia professionale?

"La malattia professionale è una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull'organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l'infermità in modo esclusivo o prevalente.

Come si riconosce la malattia professionale?

Definizione di malattia professionale. Per le malattie professionali, quindi, non basta l'occasione di lavoro come per gli infortuni, cioè un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo, ma deve esistere un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia.

Quali possono essere le malattie professionali?

Le malattie professionali sono malattie che si contraggono a causa dell'esposizione a specifici rischi presenti nell'am- biente di lavoro, come la sordità da rumore, la dermatite da contatto, le malattie polmonari da polveri, le intossicazioni da sostanze chimiche nocive, ecc.

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