La lampada per unghie asciuga lo smalto normale

Tecnologia: UV o LED?

Lampada LED o lampada UV per unghie: quale scegliere? Cerchiamo di capire insieme quali sono le principali differenze al fine di effettuare un acquisto più consapevole.

La lampada UV è la prima tipologia di fornetto per unghie immessa sul mercato. Essa funziona tramite i raggi UV che vengono generati da una serie di bulbi in mercurio, collocati al suo interno. La lampada UV in genere richiede circa 120 secondi affinché il prodotto liquido si polimerizzi.

La lampada LED unghie funziona al medesimo modo della precedente, ovvero tramite emissione di raggi UV; tuttavia essa non utilizza i bulbi in mercurio, ma dei piccoli faretti LED. Questa tecnologia consente di ridurre il tempo di asciugatura dello smalto o del gel: a differenza della lampada UV, il LED asciuga lo smalto in solo mezzo minuto. Va precisato tuttavia che, diversamente da quanto capita per le lampade UV, i prodotti applicati sulle unghie devono essere necessariamente compatibili con il fornetto a led per unghie.

Una volta capite le differenze tra le due tipologie di lampade è lecito chiedersi: Quindi? Quale acquistare? Lampada led unghie quale scegliere? Lampada UV unghie quale scegliere? Qual è la migliore lampada led per unghie? La risposta dipende in parte dal marchio utilizzato in quanto i prodotti, in base al marchio, vengono testati su lampade differenti. Per tale ragione ci sono smalti semipermanente o gel che si asciugano con entrambi i fornetti, altri no, dunque è opportuno sceglie prima il brand dei prodotti e sulla base di questo il tipo di fornetto. Le lampade UV inoltre, tendono essere meno costose di quelle a LED, quindi se sei alle prime armi e non è nelle tue intenzioni investire troppo in questi strumenti, la lampada UV potrebbe adatta alle tue esigenze.

Ricordiamo inoltre che sugli store online come Ebay e Amazon le lampade led e UV sono disponibili a prezzi davvero convenienti. Con un po’ di ricerca puoi trovare la lampada led unghie miglior prezzo e anche quella UV.

1° consiglio:ricorda di acquistare lo smalto semipermanente o lo smalto gel adatto al tuo asciuga smalto.

Potenza e dimensioni: si sceglie in base alle esigenze

Più è elevata la potenza di una lampada per smalto semipermanente, minore sarà il tempo necessario per lo smalto. La potenza minima dei fornetti UV è pari a 9 Watt fino a un massimo di 36; nell’ultimo caso il fornetto possiede 4 bulbi UV ciascuno dei quali ha una potenza di 9 Watt. Generalmente il fornetto a 36 Watt è quello più acquistato perché essendo più potente permette un’asciugatura più veloce e dunque una minor esposizione della pelle ai raggi UV.  Le lampade a led invece hanno una potenza minima di 6 Watt e raggiungono un massimo di 48 Watt. Va detto che a parità di Watt, il fornetto che funziona a led risulta essere più potente e performante.

Ovviamente la scelta della potenza dipende dall’utilizzo che se ne vuole fare: se intendiamo acquistare un fornetto per uso personale anche un wattaggio basso può andare bene, basta munirsi di un po’ più di pazienza. Se invece l’acquisto dipende da ragioni professionali, allora conviene una lampada con una potenza maggiore per ottimizzare i tempi di lavoro.

Anche le dimensioni incidono sulle prestazioni dei fornetti unghie. Le lampade LED in genere sono più leggere di quelle UV che hanno ancora dimensioni mediamente più grandi rispetto alle prime. Nel caso delle lampade UV, più sono potenti e più sono grandi perché aumenta il numero di bulbi alloggiati all’interno. Poiché i bulbi richiedono maggiore spazio rispetto ai faretti, le lampade UV risultano dunque essere più grandi rispetto a quelle a LED.

2° consiglio: se desiderate realizzare anche il pedicure con le lampade per unghie, orientatevi su un modello più ampio e che sia caratterizzato da una base removibile.

Più accessori ci sono, più il kit è completo

Alcuni modelli di lampade presenti sul mercato sono dotati di una vasta gamma di accessori che consentono di realizzare manicure e nail art a livelli professionali. Tra le diverse componenti aggiuntive, ad esempio, è possibile trovare:

  • lo smalto gel più indicato per il modello di lampada acquistato: lo smalto gel è in grado di ricostruire ed eventualmente allungare le unghie. È caratterizzato dall’effetto bombato che molte amano mentre altre non apprezzano per l’effetto “finto” che dona all’unghia. Rispetto allo smalto semipermanente la procedura di applicazione (e rimozione) è più difficile e richiede più esperienza e cura perché dev’essere modellato.
  • lo smalto semipermanente più indicato: lo smalto semipermanente è un prodotto fotoindurente che dura dalle 2 alle 3 settimane in media. Assicura un aspetto curato alle unghie e lo spessore è simile a quello di uno smalto normale dunque l’effetto è molto naturale. Prima di applicare lo smalto semipermanente occorre preparare l’unghia con una passata di primer, un prodotto liquido che si asciuga all’aria in grado di aumentare l’adesione del semipermanente. Segue poi l’applicazione della base, che a volte può fungere anche da top coat. Una volta stesa la base su tutte le unghie, si passa allo smalto semipermanente vero e proprio. C’è chi preferisce un’unica passata e chi invece opta per due; dipende anche da quanto è coprente lo smalto utilizzato. Il tutto va sigillato con una passata di top.
  • un paio di pratici guanti protettivi: i guanti proteggono la pelle dalle radiazioni dei raggi UV emessi dal fornetto unghie.
  • dei solventi speciali per rimuovere lo smalto gel e lo smalto semipermanente
  • le limette per conferire alle unghie la forma desiderata: le lime più utilizzate sono dritte o curve, anche se c’è anche chi predilige quelle a mattoncino. Le facce della lima possono avere una granatura diversa: la granatura 100 riduce lo spessore del gel e può anche rimuoverlo del tutto; la granatura 180 viene usata spesso per accorciare l’unghia mentre la granatura 240 è usata per rifinire il gel o limare lo smalto semipermanente.
  • gli stencil e decorazioni varie per rendere la manicure originale e “artistica”
  • una soluzione sgrassante: si tratta di una soluzione usata per eliminare il residuo appiccicoso che si crea sulla superficie dell’unghia dopo la polimerizzazione dello smalto.

3° consiglio: se un fornetto per unghie presenta un prezzo più elevato, è possibile che sia dotato di una serie di accessori aggiuntivi. Non dimenticare di verificare quali optional sono presenti nella confezione di vendita!

Quali funzioni sono disponibili?

Prima di procedere con l’acquisto di una lampada per unghie è necessario valutare con attenzione tutte le sue funzioni. Una buona lampada per le unghie presenta al suo interno un rivestimento di superficie riflettente in gradi di rendere uniforme l’emissione dei raggi UV proveniente dai bulbi del fornetto UV o dai faretti nel caso di lampada LED. Questa uniformità permette alle unghie di fruire della stessa quantità di fasci luminosi e quindi di asciugarsi tutte nello stesso tempo. Un modello con superficie riflettente non solo sulla base interna, ma anche sulla parte superiore e sui lati, assicura all’utilizzatore un risultato senz’altro più omogeneo rispetto a quello che si otterrebbe con un fornetto dotato di superficie riflettente solo sulla base.

Verificare la presenza del timer, che consente all’utilizzatore di pianificare la durata del trattamento. I fornetti di qualità ne sono sicuramente dotati e sono molto più comodi perché non serve cronometrare autonomamente il tempo necessario per l’asciugatura. La maggior parte di questi temporizzatori sono programmati fino a 120 secondi, poiché la maggior parte dei gel e degli smalti si asciuga dopo un massimo di 2 minuti di esposizione. Alcuni modelli più avanzati, lo ricordiamo, sono dotati di timer multipli che avvisano l’utilizzatore ogni tot secondi (30, 60, 90 e 120) per un più accurato monitoraggio del trattamento. Molti fornetti hanno anche un display sul quale è possibile controllare quanto manca affinché il ciclo di asciugatura si concluda.

È inoltre consigliato scegliere un fornetto dotato di certificazione: i fornetti per le unghie dotati di marchio CE garantiscono più sicurezza e affidabilità rispetto a quelli che ne sono sprovvisti.

Infine, è molto utile anche l’interruttore manuale: questo pulsante consente di spegnere o di accendere la lampada per unghie manualmente, qualora, ad esempio, l’utilizzatore abbia bisogno di un’esposizione prolungata.   

4° consiglio: quando acquisti un gel per le unghie controlla sempre i tempi di polimerizzazione, in modo tale da gestire nel migliore dei modi i tempi del trattamento.

Manutenzione e sicurezza da non dimenticare

Oggi tutti i modelli di lampade per unghie più evoluti sono dotati di una base estraibile: questa caratteristica facilita la pulizia dell’apparecchio, consentendo di rimuovere con semplicità gli eventuali residui di smalto semipermanente e di gel.

Se il fornetto viene utilizzato da diversi utenti è indispensabile che la detersione sia effettuata alla fine di ogni trattamento, in modo tale da prevenire l’onicomicosi. La pulizia degli strumenti, ad ogni modo, è necessaria anche nel caso in cui l’apparecchio non venga condiviso. Prima di pulire l’apparecchio bisogna assicurarsi che la spina sia staccata dalla presa di alimentazione. Non sono necessari prodotti specifici o detergenti per pulire il fornetto: basta solo un panno morbido pulito e leggermente umido.

Per tutelare la propria vista è opportuno non guardare mai all’interno del fornetto per unghie, in quanto i fasci luminosi UV potrebbero causare problemi agli occhi. Per questioni di sicurezza è altrettanto importante attenersi ai tempi di esposizione previsti, in quanto una eventuale esposizione eccessiva indurisce troppo il gel, rischiando che quest’ultimo si stacchi dall’unghia o dal letto ungueale. Per conoscere i tempi di esposizione previsti si può controllare la confezione, sia che si tratti di smalto gel che di smalto semipermanente. L’ideale dunque è un fornetto dotato di timer di almeno 120 secondi, non solo per evitare un’esposizione eccessiva alla luce UV ma anche per questione di comodità in quanto permette di togliersi il problema del tempo.

Nelle lampade UV, i bulbi in mercurio vanno sostituiti. Dopo un certo numero di utilizzi, tendono ad annerirsi e a diminuire la loro efficacia. Nel caso delle lampade a LED invece, i faretti possono durare anche diversi anni senza diminuire la loro capacità polimerizzante.

Secondo alcuni professionisti sarebbe meglio evitare l’utilizzo dei fornetti per unghie in gravidanza per vari motivi: da un lato, sia lo smalto semipermanente che lo smalto gel possiedono elementi chimici che non fanno bene alla salute. Dall’altro, almeno per i primi tre mesi della gravidanza non bisognerebbe esporsi a lungo ai raggi UV.

5° consiglio: per la tua sicurezza ricordati che il forno per unghie deve sempre essere pulito e sterilizzato con prodotti appositi.

Come asciugare lo smalto tradizionale?

Lo smalto si asciuga meglio a basse temperature. Una volta stesa la vernice immergete le unghie per 2 minuti in una ciotola con all'interno acqua e ghiaccio. Impostato alla temperatura più bassa, tenetelo a una distanza di 20 cm circa e avrete le unghie perfettamente asciutte in pochi minuti.

Che smalto usare con la lampada UV?

Attenzione, però: una lampada è utile solo con uno smalto semipermanente, mai con uno smalto classico. Inutile sperare di farlo asciugare più rapidamente così, perché non c'è nessun calore: sono i componenti del semipermanente che fanno reazione con le lampade e quindi “seccano”.

Quale fornetto per smalto normale?

Quella ottimale e in genere più utilizzata è di 36 W, che si ottiene normalmente grazie a quattro bulbi UV da 9 W l'uno collocati all'interno del fornetto; grazie a una potenza di questo tipo in un paio di minuti i gel sono polimerizzati alla perfezione.

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