La certificazione unica (ex CUD) è il documento fondamentale per fare la dichiarazione annuale dei redditi. Si tratta di un documento che riepiloga i redditi percepiti e le ritenute fiscali subite e deve essere emesso dal datore di lavoro, per i dipendenti, o dal committente, per i lavoratori autonomi.
In questo articolo vedremo nel dettaglio quali informazioni contiene, chi deve inviarla, chi sono i destinatari ed entro quali scadenze per essere in regola con gli adempimenti fiscali.
Cos’è e a cosa serve la certificazione unica
La certificazione unica, per chi percepisce redditi da lavoro dipendente e/o autonomo, è il documento di base per poter compilare la dichiarazione annuale dei redditi, nella sezione “redditi da lavoro”, appunto.
Un documento che contiene i redditi percepiti dai lavoratori- autonomi e dipendenti - l'anno precedente rispetto a quello in cui viene prodotto e consegnato. In sostanza la certificazione unica 2021 o CU 2021, riguarda i redditi da lavoro percepiti nel 2020.
Nella certificazione unica sono presenti diverse informazioni, in particolare:
- dati anagrafici di chi ha percepito i redditi certificati;
- dati identificativi del datore di lavoro o dell’ente di previdenza che ha elaborato la certificazione (come vedremo in seguito);
- informazioni di dettaglio sul reddito: reddito imponibile, importo degli assegni familiari percepiti, ritenute applicate al reddito ecc.;
- se presenti, dati del coniuge e dei figli a carico (o altri familiari a carico);
- dati relativi contributi e al TFR;
- redditi da lavoro autonomo;
- redditi diversi;
- redditi percepiti e le ritenute subite relativamente agli affitti brevi;
- sezione per la destinazione di 8 per mille, 5 per mille e il 2 per mille dell’IRPEF.
In sostanza, è un riepilogo dei redditi percepiti nel corso dell’anno e si riceveranno tante certificazioni quanti sono i datori di lavoro o i committenti avuti nel corso dell’anno.
Ad esempio, se un lavoratore dipendente ha cambiato lavoro nel corso del 2020 riceverà almeno due certificazioni.
Chi deve rilasciare la certificazione unica
Il soggetto che paga i compensi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo, deve versare le ritenute IRPEF su detti compensi e produrre la relativa certificazione annuale: la certificazione unica.
In pratica spetta al cosiddetto sostituto di imposta, che tipicamente coincide con la figura del datore di lavoro, per i dipendenti, o del committente/cliente, per i lavoratori autonomi.
Chi produce la certificazione è tenuto ad adempiere a due obblighi:
- trasmettere la certificazione all’Agenzia delle Entrate, che in questo modo potrà alimentare con i dati le dichiarazioni precompilate e procedere a controlli incrociati a campione;
- consegnare la certificazione al cosiddetto percipiente, cioè al lavoratore dipendente o al collaboratore autonomo.
Chi certifica i redditi di pensionati, lavoratori in disoccupazione, cassa integrazione e mobilità?
In questo caso parliamo di certificazione unica INPS, che viene resa disponibile direttamente sul sito INPS utilizzando i relativi servizi online, attraverso le credenziali SPID oppure la CIE (carte d'identità elettronica).
È comunque possibile ottenere una copia cartacea rivolgendosi a:
- sedi fisiche INPS;
- CAF e commercialisti;
- via PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo , allegando alla richiesta una scansione del proprio documento di identità;
- contattando il call center 803.164 gratuito se si chiama da telefono fisso e il numero 06.164164 a pagamento se si chiama da cellulare, o al numero verde 800-434320 con risponditore automatico.
Termini per il rilascio della certificazione unica
Come abbiamo visto, i sostituti d'imposta che producono le certificazioni uniche, hanno due obblighi di invio, che per il 2021 hanno le seguenti scadenze:
- trasmissione all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2021 (termine inizialmente fissato al 16 marzo e poi prorogato);
- consegna al lavoratore dipendente sempre entro il 31 marzo 2021;
- consegna ai collaboratori autonomi che non presentano il modello 730, entro il 31 ottobre 2021.
Per i lavoratori autonomi i termini sono più ampi perché questi soggetti non possono compilare il 730, che a sua volta ha tempi più ristretti rispetto al modello Redditi.
Certificazione unica e dichiarazione dei redditi
La certificazione unica è già di per sé una dichiarazione dei redditi. Per questo motivo, i soggetti lavoratori dipendenti che nell’anno hanno avuto un unico datore di lavoro e non hanno nessuna spesa detraibile o deducibile (ad esempio spese sanitarie o ristrutturazioni), non sono tenuti a compilare la dichiarazione dei redditi, 730 o modello Redditi che sia.
Se invece sono presenti almeno due certificazioni in capo al medesimo soggetto e/o ci sono delle spese deducibili/detraibili, allora occorre compilare la dichiarazione con i dati presenti nelle certificazioni stesse.
Se si procede con la dichiarazione dei redditi precompilata, inoltre, i dati delle certificazioni saranno già presenti sul modello, dal momento che l’Agenzia delle Entrate li ha già ricevuti.