Su amazon prime si possono vedere le partite

Mentre Dazn viene ammonita dal Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, in occasione dell’incontro con i vertici, dopo la decisione poi ritirata dell’azienda di porre fine alle doppie utenze familiari per i medesimi abbonamenti. I suoi concorrenti avanzano terreno in fatto di diritti TV del calcio Italiano. Serie A e non solo!

Questo perché indiscrezioni autorevoli hanno rivelato che ci sarebbe un piano ordito da alcune delle principali società calcistiche di Serie A di portare il campionato, una volta concluso l’accordo per i diritti TV con Dazn, sulla piattaforma streaming Amazon Prime, che da quest’anno trasmette già in diretta parte della UEFA Champions League con prestazioni a quanto sembra migliori.

Ma quella di Amazon sembra una strategia lenta e organizzata sul lungo termine per acquisire una certa autorità in fatto di diritti TV del calcio italiano più ad ampio raggio.

Infatti, adesso che la qualificazione dell'Italia ai Mondiali Qatar 2022è a rischio, competizione per cui i diritti TV sono detenuti interamente dalla Rai, quest’ultima sta pensando di vendere la sub-licenza a Sky o Amazon Prime. Del resto che Amazon ambisse ad espandersi nel mondo del calcio è stato evidente ad aprile quando già era circolata la voce, al tempo in cui la qualificazione della nazionale era data per certa dopo la vittoria agli europei, che essa stesse contrattando con la Rai per aver in parte la sub-licenza proprio dei diritti TV del Mondiale Qatar 2022.

Diritti TV di calcio Serie A, passaggio da Dazn ad Amazon Prime. Chi trama?

Veniamo alla notizia che getta più scalpore e cioè il possibile passaggio della Serie A su Amazon Prime.

A dare l’indiscrezione è stato Carlo Freccero, che ricopriva in passato la direzione di Rai 2, secondo cui a spingere per un passaggio di mano dei diritti TV sarebbe in primis Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli. Secondo un modello ripercorso con Dazn a cui il presidente si affidò prima che fosse scelta come emittente principale per la Serie A.

D’altronde a fare pressing verso Amazon, che sembra garantire rispetto a Dazn una maggiore affidabilità nello streaming, ci sarebbero molteplici interessi. A questo proposito ricordiamo che la principale attività di De Laurentiis è quella di produttore cinematografico e in quanto tale ha già una serie di accordi con Amazon Prime ad esempio per la diffusione delle commedie di Natale, spesso chiamate cinepanettoni.

Per quanto riguarda la tempistica, tale svolta secondo Freccero richiede tempo anche perché per ora la situazione dei diritti TV di Serie A è già abbastanza complessa e contesa tra Sky e Dazn. Tuttavia, se l’ultima ha di gran lunga deluso le aspettative, in compenso Sky, il cui vero interesse stando a fonti vicine è sempre stata la Superlega Calcio, potrebbe abbassare la guardia sulla Serie A.

In ogni caso secondo Freccero, tenendo conto che al momento i diritti TV del campionato di Serie A di calcio sono assegnati a Dazn fino alla stagione 2023/2024, il passaggio della Serie A su Amazon Prime si concretizzerebbe dopo tale data, cioè ad accordi scaduti.

Dazn a colloquio con Giorgetti, il problema sono ancora i diritti TV di calcio

Veniamo con un’altra notizia fresca e cioè le conclusione dell’incontro a cui hanno partecipato i vertici di Dazn e il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti.

Il perché di questo appuntamento è da ricercarsi nella decisione annunciata da Dazn qualche giorno fa che, al fine di limitare il problema della pirateria, aveva preso la decisione di limitare la doppia utenza. Al momento infatti al fine di rendere la visione fruibile da tutti i membri della famiglia c’è la possibilità del doppio schermo, cioè due dispositivi vicini connessi alla stessa rete e allo stesso account, possono vedere cosa trasmette Dazn.

Lo stop di questo servizio per gli abbonati Dazn avrebbe voluto dire una modifica nei termini del contratto mentre questo era in corso. Ora, a parte l’interesse per i consumatori il vero problema è rappresentato dalle minacce di disdetta.

Perché, in base all’ordinamento italiano e a quanto deliberato dalla Legge Melandri nella sue varie modifiche, alle squadre di Serie A spetta dai diritti TV del campionato un guadagno che varia in percentuale al variare degli ascolti televisivi. Per farla breve se gli utenti disdicono l’abbonamento a Dazn, a parte le questioni legali legate a rimborsi e al problema consumatori, potrebbe verificarsi un drastico calo di utenze e quindi degli ascolti della Serie A e degli introiti collegati per le squadre ai diritti TV del campionato.

Quindi consumatori e pirateria a parte, dietro i diritti TV della Serie A di calcio ci sono una gran quantità di soldi in ballo per la Lega stessa.

Dazn fa dietrofront e resta la doppia utenza, ma solo per questa stagione del campionato di Serie A

Dazn ha comunque deciso di fare dietrofront, dopo il polverone sollevato dalla scelta dello stop alla doppia utenza, e ha annunciato che per adesso, cioè per la stagione in corso del campionato questo non avverrà.

In ogni caso, su tale ipotesi hanno comunque scelto di vigilare le autorità parlamentari e perciò il Ministro Giorgetti ha fissato l’incontro il 16 novembre proprio con i vertici di Dazn.

In tale sede il Ministro ha anche sottolineato la necessità per Dazn di non apportare modifiche ai termini contrattuali in corso, da parte sua il MISE ha garantito di vigilare e prestare la massima attenzione per risolvere il problema della pirateria legata ai diritti TV del campionato di Serie A.

Il MISE ha anche spinto però perché Dazn fornisse delle garanzie su un'altra questione, quella legata al problema dei disservizi dello streaming e della qualità delle immagini, impegnandosi anche con investimenti tecnologici.

A tale proposito la società ha confermato che entro il termine di novembre è previsto il passaggio delle trasmissioni delle partite di Serie A in full HD (1080p), parallelamente allo sviluppo del multicast e la riduzione del buffering, in modo che non vi sia rallentamento nelle immagini.

Prima di concludere va detto che in quest’occasione Sky, che mette a disposizione dei suoi abbonati la visione in streaming dei programmi con SkYGO, ha invece rilanciato a rialzo. Infatti mentre Dazn andava in parlamento a discutere di un futuro blocco della doppia utenza, Sky aumentava la condivisione degli schermi con la possibilità della visione con quattro dispositivi in contemporanea per il medesimo abbonamento.

Rai pronta a cedere parte dei diritti TV dei Mondiali Qatar 2022 a Sky o Amazon Prime

Ancora, una notizia nuova che viene sempre dal versante dei diritti TV del calcio italiano e questa volta a farla da protagonista non è la Serie A, ma i Mondiali Qatar 2022.

Prima di entrare nel vivo della questione serve come sempre qualche premessa al fine di delineare il contesto in cui si svolgono le vicende, perché quella dei diritti TV di calcio 2021 è stata una cosa complessa su tutti i fronti.

Ad avere l’esclusiva dei diritti TV Qatar 2022 è, squilli di trombe, la Rai, che li ha acquistati per 170 milioni di euro.

Già ad aprile passato ci furono però dei problemi perché, prima che il pacchetto diritti TV per il mondiale fosse messo all’asta, sembrava certo che l’esclusiva sarebbe stata condivisa tra la Rai e Amazon Prime, che ambiva ad una fetta.

Al momento dell'assegnazione però, come colpo di scena, la torta è andata tutta alla TV di Stato, con la Rai che ha i diritti TV al completo per trasmettere in chiaro il campionato mondiale di calcio che si terrà in Qatar nel 2022.

Dopo tale grande ritorno erano però cominciate fughe di notizie dalla Rai ed indiscrezioni secondo cui al fine di recuperare liquidità essa avrebbe voluto cedere in sub-licenza il mondiale alla stessa Amazon Prime. Sulla questione l’On. Gasparri, membro del comitato di vigilanza Rai, chiese addirittura un’interpretazione parlamentare lo scorso aprile.

Il problema che si pone adesso però è di diversa natura, perché le ultime vicende calcistiche hanno messo in dubbio la qualificazione della nazionale di Mancini ai Mondiali, il che dovrebbe concretizzarsi in una perdita del 25% sulla raccolta pubblicitaria.

La Rai pensa quindi di correre ai ripari e tamponare le perdite, cedendo la sub-licenza di metà degli incontri a Sky o Amazon Prime. Che quest’ultima possa farsi avanti per avere anche in minima parte i diritti TV del prossimo mondiale di calcio non è da escludere, visto che ad esso punta da molto tempo e che da quest’anno possiede parte della UEFA Champions League.

Del resto i mondiali sarebbero per Amazon Prime un perfetto trampolino per lanciarsi nella Serie A, dopo la scadenza del contratto tra la Lega e Dazn. 

Il storia del tuffo nel mondo dei diritti TV di calcio fatto da Amazon Prime quest’anno è riassunto nel video YouTube a cura di Evosmart

  

SuperLega Calcio, il maxi-affare di Sky per i diritti TV

Chiudiamo con una sezione dedicata ad un altra questione legata ai diritti TV e cioè la nascita della SuperLega Calcio di cui molto spesso si sottovalutano le implicazioni in Serie A.

Per far capire l'entità del progetto, la SuperLega avrebbe ricavato da sponsor e diritti TV fino a 10 miliardi di euro a stagione.

Secondo fonti vicine a Sky, come Paolo Chiariello, nelle mire della società c’erano proprio i diritti TV della SuperLega perciò in prima istanza essa non avrebbe rilanciato l’offerta di Dazn.

Poiché, quando ci fu l’assegnazione dei diritti TV della Serie A di calcio, la Superlega era data come cosa già fatta e solo dopo giunse la sospensione del progetto e quindi l’affare sfumato per Sky, con la massima serie Italiana ormai nelle mani esclusive di Dazn.

Tuttavia, adesso la questione SuperLega è tutt’altro che conclusa e si aspetta il verdetto del tribunale di Giustizia dell’Unione Europea, dopo che quello di Madrid ha decretato la validità del progetto ai danni della UEFA.

Se il progetto Superlega dovesse mai prendere forma rappresenterebbe un affare in diritti TV gigantesco che sposterebbe nuovamente l’attenzione di Sky dalla Serie A, lasciando campo libero ai concorrenti come Amazon Prime.

Come vedere le partite in diretta su Amazon Prime?

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Come vedere le partite su Amazon Prime gratis?

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Quante partite di Champions ha Amazon?

Dunque, per rispondere alla domanda su quante partite di Champions ha Amazon, la risposta è questa: 16 match. Un inizio da parte del colosso di Jeff Bezos che vuole essere “perlustrativo” per quanto riguarda il mondo del calcio, anche perchè facendo vedere poche partite potràò assicurare un servizio super efficiente.

Dove si possono vedere le partite di Serie A?

DAZN ha acquisito l'esclusiva per la trasmissione delle partite di calcio della Serie A fino al 2024. DAZN, TimVision e Now TV: sono piattaforme di streaming per vedere in diretta la Serie A.

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