Il colon irritabile può causare mal di schiena

Spesso accade di avvertire un dolore intenso nella zona lombare e di non riuscire a capirne i motivo. L’origine di questo problema è da ricercarsi nell’intestino irritato e in uno squilibrio della flora batterica. D’altronde queste due zone del corpo, l’area lombare della colonna vertebrale e l’intestino (dal tenue al colon), sono strettamente correlate sia al livello anatomico che funzionale. Si può di conseguenza intuire come un irritazione cronica dell’intestino possa indurre dolori alla schiena dovuti alla contrazione dei muscoli, in particolar modo dell’ileo-psoas, un muscolo profondo appartenente alla parete posteriore dell’addome.

Valutare se il dolore alla schiena proviene o meno da una alterazione intestinale non è sempre semplice. Non esiste un esame specifico per individuare tale problematica. A dare allo specialista indicazioni in tal senso sono solitamente alcuni sintomi tra i quali possiamo citare: dolore uniforme al livello lombare (non localizzato in un punto), sensazione di “bruciore” e concomitante condizione di stipsi e gonfiore addominale. Come risolvere il problema? In questo caso è fondamentale ridurre l’infiammazione e migliorare la flora batterica intestinale seguendo una dieta equilibrata.

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Il nutrizionista imposterà un piano dietoterapico idoneo alla problematica intestinale per un paio di settimane. Chi è affetto da sindrome del colon irritabile o da alterazioni della flora batterica intestinale dovrebbe evitare, o quanto meno ridurre, il consumo di latticini (eccezion fatta per lo yogurt, ricco di fermenti lattici), prodotti da forno lievitati, zuccheri raffinati, alimenti fritti, cibi affumicati, bevande gassate, alcolici e gomme da masticare. Sarebbe invece opportuno optare per alimenti come riso, patate lesse, verdure stufate, frutta con bassi livelli di acidità, carni bianche e pesce, possibilmente cotti al forno o al vapore. In questo modo sarà più facile lenire i sintomi causati dall’intestino irritato e, di conseguenza, i tipici disturbi da mal di schiena lombare.

Diversi studi scientifici negli ultimi anni hanno inoltre dimostrato che a favorire la funzionalità intestinale e gastroenterica oltre che ad un adeguata alimentazione potrebbe essere l’uso di integratori come il magnesio supremo e gli Omega 3. Il magnesio è un importante antiossidante ed alcalinizzante. Per le sue proprietà regolatrici degli impulsi nervosi e muscolari, oltre ad essere catalizzatore nell’assorbimento di nutrienti importanti quali carboidrati, vitamine e minerali, è fondamentale nella regolazione dell’equilibrio idrosalino e nel controllo dei livelli di glucosio nel sangue. Gli Omega 3 sono anch’essi fondamentali nel tenere sotto controllo l’infiammazione intestinale. Contestualmente sarà opportuno decontrarre il muscolo Psoas con tecniche osteopatiche specifiche.

La lombalgia: cause e sintomi

La lombalgia è un dolore che colpisce la zona bassa della schiena (zona lombare, appunto); tale patologia può interessare l’intera fascia lombare, oppure essere localizzata prevalentemente in un lato o nell’altro. E’ un fenomeno molto comune che colpisce oltre il 40% delle persone durante la loro vita.

Quando il dolore lombare coinvolge anche uno o entrambi (nei casi più gravi) gli arti inferiori la lombalgia prende il nome di “lombosciatalgia”, proprio perché il sintomo colpisce anche il nervo sciatico, arrivando, in alcuni casi, ad irradiarsi fino alle dita del piede.

A seconda della durata la lombalgia può essere classificata come:

acuta quando il dolore dura meno di 6 settimane (nota popolarmente come colpo della strega);

subacuta se il male si protrae dalle 6 alle 12 settimane;

cronica se supera le 12 settimane.

La lombalgia è caratterizzata da un tipo di dolore, causato comunemente da una lesione muscolare, legamentosa, articolare e discale, che si accompagna a fenomeni infiammatori.

Ma siamo sicuri che la causa effettiva sia propria della schiena? Vi è mai capitato di avere episodi di stipsi (stitichezza), diarrea, gonfiore o tensione prima di un attacco di mal di schiena?

Il ruolo dell’intestino

I visceri addominali e l’intestino, in particolare, non sono sospesi nell’addome, ma sono in gran parte raccolti in un sacco (il peritoneo) che avvolge tutto l’apparato digestivo, seguendo ogni ansa e ogni tratto dello stesso.

Questo “sacco”, attraverso una radice (il mesentere), si attacca alla parete interna della schiena, appoggiandosi proprio di fronte alle vertebre lombari. Il ruolo svolto dal mesentere non è assolutamente da sottovalutare quando si manifestano sintomi di lombalgia. Infatti, la massa del nostro intestino (lungo circa sei metri!) grava interamente sulla zona lombare proprio attraverso la radice del mesentere.

Questa radice è sensibilissima al funzionamento dell’intestino stesso, anche perché altamente innervata. Per cui, in caso di infiammazione dei tessuti intestinali, noto come sindrome dell’intestino irritabile (IBS) [1], il malfunzionamento dell’organo può ripercuotersi sul mesentere.

La tensione intestinale, infatti, può portare a ripiegarsi su sé stessi. Di conseguenza, i muscoli della schiena si irrigidiranno, aumentando il loro tono.

Questo adattamento posturale (posizione antalgica), anche impercettibile, può essere causa nel tempo della lombalgia.

Bisogna, quindi, verificare, in caso di lombalgia, la presenza dei sintomi più comuni dell’IBS, quali:

dolore addominale;

diarrea e/o stipsi;

gonfiore e/o flatulenze.

Il ruolo dell’osteopata nel trattamento della lombalgia/lomboscitalgia.

Iniziamo col dire che l’osteopatia è una terapia olistica che considera l’organismo nella sua interezza.

Nel caso della lombalgia l’osteopata attraverso anamnesi, osservazione, esame obiettivo e test specifici, riesce a riconoscere le cause del dolore.

Il trattamento agisce sulla causa del problema con un approccio globale attraverso tecniche manuali, estremamente delicate, volte a rilasciare le tensioni e spegne così la sintomatologia dolorosa.

In caso di lombalgia (o lombosciatalgia) l’osteopata è in grado di identificare le reali cause del dolore e può intervenire sia a livello viscerale che muscolo scheletrico, correggendo la posizione antalgica e le tensioni addominali responsabili del dolore, con risultati spesso sorprendenti.

Quando l'intestino provoca mal di schiena?

La tensione intestinale, infatti, può portare a ripiegarsi su sé stessi. Di conseguenza, i muscoli della schiena si irrigidiranno, aumentando il loro tono. Questo adattamento posturale (posizione antalgica), anche impercettibile, può essere causa nel tempo della lombalgia.

Quali sono i sintomi di un colon irritabile?

Il colon irritabile è un insieme di sintomi dovuto a un'alterazione della motilità e/o della sensibilità viscerale..
gonfiore;.
meteorismo;.
dolore all'addome;.
crampi;.
stipsi o diarrea (o alternanza di entrambi)..

Quando ti fa male lo stomaco e dietro la schiena?

Di solito è tutta colpa dei gas intestinali o dell'iperacidità che creano una forte tensione allo stomaco e il dolore si riflette sulla schiena. La schiena, infatti, è un po' la struttura porta del tuo corpo. Ne consegue che se c'è qualcosa che non funziona bene è la prima a farne le spese.

Che farmaci prendere per il colon irritabile?

Terapia Farmacologica: i Farmaci utili contro il Colon Irritabile.
Gli integratori di fibra, come lo psyllium o la metilcellulosa. ... .
I lassativi osmotici, come il latte di magnesia o il glicole polietilenico. ... .
Gli antidiarroici, come il loperamide..

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