Come Pulire una Botte in Legno
Pulire la botte subito dopo lo svuotamento è più semplice, in quanto il tasso di umidità assorbito dal legno è più alto. Se si dispone di un’idropulitrice si può usarla in tutta tranquillità, ma bisogna rimanere su temperature inferiori agli 80°C. Si può quindi procedere ad effettuare la pulizia interna ed esterna, utilizzando appositi detergenti per botti e bottiglie di vino. Un metodo naturale e tradizionale per effettuare questo passaggio è l’utilizzo di un mix cremoso a base di limone e bicarbonato, che permette di pulire ogni residuo dall’interno della botte. Si dovrà poi procedere ad un’accurato risciacquo.
Arrivati a questo punto è necessario passare alla disinfezione mediante la stoppinatura, che consiste nell’utilizzare all’interno di botti e barrique di stabilizzanti, come gli indispensabili dischetti in zolfo. Prendetene uno e fatelo ardere all’interno, sospendendolo per un filo metallico per evitare che venga a contatto con le pareti interne. Una volta che si è terminata la pulizia è importante chiudere la botte per mantenere inalterate le condizioni interne sino al prossimo utilizzo.
Nicola Locci sa bene che dopo un certo periodo di tempo le botti di rovere devono essere rigenerate per una corretta conservazione del vino. Purtroppo, però, non sono molti gli artigiani che con professionalità e abilità sono disposti a svolgere questo antico e nobile lavoro, con il quale è possibile recuperare vecchie botti ottenendo un cospicuo risparmio.
La delicata operazione che eseguiamo viene chiamata anche piallatura, perché viene utilizzata una piccola ascia che asporta circa 4/8 millimetri di legno interno, apportando diversi vantaggi:
– asporto dei tartrati, che impediscono all’ossigeno e ai composti del legno di passare liberamente;
– eliminazione della muffa che si forma nelle zone più profonde delle botti;
– distruzione del Brettanomyces, terrore di tutti i cantinieri.
Il laboratorio di Locci Nicola esegue il lavoro con attenzione e grande precisione, utilizzando “pialletti” elettrici ed altri strumenti idonei al lavoro come maschere e aspiratori, che eliminano i vapori del legno e dell’alcol. In questo modo è possibile procedere alla rigenerazione di botti e fusti fino a 225 litri e alla piallatura interna di quelle botti adoperate per l’invecchiamento e il barrique. Ma non solo, grazie all’esperienza maturata negli anni, procediamo anche alla piallatura interna delle diverse tipologie di tini da fermentazione e alla sostituzione degli sportelli in acciaio inox. Per ogni lavoro, offriamo il servizio di rigenerazione in sede o direttamente presso le vostre cantine a prezzi assolutamente convenienti.
Botti usate e Barili usati possono sempre avere il suo senso per chi li acquista non volendo per il momento investire in legno nuovo o chi è in fase di rinnovare il parco legno e vorrebbe ricavare un minimo di guadagno del suo legno usato. Come per l’acquisto di botti e barili nuovi, è importante scegliere bene e fidarsi a chi del legno si occupa da tanti anni. La mia scelta delle Botti usate e dei Barili usati è piuttosto selettiva, garantendo così prestazioni certamente non come potrà fare la botte nuova o il barile nuovo, ma ancora soddisfacente per la maturazione del vino.
Per migliorare le prestazioni consiglio la rigenerazione presso lo stabilimento del mio Partner Bottai Veneta Botti srl o anche sul luogo, presso la vostra cantina, in combinazione con una eventuale sanificazione del legno. Mancanze di tannini possono essere compensati con prodotti di alta qualità della Quercus srl.
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PRIMA DELLA RIGENERAZIONE
DOPO LA RIGENERAZIONE