La differenza principale tra i colori per stoffa “normali” e i colori per seta sta nel fatto che i primi sono leggermente più cremosi e danno la possibilità all’utilizzatore di effettuare un intervento artistico con un colore dalle caratteristiche tecniche simili ai colori acrilici leggermente diluiti o a una tempera risultando molto coprente (in special modo nel caso del Pebeo Setacolor). Ne consegue che il colore per quanto penetri nel tessuto lasci un minimo di spessore facendo il tipico effetto scalino (volgarmente detto crosta), un po’ come accade anche con le decorazioni realizzate con pellicole.
Questa tipologia di colore per quanto ottimale per tessuti e stoffe commerciali, sarebbe impensabile abbinata alla leggerissima e impalpabile seta che ha caratteristiche proprie e necessita di colori speciali. Per la seta, appunto, vista la sua naturale leggerezza e delicatezza, è necessario un colore che sia molto più simile all’inchiostro, praticamente liquido, generalmente viene usato direttamente da una pipetta contagocce ma si può anche usare cin pennello, spugna, o pennino. Il colore liquido penetra completamente nelle fibre, risultando quindi una tinta simile a una stampa, si evita l'effetto crosta e la seta mantiene tutta la sua leggerezza, grazie appunto al colore per seta di qualità. Anch’esso resiste ai lavaggi con acqua calda anche se dev’essere gestito come un capo delicato.
Se sei interessato ai colori per la seta di consigliamo di dare un occhiata alla
sezione apposita del nostro sito.
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Non ricordo quando ho decorato un tessuto per la prima volta, è successo tanto tempo fa.
Di sicuro non ho più smesso!
Da allora, con colori etessuti, ho continuato a fare esperimenti di vario tipo, per me o per piccoli doni a parenti e amici: tasche, presine, tovaglie, coprilibro, sacchetti, astucci, borse, cuscini, lenzuola, foulard, grembiuli, magliette e camicie.
Ho raccolto alcunisuggerimentisull'argomento,ovviamente limitati alla
mia esperienza e possibilità.
Per qualche principiante potrebbero essere utili.
Materiali
Ingenere, faccio acquisti dove trovo qualche buona offerta: grandi negozi di fai da te, belle arti, supermercati o colorifici. Di solito uso:
◆ Colori liquidi per tessuto inbarattolinidi vetro o plastica
Conservati ben chiusi e al riparo dalla luce, durano diversi anni.
Per decorare tessuti scuri o neri, ci sono i colori coprenti, creati apposta per questo scopo. Li ho sperimentati più volte e sono validissimi.
◆ Pennarelli per tessuto
Ottimi per le rifiniture e le scritte, se ne trovano di tanti tipi con punte fini o grosse.
Sono un po' meno resistenti dei liquidi.
◆ Coloriacrilici
In tubetto o barattolo, sono perfetti da utilizzare anche sui
tessuti. Si presentano più compatti, costano decisamente meno e li trovo molto comodi per grandi soggetti. Quando asciugano, lasciano una sottile patina sulla parte dipinta (resta leggermente rigida al tatto), quindi non sono adatti a tessuti leggeri e delicati. Si trovano già pronti in molte sfumature e sono tranquillamente lavabili a 40 gradi in lavatrice.
Per trasferire su tessuto i colori liquidi in barattolo, come pure gli
acrilici, materiali e superfici (salvo tecniche particolari) devono essere perfettamente asciutti. Di solito uso:
◆ Pennelli comuni
Ce ne sono di diversi tipi e grandezze, con la punta, piatti, a ventaglio, ecc.
Per i tessuti, preferisco quelli con le setole sintetiche, medi e piccoli. Sono indispensabili per mille motivi: stendere il colore, riempire i disegni, rifinire i contorni e altro ancora. Quando usoi pennelli sottili, agito per qualche secondo il barattolo chiuso e prendo pochissimo colore direttamente dal tappo,
bagnando solo la punta del pennello.
◆ Maxipennelli tondi e piatti
Molto compatti e senza punta, sono creati apposta per tamponare le mascherine (lo chiarisco meglio più avanti). Si tengono nel pugno,
picchiettando le setole sul tessuto, con movimenti rapidi e decisi. Steso uno strato leggero di colore su una superficie piana, come ad esempio il fondo di un piatto, si preme il pennello per bagnare appena le punte.
◆ Spugne
Le ricavo spezzando o tagliando vecchie spugne di casa e uso un singolo pezzo per ogni colore.
Sono perfette per riempire le mascherine (più avanti si capisce cosa intendo), colorare gli stampi, creare effetti particolari e sfumature delicate.
◆ Pennarelli
Quando ho voglia di scrivere, rifinire o colorare piccoli particolari, scelgo spesso i pennarelli indelebili per tessuto: sono veloci, pronti all'uso e non richiedono la precisione del pennello. Specialmente se sono nuovi, bisogna avere una mano leggera e sicura per evitare possibili sbavature (qualche prova ci farà capire meglio come agire). Tendono a seccarsi, come tutti i pennarelli e la punta si può deformare con l'uso, ma sono così pratici che vale la pena di procurarsi almeno un pennarello indelebile nero a punta medio/fine.
Tecniche
Stencil
In base al risultato che voglio ottenere, a qualità e tipo di stoffa, allo stile della decorazione, al tempo che ho a disposizione, ai colori che posso usare e così via, posso sbizzarrirmi con diversi materiali e tecniche. Come primo esempio, cito quello delle mascherine (tecnica stencil), perché è molto divertente, veloce e alla portata di tutti (anche di chi non sa disegnare). Si inizia, copiando un disegno semplice, stilizzato, su cartoncino (o fogli pesanti da lucido), si incidono i contorni con la lama di un taglierino o le forbici a punta fine e si ottiene una sagoma bucata da posare sul tessuto e riempire di colore. Si trovano anche già pronte, incise su fogli trasparenti nei negozi di bricolage.
Per un mini stencil al volo, possiamo anche usare lenostrefustelle!
Il pennello o la spugna, vanno tamponati sulla mascherina picchiettando ripetutamente con gesti veloci e partendo dalla parte esterna del disegno. Io stendo il colore sul rovescio di un piattino e ne prendo pochissimo per ogni passaggio.
Per tenere la mascherina ben ferma sul tessuto e ottenere dei contorni precisi, può aiutare del nastro adesivo di carta. Esiste anche la colla spray, ma non l'ho mai provata.
Stampa a mano e stampini
Per realizzare mini disegni (anche da ripetere in serie) o scritte particolari su stoffa, si possono sperimentare i piccolistampini già pronti che si trovano ormai facilmente in molti grandi negozi dedicati agli hobby, nei negozi di belle arti o nei negozi di giocattoli per bambini. Sono comodi e possiamo anche richiederli su misura portando il nostro disegno o scritta. Se vogliamo crearli da soli, ci sono materiali diversi che fanno al caso nostro, ad esempio gomma crepla, gomme per cancellare, polistirolo o legno e molti blog/siti che ci insegnano come fare.
Un metodo efficace per "timbrare" il tessuto con gli stampini, che uso spesso, è quello di stendere direttamente il colore sullo stampino con un piccolo pennello, specialmente se il disegno è ricco di particolari. Macchie e piccoli difetti renderanno unica ogni singola stampa.
Anchegli oggetti di casa, ad esempio bicchieri, forchette, tappi o fondi di bottiglie di plastica, possono diventare timbri improvvisati per stampe originali. Altre fonti di ispirazione? Pennarelli, rotoli di carta igienica, lettere o altri giochi di plastica, tappi di sughero, mollette, polistirolo, ecc. Qualsiasi oggetto può trasformarsi in stampino!
Stampa con foglie e vegetali
Conlefoglie, secche o fresche, si fanno delle stampe bellissime che continuano ancora a stupirmi. Sono sempre speciali e con quel tocco di poesia che solo la natura sa donare.
Bisogna procedere con delicatezza perché sono fragili e avere l'accortezza di stendere il colore sul rovescio della foglia, dove le nervature sono più evidenti. Più informazioni a questo mio post. Anche dalla fruttasi ottengono simpatici stampini,molto conosciuto è l'esempio della mela tagliata a metà e la verduranon è da meno: la rosa si ricava dalla base del radicchio e piccoli "alberelli" dal cavolfiore.
La patata tagliata a metà e incisa con un taglierino, è usata da tempo per creare stampini dalle forme elementari. L'unico inconveniente può
essere l' acqua contenuta nei vegetali, spesso occorre asciugare bene o aspettare che i nostri stampi naturali si secchino un po', ma vale la pena di cimentarsi in qualche esperimento.
Con la stampante di casa
E...se proprio ci sentiamo negati per il disegno? Ci resta sempre la nostra stampante di casa con le cartucce (a getto d'inchiostro). In rete, troviamo una marea di disegni in bianco e nero pronti da scaricare e da stampare su stoffa. Se poi ripassiamo le stampe con pennelli o pennarelli per tessuti, rimarranno sicuramente indelebili. Ma anche la semplice stampa (meglio se in tonalità scure), una volta fissata con il ferro da stiro (proteggendo il disegno con carta da forno), resiste a qualche lavaggio delicato. La procedura a questo mio post .
Per concludere, un piccolo promemoria per usare
bene
coloripertessutoeacrilici.
Usate sempre pennelli e spugne perfettamente asciutti.
Se possibile, lavate il tessuto o il capo prima di decorarlo.
Proteggete con carta da giornale le parti del tessuto che potrebbero macchiarsi durante il lavoro.
Se il tessuto è doppio (es: il dietro di una maglietta), inserite del cartoncino o più strati di carta, sul rovescio del disegno, in modo che il colore non arrivi a macchiare la parte a contatto.
Fate prima delle prove su vecchi pezzi di tela, per verificare se l'effetto e il colore
sono
quelli che desiderate, se le spugne sono troppo cariche di colore o i pennarelli nuovi "sbavano".
Non diluiteli con acqua (salvo utilizzi particolari, ad es. aerografo a bocca).
Con le mascherine usate preferibilmente un pennello piatto, il pennello rotondo per stencil o un pezzo di vecchia spugna e picchiettate più volte partendo dai contorni.
Usate poco colore per volta e fate attenzione a non macchiare, se succede, lavate subito con acqua fredda, il caldo fissa il colore.
Lasciate asciugare il colore almeno una notte.
Stirate sempre il disegno con il ferro da stiro a secco, senza il vapore. Si comincia passando il ferro sul rovescio del tessuto, facendo dei lenti movimenti circolari su tutto il disegno. Si continua il fissaggio anche sul diritto della stoffa, avendo cura di inserire della carta forno (o carta velina o carta tipo scottex) tra il disegno e il ferro da stiro. La temperatura dipenderà dal tipo di tessuto, come nel caso di una stiratura normale, bisognerà rispettare le indicazioni riportate sull'etichetta. Se non abbiamo etichetta, ci regoleremo ricordando che lino e cotone sopportano temperature al massimo, misti cotone temperature medie, acrilici e sintetici temperature basse o addirittura non potranno essere stirati per niente. Se il tessuto è sintetico e non può essere stirato, il disegno non potrà essere fissato alle fibre e quindi si disperderà con il lavaggio.
Non lavate il disegno prima di un mese circa, in questo modo lascerete che si completi perfettamente il processo chimico di asciugatura e fissaggio del colore sulle fibre.
In lavatrice, lavate i capi dopo averli messi a rovescio, a temperature medio basse.
Lavate subito pennelli, mascherine, timbri e tutto il materiale che avete colorato.
Proteggete
gli abiti con un grembiule o indossate una vecchia maglietta, perché i colori per stoffa e gli acrilici, macchiano in modo indelebile anche i vostri vestiti!
Nota
Ricordiamoci di usare questi colori preferibilmente con la finestra aperta o ricambio d'aria e arieggiamo bene il locale dove abbiamo lavorato. Se vogliamo
coinvolgere ibambini, facciamo attenzione che non annusino il contenuto dei barattoli.
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